Seconda trasferta libera della
stagione, secondo Inter/Roma libero da quando la
Roma si è inventata l'Away. Biglietti in tasca già
due giorni prima di Roma/Bologna, si parte da Roma
intorno alle 11 con la macchina, nonostante le
previsioni meteo non fossero delle migliori. L'A1
tuttavia è sufficientemente scorrevole, a parte
qualche piccolo tratto per lavori, incidenti e
scarsa visibilità dovuta alla nebbia del Nord-Italia
(ogni trasferta mi fa amare sempre di più il clima
romano). Verso le 18 siamo nel parcheggio ospiti,
confinante con un parcheggio riservato agli
interisti, dal quale alcuni bambini ci danno dei
rumeni perchè siamo di Roma e ci invitano a cambiare
squadra, suscitando qualche risata fra i presenti.
Qualche interista adulto invece ci ricorda che ci
saluta Lulic e che a Roma ci sia solo la Lazio. Non
vengono calcolati più di tanto, poracci loro e i
loro amichetti.
Verso le 18:30 vengono aperti i
cancelli del nostro settore e dopo aver percorso
quell'infinita torre arriviamo nella piccionaia di
San Siro. Man mano che si avvicina la partita il
settore va riempiendosi, si sapeva che sarebbe
stata una trasferta di massa dopo le 6 vittorie
nelle prime 6 partite di campionato. Non amo
particolarmente le trasferte di massa (preferisco
un pochi intimi come a Genova) però vedere
l'odiata Milano piena dei nostri colori (non ai
livelli della Supercoppa 2010 quando avevamo i tre
anelli blu tutti per noi, ma comunque un ottimo
numero) fa sempre piacere.
La Curva Nord nerazzurra
accoglie l'ingresso delle squadre in campo con una
delle peggiori coreografie che abbia mai
realizzato (e non lo dice uno che schifa a priori
tutto ciò che non sia romanista), il settore
ospiti è abbastanza colorato da bandierine, un
paio di bandieroni e qualche fumogeno. A livello
corale come al solito non c'è partita, non c'è mai
stata neanche con l'Inter in vantaggio, figurarsi
dopo un primo tempo del genere. Ridicoli gli
striscioni sulla Club Away ("MORALISTI DELL'AWAY
CARD: TANTE PAROLE... POCA COERENZA" e "TESSERATI
SENZA DIGNITA', QUESTA E' LA VOSTRA MENTALITA'?"),
soprattutto in considerazione del fatto che
arrivano da una tifoseria tesserata fin dal primo
momento e che qualche mese prima apriva il corteo
anti-tessera del 14/11/09. Ma vabbè, si sa che i
co***oni vanno in coppia e che i laziali non siano
maestri di coerenza, quindi...
Da parte nostra invece c'è
quasi incredulità nel vedere una Roma così forte
e così dominante in campo e in classifica. Da
brividi i CAMPO TESTACCIO, ROMA ROMA ROMA e LA
SOCIETA' DEI MAGNACCIONI sul finire della
partita, quando ormai i fantasmi di una
possibile (considerando il passato) rimonta
erano del tutto scomparsi. Questa Roma sembra un
sogno. A noi piace sognare e speriamo di non
doverci più svegliare...
VIVA L'A.S. ROMA E I SUOI
TIFOSI!
Partiamo
io e altri 3 amici da tor vergata alle 12:00
riuscito a prendermi un'ora di permesso a lavoro in
extremis,raccordo e via sull'autostrada,il viaggio
scorre molto tranquillo,ci fermiamo 2 volte e gli
autogrill sono un'autentica invasione
giallorossa..qualche pioggia durante il viaggio,ma
tutto fila liscio come l'olio..alle 19 circa
arriviamo alla tangenziale ovest di Milano..19:20
stiamo già dentro il parcheggio del settore ospiti
(15€ li mort***i loro) la partita conta
relativamente,oltre alla nostra ottima prestazione
in campo,sugli spalti abbiamo dato ancora una volta
una lezione di tifo,il settore ospiti fa paura..cori
forti,compatti e devastanti..finita la partita dopo
30 min già ci fanno uscire..e il rientro nella
capitale avviene la mattina alle 8..appena in tempo
x farmi qualche ora di sonno e riandare a
lavoro,spettacolo di trasferta,spettacolo di
curva..AVANTI CURVA SUD! Simone
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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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ilmessaggero.it
Roma prende il
volo, con l'Inter vince 3-0: doppietta di Totti
e Florenzi
Una grande Roma vince tre a zero a San Siro contro
l"Inter e si conferma, grazie a uno strepitoso
Totti e a un ottimo Gervinho, l"unica squadra a
punteggio pieno del campionato
di serie A, salendo a ventuno punti con sette
vittorie consecutive. Rudi Garcia non solo ha
messo «la chiesa al centro del villaggio» ma si
porta via tre punti preziosissimi all"ombra
della Madonnina
L"Inter si
riscopre vulnerabile con la prima
sconfitta stagionale, davanti ai propri tifosi e
contro una diretta concorrente. Mazzarri forse ha
qualcosa da rimproverarsi dopo aver insistito sul
modulo ad una punta e aver inserito Icardi sotto
di tre reti, ma la nota veramente dolente per i
nerazzurri è che bastano due sole assenze
(Campagnaro e Jonathan) per mandare la squadra in
tilt.
La Roma, senza l"ex di turno Maicon, alla
fine del primo tempo è già in vantaggio per tre
reti a zero e praticamente ha già chiuso la
partita. Doppietta di Totti e gol di
Florenzi, anche se la seconda firma su rigore del
capitano giallorosso nasce da un fallo di Pereira
su Gervinho avvenuto di pochissimo fuori
dall"area. Walter Mazzarri preferisce Taider a
Kovacic e deve fare i conti con le assenze
pesantissime di Campagnaro e Jonathan per
infortunio. Proprio la difesa, orfana
dell"argentino, è il reparto sotto accusa per la
pesante sconfitta. I giallorossi sfruttano tutte
le occasioni a disposizione nel primo tempo e
dilagano in contropiede.
La supersfida di campionato, tra la
capolista e un"Inter che non ha mai perso, è
bella e avvincente fin dai primi
minuti ma, mentre i nerazzurri non riescono a
concludere se non da fuori area, la squadra di
Garcia non perdona gli errori altrui e conferma la
propria candidatura allo scudetto.
La partita si apre nel ricordo delle
vittime della tragedia di Lampedusa con un
minuto di raccoglimento, interrotto da
qualche fischio dei tifosi. Subito dopo lo speaker
dello stadio "ammonisce" il pubblico a evitare
cori razzisti che potrebbero costare caro a
entrambe le squadre. Sugli spalti circa cinquemila
scatenati tifosi giallorossi, mentre dalla parte
opposta tornano gli ultras della Nord dopo la
squalifica e con i loro striscioni contestano il
giudice sportivo Gianpaolo Tosel.
Il primo tempo. Mazzarri
ripropone la coppia d"attacco Alvarez-Palacio,
Garcia conferma il tridente
Gervinho-Totti-Florenzi. Ottimo l"approccio alla
partita dell"Inter, aggressiva al punto giusto pur
senza essere veramente pericolosa. Al 6" la prima
occasione capita però a Gervinho, fermato in
extremis dopo una bella azione sulla destra.
L"Inter risponde con un"iniziativa personale di
Guarin e con un velenoso rasoterra di Taider.
I tre gol che chiudono il match.
Un errore in disimpegno di Ranocchia costa però lo
svantaggio ai padroni di casa: Gervinho raccoglie
il pallone al limite dell"area e lo serve a Totti
per il preciso destro del vantaggio giallorosso. I
nerazzurri soffrono: la difesa fatica ad arginare
i contropiede, soprattutto quando l"ivoriano parte
palla al piede. La squadra di Mazzarri non è
aiutata dalla fortuna quando Guarin fa tremare il
palo dal limite dell"area con De Sanctis battuto.
La Roma, invece, trascinata a metà campo dalla
coppia De Rossi-Strootman, raddoppia proprio
grazie ad un rigore guadagnato da Gervinho per un
fallo commesso da Pereira pochi centimetri fuori
dall"area. Totti, al 40", realizza di potenza e
per l"Inter è notte fonda. Solo quattro minuti
dopo un altro colpo di genio del capitano
giallorosso lancia Strootman verso il contropiede
rifinito da Florenzi per lo 0-3.
La ripresa. Nell"intervallo,
Mazzarri prova a correre ai ripari inserendo
Icardi al posto del disastroso Pereira. I
nerazzurri perdono ancora lucidità e non subiscono
il poker solo grazie ad un miracoloso intervento
di Handanovic su Florenzi, mentre dalla parte
opposta l"ingresso di una nuova punta non cambia
l"andamento di una partita ormai compromessa.
L"Inter ci mette il cuore, si riversa
generosamente in avanti ma De Sanctis corre solo
un pericolo al 22" quando Ranocchia mette in rete.
Tagliavento ravvisa una carica sul portiere e non
concede nemmeno il gol della bandiera. L"arbitro
viene contestato dal pubblico di San Siro che
reclamava la rete dopo il dubbio rigore assegnato
alla Roma. Episodi che tuttavia non bastano a
giustificare una brutta prestazione dell"Inter a
fronte di una magistrale prova degli ospiti che
continuano a macinare occasioni e con Gervinho
sfiorano nuovamente lo 0-4. La squadra di Rudi
Garcia non concede nulla nemmeno dopo l"espulsione
di Balzaretti al 34". Con l"andare dei minuti
l"Inter perde furore agonistico. La carta della
disperazione, Diego Milito, non funziona.
Roma squadra da battere. La Roma
sbanca San Siro meritatamente e, insieme a Napoli
e Juventus, è la squadra da battere nella corsa al
titolo. Al contrario, i nerazzurri perdono il
passo scudetto e finiscono a -7 dalla vetta.
Esplode la gioia dei giocatori giallorossi che
concludono festeggiando sotto il settore occupato
dai propri tifosi. Esame di coscienza per l"Inter
che attende Thohir e serate migliori. Moratti è in
tribuna e coltiva il dubbio amletico se rimanere
presidente oppure no, anche se solo onorario.
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