I giornata
ROMA - CATANIA 2-2 Roma, Stadio Olimpico
domenica 26 agosto 2012 ore 20.45 invia una e-mail per i resoconti
Tifo Roma: Arrivo
miracolosamente allo stadio 1 minuto prima
dell'inizio, per sentire giusto la fine
dell'inno. La classica prima di
campionato, con quei 15mila spettatori in
più che poi si perderanno per strada. La
cornice c'è: piene curve e distinti
famiglia (i bimbi non vanno a scuola ad
agosto e possono far tardi), desolatamente
vuota la Monte Mario ( i prezzi alti si
fan sentire) e deserto il settore ospiti.
Tifo a tratti travolgente, con attimi di
scoramento dopo l'1-2.
Una partita da rodaggio, per tutti, visto
anche il gran caldo che ha avvolto Roma.
Tifo Ospiti: I 54 tifosi catanesi, tra cui qualche
bella figliola e altrettanti marmocchi, da numero
potrebbero sembrare un pullman, ma ho
l'impressione si sia trattato di tifosi catanesi
di Roma che, in quanto laziali, potevano
acquistare il biglietto, al contrario di quelli
siciliani.
La discriminazione territoriale continua, e la
prova è questa e-mail cui non ho fatto in tempo a
rispondere (anche perché la risposta doveva
essere: "Lo chieda all'Osservatorio"):
"Buonasera,
sono arrivato stamattina a ROMA viale dei gladiatori
chiediamo 14 biglietti di cui otto per bambini e non
possono emetterlo perché siamo siciliani.
Mio figlio e' romanista doc ma non può entrare a
dieci anni perché siciliano e vive a 120 km da
catania conosce tutti i giocatori della roma e
nessuno del catania ma non può entrare.
Ho letto che occorre la tessera del tifoso ma non so
come averla e se sono in tempo.
Incredibile se era il derby (ad alto rischio)
entravamo per roma catania NO.
P.S. Agli uffici della Biglietteria accanto allo
stadio olimpico sono stati meravigliosi gentili
hanno cercato in tutti i modi una soluzione.
Se potete aiutateci".
ROMA -
Non è ancora Zemanlandia, ma pur non regalando ancora
spettacolo la nuova Roma distribuisce
già emozioni. Nel bene e nel male.Stava per cominciare
il campionato come aveva fatto l'anno scorso con Luis
Enrique, ovvero con una sconfitta in casa, poi però
contro il Catania ben messo in campo dall'esordiente
Maran il colpo di genio tirato fuori in pieno recupero
da un ragazzino, il 18enne Nico Lopez,
entrato poco prima al posto di Totti, ha evitato la
sconfitta che avrebbe fatto tornare in depressione un
ambiente troppo facile all'euforia.
Sfidando caldo e umidità, ben 51mila tifosi si erano dati
appuntamento all'Olimpico: non hanno visto la Roma dei
loro sogni ma tornano a casa parzialmente soddisfatti.
Si sono riempiti gli occhi con il bellissimo gol di
Osvaldo, quello dell'1-1 in sforbiciata
aerea di Osvaldo su pallone a spiovere di De
Rossi, hanno quasi la certezza che Lopez sotto la guida
di Zeman può diventare un campione (ancora minorenne
fece vincere uno scudetto al Nacional Montevideo con un
paio di reti decisive), ma la poca combattività
dimostrata da qualcuno, come Lamela, troppo molle e
colpevole di aver favorito la seconda rete del Catania
lasciando palla a Lodi che ha servito Gomez per il
sinistro vincente, e Piris non depone in favore di un
futuro da più d'uno indicato come da sfidante n.1 della
Juve.
Il Catania era andato in vantaggio al 29' pt , dopo quasi mezz'ora di
noia, con un tiro di Almiron da fuori “spizzato” da
Osvaldo con pallone arrivato a Marchese: l'esterno che
Montella avrebbe voluto portare con sé a Firenze aveva
raccolto in posizione sospetta e aveva segnato di
sinistro, il suo piede preferito. Ad inizio ripresa i
giallorossi avevano provato una reazione, con una
bellissima punizione di Lamela deviata in corner e il
colpo di testa di Osvaldo finito sul palo sull'azione
dell'angolo successivo. Osvaldo ci provava anche al 12'
st colpendo di tacco al volo mentre andava in tuffo su
cross di Piris ed era l'antipasto al bellissimo gol del
14', un pezzo da antologia calcistica che faceva
“esplodere” l'Olimpico.
Dieci minuti dopo il Catania tornava in vantaggio con
il Papu Gomez su “dormita” romanista
e assist di Lodi, e la frittata sembrava fatta fino al
colpo d'autore del ragazzino entrato al posto del
Mito. In attesa di capire se sia stato un passaggio di
consegne o se Totti tornerà il campione che è, e avrà
il tempo di superare Altafini e Meazza, 216 reti
segnate in serie A), la Roma deve
anche riflettere sul fatto che concede troppo, vedi la
grossa occasione regalata nel finale a Castro: solo
per troppa precipitazione il nuovo entrato dei
siciliani ha fallito la rete del 3-2.
(IL MESSAGGERO)