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http://www.youtube.com/watch?v=UYh03R1NAZI |
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Il
servizio |
Il
gol di De Rossi |
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Roma-JuveCalabria in
curva nord mi ha riportato ai fasti di un tempo
con tanta adrenalina. Dopo aver visto quasi tutte
le partite in sud questa volta decido di andare
nella parte bassa della nord, dove cmq ho un sacco
di amici, per seguire la partita. Risultato a parte e facendo un breve commento sulla partita la Roma, con mezza rosa infortunata, ha dato una prova di carattere contro, probabilmente, una delle due pretendenti (con il Milan) per la vincita finale dello scudetto. Luigi Enrico ha snaturato in gran parte il suo gioco per tornare a casa con un risultato cmq positivo, in ogni caso io credo enormemente in questo progetto (che però dovrà sapersi adattare alle dinamiche del calcio italiano) e penso anche che come per tutte le cose buone serva tempo e serva, di conseguenza, aspettare ancora (almeno mezzo campionato se non tutto per i primi risultati). Juventini direi in forma ma con i numeri portati da tutto il sud italia e la prima posizione in classifica non era difficile. Continuo scambio di Bomboni, Torce, Arance, Borghetti, Birre e accendini per tutta la partita (ma la tanto paventata sicurezza negli stadi? in un paese dove i primi a non rispettare le leggi sono quelli che le fanno mi risulta alquanto difficile mantenere l'ordine pubblico soprattutto in uno stadio!!!), esilerante il momento in cui dovevo accendermi una sigaretta e nessuno aveva un'accendino poiché tutti sequestrati all'ingresso e arrivatomene uno direttamente dai distinti sud parte bianconera l'ho prontamente usato per tale scopo!!! :) Concludo Lorenzo con una frase che trovo adatta sia per il calcio giocato della mia squadra sia per la situazione ultras/tifo... ...SE INSISTI E RESISTI, RAGGIUNGI E CONQUISTI!!! < style="font-family: arial;">Buonasera Lorenzo, Francesco fila19 |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA Il Romanista 7/12/2011 |
Il
MESSAGGERO (Ugo Trani) ROMA - L'Olimpico, finalmente con più di 50 mila spettatori, è la degna cornice di una partita bellissima. Giusto anche il risultato, 1 a 1, punteggio risicato solo perché i due portieri Stekelenburg e Buffon sono stati tra gli attori principali della serata. La Juve difende la sua imbattibilità all'Olimpico e riprende l'Udinese in testa alla classifica. La Roma chiude la serie negativa e Luis Enrique si può accontentare del punto dopo due sconfitte di fila. Totti torna titolare dopo 72 giorni ma sbaglia nella ripresa il rigore del possibile successo: il primo (della stagione, per i giallorossi) non si scorda mai. Grande contro provinciale. C'è una differenza tra le squadre e non è solo in quei dodici punti che le separano. La Juventus si comporta da grande, la Roma, cosa insolita da quando c'è l'asturiano in panchina, da provinciale. Anche se Conte usa solo una punta centrale nel 4-3-3, il suo coro è straripante e coinvolgente. Sulle fasce volano terzini e ali, Pirlo ha la bacchetta magica. I giallorossi si difendono, anche perchè si ritrovano subito in vantaggio. Quando nella ripresa calano i rivali, si vede la mano di Luis Enrique: sembra la frazione giusta per approfittare e giocare il calcio che piace a lui. Veloce e tecnico, tutto di prima, con verticalizzazioni e accelerazioni. Non basta per vincere, ma la serata è comunque da applausi. Per il tentativo di adattarsi all'avversario e andarlo a colpire quando abbassa il ritmo. Anche se lo striscione dei cinquemila tifosi bianconeri è feroce: “Modello Barça, loro Messi Villa; voi messi male”. Si possono permettere l'ironia, non perdendo qui dall'8 febbraio 2004. De Rossi firma. Il vantaggio della Roma arriva prestissimo e lo realizza proprio Capitan Futuro, l'unico romanista in campo in scadenza di contratto. Sigla intanto il gol pesantissimo, anche grazie al liscio di Vidal davanti alla porta, in attesa di poter mettere la sua firma sull'accordo che la nuova società gli sottoporrà nei prossimi giorni. Segna da difensore centrale, in ricordo del suo idolo Ago Di Bartolomei. Lo schema su corner. La rete dell'1 a 0 non nasce per caso: nell'ultimo allenamento a Trigoria, domenica mattina, Luis Enrique fa esercitare i giocatori accanto alla bandierina. «Giocala vicino e fattela ridare» l'input dell'asturiano. Totti per Pjanic che gli restituisce subito il pallone. Pepe si perde il capitano che entra in area e pennella il cross. De Rossi, in agguato, chiude sul palo lontano con uno smash di destro degno del Centrale del Foro Italico. Lucho in tre mosse. Sono tre le novità tattiche di Luis Enrique che, per non smentirsi, presenta la sedicesima formazione diversa in 16 gare ufficiali. Tre mosse per essere meno vulnerabili. 1) Obbligo di rinvio con i piedi per Stekelenburg: per evitare errori in disimpegno vicino all'aerea romanista e per saltare il centrocampo della Juve; 2) Pjanic fisso su Pirlo per bloccare la fonte del gioco bianconero; 3) 4-2-3-1 in fase di non possesso palla, con Lamela e Osvaldo larghissimi per chiudere le discese dei due terzini, Lichtsteiner a destra e Chiellini a sinistra. Meglio la ripresa. Luis Enrique fa uscire il debuttante Viviani dopo un'ora, dentro Simplicio: il ragazzino è stanco, il ritmo per lui è esagerato. La Roma incassa subito il gol del pari, grazie alla svirgolata di Estigarribia che atterra sulla testa di Chiellini e che soprattutto prende in contropiede Stekelenburg, ma è sicuramente più spigliata. Lamela, atterrato da Vidal conquista il rigore, il primo stagionale, Totti se lo fa parare, calciando forte ma centrale. Il capitano non interrompe il digiuno, ma i giallorossi conquistano campo: Osvaldo combatte e difende, Taddei avanza come un forsennato, Lamela finalmente si accende. Funziona il lavoro di Greco, lucido e preciso. Pjanic, ammonito e quindi assente a Napoli (era diffidato, lo fermerà il Giudice sportivo) chiede il cambio, tocca a Perrotta che però non entra in partita. In precedenza gli interventi di Conte che come al solito cambia gli attaccanti: fuori Matri per Quagliarella ed Estigarribia per Giaccherini. Orsato perdona Vidal che dovrebbe ricevere il secondo giallo e quindi essere espulso. Il boato della Sud per Borriello. I tifosi giallorossi esultano per l'ingresso di Borriello, in campo per la prima volta dal 26 ottobre, anche se solo per 9 minuti, compresi i 6 di recupero. Osvaldo furioso al momento di lasciare il posto al compagno che si accontenta di poco. C'è, in contemporanea, anche Elia per Pepe, ultima mossa di Conte. Stekelenburg, dopo le spelndide parate del primo tempo (soprattutto due su Estigarribia), ne fa solo una nella ripresa, su Quagliarella, ma è quella decisiva per non perdere per la terza volta di fila. Totti subito dopo non approfitta dell'apertura chic di Lamela. Per interrompere il digiuno che dura dal 22 maggio dovrà aspettare ancora. |