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Grazie Raffaele |
Grazie Ilaria |
Grazie Ilaria |
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Il servizio |
Lamela | Totti | ||
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
Il Messaggero PARMA - La Roma ci è cascata ancora. Il copione non è proprio quello andato in scena all'Olimpico con l'Udinese domenica scorsa ma per l'ennesima volta la squadra di Zemannon sa amministrare il vantaggio e lascia altri tre punti per strada. Sotto il diluvio del Tardini, con il campo nella ripresa trasformato in piscina, incassa la quarta sconfitta stagionale ed altre tre reti. Con il Parma non perdeva addirittura dal 2005 e nelle ultime sei sfide al Tardini aveva concesso ai padroni di casa solo la gioia di un gol. Ieri sera tutto diverso, tutto sbagliato, tutto da rifare. Con quelle incassate la Roma consolida il primato di difesa più perforata del campionato, 19 reti in tutto. Ed è un primato tristemente meritato visti gli errori di ieri sera, anche se a centrocampo Bradley e Florenzi hanno aiutato più di tanto. L'assenza di Tachtsidis, sostituito in cabina di regia da Bradley, si è fatta sentire e a fermare gli avversari non ci ha pensato praticamente nessuno. L'attacco invece, come al solito, c'è. Totti è l'ultimo a cedere agli avversari e regala al 20' del secondo tempo anche l'illusione della rimonta. Semplice illusione, visto che il Parma alla fine ha vinto, e con merito. Il 3-5-2 di Donadoni non solo ha saputo reagire al vantaggio romanista, ma ha espresso buon gioco sfiorando il quarto gol almeno in tre occasioni. Bene negli emiliani Belfodil, Paletta, Biabiany, nonostante la sua velocità non sia stata aiutata dal campo pesante, e Parolo. Parte forte la Roma anche se il gol arriva grazie ad un erroraccio della difesa avversaria, non tanto per una magia del tridente offensivo giallorosso. All'8' minuto di gioco Totti ha fatto scivolare in mezzo all'area un pallone lento ed innocuo, Zaccardo, non in serata di grazia, ha respinto dritto dritto su Lamela con il sudamericano che, da quella posizione, ha avuto gioco facile a mettere in rete. Al 16' il pubblico del Tardini ha temuto che la serata oltre di pioggia fosse anche stregata. Amauri, dopo un contrasto in area avversaria, ha dovuto lasciare il campo per una botta al volto, costati quindici punti di sutura alla bocca. Al suo posto è entrato Belfodil e Donadoni ha azzeccato la mossa. Il francese ha rimesso il Parma in carreggiata al 34' quando, su lancio lungo dello stesso portiere Mirante, ha gelato la difesa avversaria: prima ha spinto all'errore Castan e Dodò poi ha addomesticato il pallone e ha infilato Stekelenburg in uscita. Tre minuti ed il Parma ha replicato. Questa volta c'è stato lo zampino di Biabiany che è volato sulla fascia sinistra seminando tutti gli avversari, il suo cross in area sul secondo palo è finito fra Belfodil e Parolo, quest'ultimo prima si è fatto fermare la conclusione da una pozzanghera, poi ha ribadito in rete senza che nessun difensore avversario intervenga. Ad inizio ripresa Zeman ha dovuto inserire Goichoecea al posto di Stekelenburg infortunato ma il campo ormai si è trasformato in una piscina. La palla non rotola più. Più che correre si è pattinato, ne sa qualcosa al 26' Acquah quando è franato su Castan in area di rigore. L'arbitro Damato non ha sbagliato e ha concesso il calcio di rigore. Sul dischetto è andato Totti che si fa parare la conclusione da Mirante ma sulla ribattuta il capitano giallorosso è andato a segno. Potrebbe essere un segnale per i giocatori della Roma, è restato tale anche se i padroni di casa restano in dieci uomini a cinque minuti da termine per l'espulsione di Belfodil. Gli emiliani resistono e portano a casa la terza vittoria consecutiva. Ora sono quinti in classifica, la Roma di Zeman è un punto ed una posizione più indietro. |