XXVI giornata
ROMA - LAZIO 1-2 Roma, Stadio Olimpico,
domenica 3 marzo 2012 ore 15.00 invia una e-mail per i resoconti
Tifo Roma:
Come preannunciato, solo bandiere. torce e fumoni,
oltre a una presa in giro verso i dirimpettai con
riferimento al corteo di Madrid, molto evidenziato
su Facebook e rimarcato con artifizi pirotecnici
che ricordano i flash dei fotografi. Il tifo è
costante, tranne forse nella parte finale mentre
le speranze di pareggio stavano svanendo. Esposto
nella cancellata bassa uno stendardo evidentemente
prelevato ai laziali. La parte bassa della Nord si
colloca in Distinti. Desolante lo spettacolo della
Tribuna Tevere semivuota: siamo l'unica città del
mondo dove la Polizia impedisce di riempire una
tribuna in occasione di un derby.
Tabellino partita:
ROMA:
Stekelenburg, Taddei, Juan (76' Bojan),
Heinze, Josè Angel, Pjanic (56' Marquinho), De Rossi,
Simplcio, Totti, Borini, Lamela (8' Lobont). A
disp. Kjaer, Rosi, Greco, Piscitella.
All.: Luis Enrique.
LAZIO: Marchetti,
Scaloni, Biava, Dias, Garrido, Ledesma, Matuzalem,
Gonzalez, Hernanes (86' Diakitè), Mauri (85' Alfaro),
Klose. A disp: Bizzarri, Sbraga,
Zampa, Candreva, Kozak. All.: Reja.
Arbitro:
Bergonzi di Genova. Assistenti Niccolai
e Coppelli. IV uomo
Rocchi
Stanti i consueti traffici Lottomatica e
delle biglietterie che alimentano il mercato
parallelo - e a causa del demenziale provvedimento
di chiusura della Tribuna Tevere - mi è stato
impossibile trovare un biglietto nei settori
romanisti (non ho 110 Euro per la Monte
Mario). Così mi sono adattato a
una esperienza ‘diversa’ andando in incognito nei
Distinti laziali (la nord era nel frattempo
esaurita), anche con la prospettiva di potermi
godere la
Sud durante i derby.
Arrivo poco
prima delle 13.30, ancora nessuna fila agli
ingressi. Controllo incrociato biglietto/documento,
ma nessuna perquisizione. Stadio già discretamente
popolato ed i settori contrapposti che, come numero,
si equivalgono direi. Rispetto ai precedenti derby
meno cori in questa prima fase, almeno da parte
biancoazzurra. Tanti Giapponesi, tutti sorridenti
nella maglia di Klose. Ad un certo punto vengono
distribuite le bandierine di plastica (dove ero io
bianche), che naturalmente butto subito. Lo stadio
si riempie ed alla fine la situazione è la seguente:
Distinti nord ovest con diversi posti disponibili,
porzione di Tevere laterale lasciata libera, segue
uno spicchio di Tevere laterale delimitato da
stiuart (forse con una scuola calcio laziale?
c’erano ragazzi in tuta bianca... non so). Dopo
iniziava il settore manifestatamente romanista, che
s’infittiva nella metà verso i Distinti sud.
Distinti sud e curva sud ovviamente pieni. Anche
Monte Mario sud piena, con pezza esposte nella parte
bassa. Dopo la cesura della Monte Mario centrale
(autorità, VIP, portaborse, galoppini vari ecc.)
ancora tifosi romanisti per due terzi del settore,
in progressiva rarefazione. Dopo un altro cordone di
stiuart i laziali, poco numerosi. Da dove ero io non
si poteva apprezzare la presenza nei settori
successivi. Consueti fischi e buuu quando sui
tabelloni apparivano le immagini dei giocatori
romanisti (ma Louis Henrique, ironicamente, è
applaudito); fischi anche per “La mamma del
laziale...” e “E la lazio
merda / e la lazio merda...” che arrivano
diverse volte distintamente. Ridicolo lo
striscione su De Rossi, benché applaudito: manifesta
abbastanza bene la frustrazione impotente dei
laziali circa la loro origine, natura e storia, che
tentano ossessivamente, ma inutilmente, di
nobilitare ricorrendo a Roma e alla romanità, realtà
alle quali - purtroppo per loro ma inevitabilmente -
sono, non solo del tutto estranei, ma anzi
antitetici; ma su questo tornerò più a lungo in un
altro momento. Ordinaria amministrazione
per l’entrata in campo delle squadre durante il
riscaldamento, con i laziali che poi si avvicinano
nei pressi della bandierina del calcio d’angolo, per
salutare e applaudire i tifosi. Non so se i nostri
lo hanno fatto.
Coreografie:
assai bella quella romanista, molto anni Ottanta,
con fumogeni e bandieroni e torce. Belle sciarpate
anche negli altri settori, almeno dove la densità di
pubblico lo permetteva. Per la lazio consuete
bandierette: stando in mezzo non se ne può valutare
l’effetto, ma avendole già viste dalla “parte
giusta” in tanti derby precedenti, le conosco bene.
Ignoro se abbiano fatto qualche altra cosa. Non so
quanto possa esserci di personale nel valutare il
tifo laziale, quindi preferisco astenermi; rilevo
che a livello canoro mi sembra un sostanziale
equilibrio fra le due curve, sebbene il vantaggio
aiuti poi i laziali. Il gol della Roma, è stato
vissuto a ‘bassa intensità’ nel settore, perché non
si avuta subito la sensazione che la palla fosse
entrata, poi naturalmente delusione, mentre i
Romanisti festeggiavano sotto la
Tevere.
Nel secondo
tempo scendo e mi sistemo lungo le scale. Lì di
presso un gruppo di 4 o 5 turisti stranieri
(parlavano un inglese un po’ strano, forse molto
connotato in senso dialettale) tutti sui
quarant’anni, bevevano birra e si divertivano a
ripetere i cori che udivano senza comprenderli,
probabilmente sostituendo le parole con termini
osceni nella loro lingua, per poi spaccarsi di
risate (la birra avrà contribuito all’effetto...).
Incredibilmente, vista la vittoria, tanti tifosi,
avvicinadosi la fine della partita, andavano via, per evitare il traffico ecc. Appena
fischiata la fine esco anch’io.
Che dire,
esperienza tutto sommato molto negativa, che non
ripeterò. Spero che il prossimo anno si gestisca in
maniera intelligente la Tevere,
per evitare lo scempio odierno (mi hanno detto che
le TV non hanno inquadrato i settori semivuoti).
Tensione e paura fuori dall'
Olimpico
Accoltellato un ragazzo spagnolo
Il ragazzo di 25 anni è stato
trasportato al Gemeli in codice giallo. Tensione tra le
tifoserie a Ponte Milvio
ROMA - Un ragazzo spagnolo di 25 anni è
stato ferito con una coltellata alla gamba in via
Boselli, all'angolo con Lungotevere Maresciallo Diaz,
nei pressi dello stadio Olimpico poco prima dell'inizio
del derby. È accaduto intorno alle 13.30 durante i
momenti di tensione che si sono verificati tra i tifosi
delle due squadre. Il giovane, che era in compagnia di
un amico, è stato soccorso e trasportato dal 118 al
Gemelli in codice giallo. Il ragazzo sarebbe stato
ferito da un gruppo di tifosi probabilmente dopo aver
risposto a una provocazione. Sul posto è intervenuta la
polizia. Tensione tra tifosi. Attimi di tensione si sono registrati nella
tarda mattinata nell'area esterna allo stadio quando
circa 800 tifosi laziali si sono mossi da ponte Milvio
per dirigersi verso l'impianto. In concomitanza, un
gruppo di circa 1000 tifosi della Roma, che si trovavano
nei pressi, hanno accennato a muoversi nella stessa
direzione. Ad evitare i rischi di contatto tra i due
gruppi sono stati i contingenti delle Forze di polizia
coordinati da Funzionari della Questura, che, in
attuazione dei servizi ad ampio raggio pianificati per
il derby, hanno creato una zona cuscinetto indicendo i
due gruppi a desistere. In concomitanza con il
verificarsi dei predetti momenti di tensione, intorno
alle ore 12.30, è stata disposta la chiusura «a vista»
della viabilità in alcuni punti circostanti lo stadio,
in attuazione di quanto disposto dal Questore
nell'ordinanza di servizio, che prevedeva che eventuali
limitazioni alla circolazione fossero adottate solo in
caso di necessità emergenti per non incidere sulla
mobilità esterna e sulla vivibilità dell'area.
ROMA -Festeggia la Lazio. I biancocelesti
vincono anche il derby di ritorno, restano terzi in
classifica e volano a + 10 sui giallorossi che dicono
praticamente addio ai sogni Champions. Per Reja è il
secondo successo consecutivo nelle stracittadina che
invece non porta bene a Luis Enrique, un altro ko, il
decimo della stagione: e ora si può forse parlare di crisi
in casa giallorossa.
Pronti via La
lazio passa subito in vantaggio su rigore: Stekelenburg
atterra Klose e viene pure espulso. Trasforma Hernanes.
Passano pochi minuti e Borini pareggia raccogliendo una
respinta della traversa su tiro cross di Juan. Nel secondo
tempo la Lazio torna in vantaggio con Mauri e manca a più
riprese il gol del 3-1. Il forcing della Roma negli ultimi
10 minuti non porta al pareggio sfiorato soprattutto da
Totti. Negli ultimi cinque minuti squadre in parità
numerica per l'espulsione di Scaloni.
Dopo 14 anni La
Lazio fa doppietta vince all'andata e al ritorno ed
esclude la Roma dalla zona Champions. Mauri match winner
non nasconde la gioia: «Sono felicissimo per la doppietta
di vittorie nel derby e per il primo mio gol nella
stracittadina, lo dedico a mia madre. Dovevamo però
chiudere prima la partita».
Reja fa festa. A
fine gara i giocatori della lazio e l'allenatore Reja sono
rientrati in campo per andare a festeggiare sotto la Curva
Nord. E il tecnico commenta la sua corsa liberatoria: «Ci
sono stati momenti difficili con la società poi ci siamo
chiariti. La stagione per ora è straordinaria. Volevamo
migliorare la classifica dello scorso anno, ci stiamo
riuscendo. Potevamo chiudere prima la gara, il pareggio
sarebbe stato una beffa. Abbiamo vinto e questo è ciò che
conta».
Luis Enrique polemizza. « Mancano ancora dodici partite dobbiamo dare il
massimo. Non parlo mai degli arbitri ma vorrei giocare un
derby in undici giocatori almeno per una volta visto che
anche all'andata ce la siamo giocata in dieci. Non faccio
polemiche solo che giocare una partita coì in inferiorità
è durissima. Non so cosa ho fatto per meritare questa
merda! Nulla da dire ai miei uomini, abbiamo cercato il
pari fino alla fine».
La delusione di De Rossi. «C'è da migliorare e bisogna inserire anche un
po' di esperienza in questa squadra. In questo momento è
deludente tutto: la classifica, i derby persi, tutto. I
cori razzisti per Juan? E' stato bravo a restare sereno»,
le parole di De Rossi.