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Servizio |
Osvaldo |
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Quella che un tempo fu una trasferta attesa e sempre carica di tensione viene anche oggi interdetta dal sistema Italia, un modello che oltre ad aver distrutto calcio e tifo calpesta quotidianamente la libertà d'espressione e di circolazione. Preso atto di ciò parto per Milano SENZA TESSERA. Arrivo nel capoluogo meneghino quando non sono ancora le 10 e, dopo aver atteso l'arrivo di un mio amico, si opta per un giro in centro ed una sosta refrigerante (giornata stupenda con picchi di 22-23°) presso il parco del Castello Sforzesco. Decidiamo di avviarci verso San Siro intorno alle 16; scendiamo in metro ed in poco tempo siamo in Piazzale Lotto, molti accenti esotici ci circondano, la 'Scala del Calcio' affascina ed attrae a se i turisti presenti a Milano oltre che i milanessissimi 'calabro/siculo/napoletani vestiti di rossonero.. Raggiunta la Biglietteria Nord dello stadio ci mettiamo in fila e dopo ben 40 minuti riusciamo ad acquistare due Terzi Anelli Blu, alla modica cifra di 20€! Sappiamo bene come ragionano qui pertanto senza pensarci ci avviamo verso il settore ospiti dove regolarmente ci fanno entrare scambiando il nostro biglietto con degli altri (già preparati in un bussolotto) di Terzo Anello Verde. Dopo aver superato il ferreo controllo di stewards e polizia accediamo, attraverso i tornelli, al nostro settore preparandoci alla 'scalata' di San Siro per raggiungere gli 'ospiti'. L'impianto milanese offre un buon colpo d'occhio mentre nel nostro settore saranno presenti all'incirca 200 spettatori tra tesserati e residenti in altre regioni. Ad inizio partita la curva di casa srotola uno striscione con la scritta 'Forza lotta vincerai...non ti lasceremo mai' seguita da un fitto lancio di carta che offre un buon impatto ma niente di speciale. Ridicola l'esposizione, da parte del Commandos Tigre (almeno credo) di uno striscione su quanto accaduto allo Juventus Stadium quando ai rossoneri è stato impedito l'accesso della coreografia nonostante la preventiva autorizzazione (lo striscione diceva: 'Nel tuo stadio di proprietà mi hai negato la libertà'). Quando, come hanno fatto i milanisti, si scende a compromessi con tutto e tutti non ci si può lamentare se poi si subiscono dei soprusi. Del resto è proprio l'accettare questa ingiustizia a priori (tessere, fax etc etc) che rende i carnefici forti e li autorizza a perpetrare ulteriori infamate ai tifosi. Sugli striscioni rivolti agli ultras della Roma, nei quali come sempre li si accusa d'infamità, neanche mi soffermo a commentare. Basta dire che è molto facile esporre messaggi d'insulto quando davanti a te...gli ultras non ci sono! Un po' come fare scritte contro De Falchi fuori al settore ospiti ('De Falchi vive sottoterra') senza che i veri ospiti siano presenti. Ma questo è il loro stile, lo sappiamo bene! Qualcuno prova a farsi sentire in differenti occasioni anche grazie alla presenza del simpatico gruppo di romanisti provenienti dall'Ungheria, tuttavia i tempi degli esodi a Milano sono lontani anni luce. Il Terzo Anello è uno scempio ed una vergogna degna di un paese come l'Italia, il terreno di gioco lontano anni luce, poca illuminazione, transenne scomode tra una fila e l'altra. Insomma il trattamento all'italiana per i tifosi ospiti! La Roma va clamorosamente in vantaggio facendosi però rimontare ed uscendo, per l'ennesima volta, sconfitta dal terreno di gioco. La Sud milanista è davvero poca roba, boati solamente dopo il gol e pochi cori compatti durante il match. Bandieroni presenti ma praticamente mai sventolati, qualche torcia accesa di tanto in tanto. Al termine della partita ci tengono 30 minuti in attesa del completo deflusso dello stadio per poi farci passare, all'uscita, in mezzo a moltissimi tifosi rossoneri che erano ancora nei pressi di San Siro. Simpatico siparietto mentre ci dirigiamo verso la metropolitana: un gruppetto di 5-6 ragazzi avanza verso di noi al grido di 'romanista pezzo di m...' credendo di essere protetti da una recinzione, una volta prossimi a noi si accorgono che in realtà la recinzione termina qualche metro prima e vengono così ricoperti da insulti andandosene a testa bassa. Da una parte l'episodio fa ridere ma dall'altra mette a nudo tutte le carenze del dispositivo di sicurezza in quel di San Siro (perchè mi hai tenuto 30 minuti nel settore se poi mi devi far passare in mezzo ai milanisti???). Poco dopo le 23 si riprende il treno. Ridatece le trasferte di una volta! ANTONIO DE FALCHI VIVE! |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
MILANO - Il Milan batte la
Roma e allunga in classifica, aspettando la Juve. Roma in
vantaggio con Osvaldo, poi è tanto Milan. Un palo, una
traversa, il rigore trasformato da Ibra e il secondo gol
dello svedese che chiude il match. La cronaca. Con una doppietta di Ibrahimovic il Milan ottiene la vittoria che voleva sulla Roma e allunga a 7 punti il vantaggio in classifica sulla Juventus, in attesa della partita di domani sera dei bianconeri contro l'Inter. Il collaudo in vista della sfida galattica di mercoledì prossimo al Meazza contro il Barcellona, invece, mostra più ombre che luci e fa emergere la preoccupazione per le condizioni di Thiago Silva, uscito dopo soli 9 minuti toccandosi la coscia destra. e a fine gara ha lasciato San Siro con le stampelle. E Massimiliano Allegri alla fine conferma che sarà molto difficile che il centrale brasiliano possa recuperare. Si ferma invece a due la serie positiva dei giallorossi, che volevano i tre punti per inseguire la Champions. I giallorossi però si sono suicidati dopo essersi trovati in vantaggio perchè hanno scontato la solita difesa approssimativa, ma soprattutto un Kjaer disastroso. Anche il ritorno di Francesco Totti dopo una lunga assenza, non è stato brillante: il capitano ha mancato il gol che sarebbe valso il 2-0 tirando fuori dal suo repertorio un cucchiaio improbabile. Allegri - speculazione o risparmio calcolato in vista della Champions - lascia a casa Van Bommel e tiene fuori all'inizio Nesta, Aquilani e Boateng per affidarsi a un centrocampo composto da Ambrosini, Nocerino e Muntari, con Emanuelson trequartista dietro Ibrahimovic ed El Shaarawy. Sorpresina di rito anche da Luis Enrique, che rinuncia dall'inizio a Pjanic per Marquinho: ma non alle sue teorie perchè quando la partita di infiamma e Allegri mette in campo Boateng, il tecnico asturiano risponde con Pjanic per Totti, Bojan per Borini e addirittura Lamela per Gago, per una Roma a 4 punte o la va o la spacca. Se la sfida si gioca sul possesso palla, come avevano previsto i due allenatori, allora sembra il Milan a dover stravincere, visto che la Roma per buoni 30 minuti non ne azzecca una. Ma anche i rossoneri vanno al piccolo trotto e non sfruttano i regali degli avversari. Sono poi sfortunati quando El Shaarawy centra il palo e nè Ambrosini nè Ibrahimovic riescono a spingere la palla in rete. Ma il fatto è che dopo i primi disastrosi 30 minuti la Roma guadagna campo finchè non trova il gol del vantaggio: tiro da fuoi di De Rossi e zampata di Osvaldo a deviare dentro l'area a due passi da Abbiati. Nella ripresa comunque è tutta un'altra partita: la Roma potrebbe sferrare il colpo del ko, ma Totti, come detto, sbaglia. Non sbaglia invece Ibrahimovic il tiro dagli undici metri per un rigore fischiato dall'arbitro quando un tiro di Ambrosini sbatte sul braccio largo di De Rossi. ma prima del fallo c'era un netto fallo di El Sharaawy su Heinze. Entrano Boateng, Pjanic e Bojan e adesso si va a cento all'ora nello spazio e in velocità. Da una parte il ghanese spinge il Milan svariando anche sulle fasce, dall'altra Pjanic è molto più dinamico di Totti e Bojan un trottolino imbarazzante per Zambrotta, Bonera e company. Il Milan colpisce un altro legno con Muntari al 28' ma a decidere sono l'errore di Kjaer e la grande giocata di Ibrahimovic, che supera Stekelenburg con un pallonetto, prima di depositare in rete di testa il suo gol numero 22. |
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