Premessa:
Sono di Napoli, dove vivo e lavoro ma anche romanista da
sempre. Abbonato dalla stagione 1988/89 (2 anni di curva
nord) e poi da sempre in SUD (tranne i primi 3 anni di
Capello durante i quali continuavo a venire allo stadio
ma senza abbonamento per mia "protesta" personale contro
un allenatore che ho sempre detestato e a favore di
mister Zeman che aveva lasciato).
Questo per far comprendere a chi mi legge 2 cose: a) il
"mio" derby è più contro i partenpoei rispetto alla
Lazie b) comprendo perfettamente quanto sia duro e nello
stesso tempo lodevole seguire la Roma in trasferta,
"macinando" chilometri e subendo soprusi e restrizioni
da parte delle c.d. "autorità", condotta che con il
tempo ormai e purtroppo si è ampliata con progressione
geometrica.
Domenica per la prima volta in tutta la mia vita sono
andato al S. Paolo NON nel settore ospiti ma nei normali
distinti. Il motivo principale è che avevo due donne "a
carico" (la mia compagna veneta e la mia collaboratrice
di studio, anche lei romanista da sempre) ed ero
costretto quindi a mantenere un profilo basso ed
incognito (mio malgrado). Poi, per quello che ho scritto
sopra, sono malinconicamente finiti i tempi in cui
aspettavo gli amici da Roma alla stazione dei campi
flegrei e di questo vile attentato alla mia passione,
all'adolesecente eterno che è in me, devo ringraziare le
succitate menti brillanti che dirigono lo stato
italiano.
Nonostante la partita fosse iniziata da un bel po' il
mio sguardo era fisso ed immobile verso il settore
ospiti, praticamente vuoto. Della partita mi importava
(e mi importa) relativamente, attendevo con ansia
l'arrivo di quei ragazzi e ragazze per sentirmi
finalmente "a casa mia", almeno con l'anima. Fremevo
dentro e pensavo che tutte le limitazioni assurde
aggiuntesi per questo incontro alle già sciaugurate
imposte da tempo, avessero impedito di regalarmi la
gioia maggiore che speravo. Poi all'improvviso, sarà
stato il 15° del primo tempo forse, ma a me è sembrato
almeno un anno luce, un manipolo di cavalieri con
vessilli al vento e torce colorate e fumanti già accese,
hanno letteralmente invaso il settore ospiti illuminando
la notte napoletana di quei colori di puro AMORe! In
quel momento mi sono sdoppiato, il ragazzino dentro di
me ha lasciato il corpo di adulto per unirsi a loro. Ho
"sentito" il faticoso arrivo allo stadio osteggiato
dalle meschine prescrizioni dell'osservatorio, ho
"visto" la loro immortale voglia di ROMA abbattere tutte
le barriere, sormontare gli ostacoli e come un fiume in
piena che scorre nel giusto solco della TRADIZIONE,
rompere anche gli argini dei controlli, della polizia,
degli stewards ed occupare il "territorio" oggetto della
prefissata conquista, accecando gli astanti con i loro
scintillanti e fumosi bagliori ed assordandoli con grida
di vittoria e di guerra. Sono rimasto con un sorriso
ebete stampato in viso fino al rientro a casa. Non c'era
più partita, non c'era più derby per me. ROMA aveva già
vinto!
Grazie. Grazie ad ogni
singola donna e uomo che era lì quella notte. Mi avete
fatto vivere in prima persona un romanzo epico. A 40
anni suonati mi avete fatto emozionare come quando ne
avevo 16. Il mio abbraccio ideale ad ognuno di voi.
Il mio non e' un resoconto ma un
ringraziamento per chi lo ha fatto prima di me e
anche per me. Si perché anche se non ero in quel di
Napoli, ho rivissuto ogni istante di quei momenti
anche dalle poche immagini trasmesse in TV, ma
sopratutto dalle tue parole, come se fossi stato
spalla a spalla, gomito a gomito con tutti quei
fratelli, figli di un'appartenenza e di un'ideale
che non ci vedrà mai schiavi del risultato e di ogni
sorta di repressione.Danilo 72 Ostinatamente Ultras
La squadra di Benitez vince 1-0
con un gol nel finale e sale a -3 dal secondo posto,
la Juve sempre più sola
NAPOLI – Il Napoli
fa festa e lancia la volata al secondo posto, la
Roma esce sconfitta ma a testa alta. Grazie ad un
lampo di Callejon a nove minuti dalla fine, la
squadra di Benitez vince 1-0 al San Paolo ed ora
si ritrova a soli tre punti dai giallorossi (che
devono comunque recuperare la gara con il Parma e
mantengono il vantaggio dello scontro diretto
grazie al 2-0 dell’andata). Un risultato che fa
felice anche la Juve, che ora può contare
addirittura su quattordici punti sulla prima
inseguitrice. Lo scudetto, insomma, sembra ormai
cosa fatta. Dopo due pareggi consecutivi in
campionato con Genoa e Livorno, quindi, il Napoli
torna a vincere una partita durissima giocata
contro un’ottima Roma. Per i giallorossi è il
secondo ko stagionale in campionato dopo la
sconfitta di Torino con i bianconeri.
STROOTMAN KO - Qualche problema
di formazione per Benitez, che non ha a
disposizione Jorginho, messo ko da un'influenza.
Fuori anche Behrami, ancora non al massimo dopo i
problemi al ginocchio. A centrocampo quindi la
coppia Inler-Dzemaili. Nella Roma De Rossi
squalificato e Totti out, ma la sorpresa è Bastos
in campo al posto di Destro. Romagnoli preferito a
Torosidis in difesa, mentre Pjanic parte dalla
posizione di regista per poi inserirsi negli spazi
aperti da Gervinho in avanti. Al 13’, però, i
piani tattici di Garcia già saltano. Strootman è
costretto a uscire per una distorsione al
ginocchio sinistro, al suo posto entra Taddei. Il
Napoli è molto attento in difesa e cerca di
mettere in difficoltà la difesa giallorossa con le
rapide fiammate di Hamsik, Mertens e Callejon. E'
la Roma però a costruire le migliori occasioni. Al
26’ Benatia segna di testa ma il gol è annullato
per fuorigioco. Al 38’ Gervinho, servito
perfettamente da Pjanic, si inserisce in area ma
spreca un’occasione enorme tirando su Reina a
pochi metri dalla porta. Il portiere spagnolo si
esalta poco dopo deviando in angolo un bel tiro da
fuori di Bastos. Il Napoli è in affanno, sbanda ma
nel finale è Mertens a sfiorare il vantaggio con
una conclusione deviata da De Sanctis.
DECIDE CALLEJON - In avvio
di ripresa i ritmi di gioco si alzano. La squadra
di Garcia spinge ma gli azzurri non restano a
guardare. All’8’ Callejon si presenta solo davanti
a De Sanctis. Il portiere giallorosso resta freddo
e con il piede riesce a respingere il tiro
salvando il risultato. Passano pochi secondi e
questa volta è Higuain ad andare vicino al
vantaggio. La partita è finalmente bella e ricca
di emozioni. Al 15’ Reina compie un miracolo
salvando su un tiro di Maicon deviato da Albiol.
Benitez non è soddisfatto e cambia. Fuori
Dzemaili, dentro Henrique. Poco dopo Hamsik, che
ancora non ha ritrovato la forma migliore, lascia
il posto ad Insigne. Garcia risponde inserendo
Ljajic per Florenzi. La gara sembra ormai
indirizzata verso lo 0-0, ma al 36’ Callejon
sfrutta al meglio un cross dalla sinistra di
Ghoulam e di testa batte De Sanctis. Entrano
Destro per Romagnoli e Pandev per lo spagnolo, ma
ormai non c’è più tempo per i giallorossi. Il San
Paolo è una bolgia e la festa azzurra può
cominciare.
Garcia: «Non sempre la squadra
migliore vince»
Il tecnico della Roma: «Scudetto?
Juve lontana. Secondo posto? Giocando così non
avremo problemi. Mi preoccupano di più le condizioni
di Strootman»
ROMA - "Destro
fuori? Abbiamo deciso di aspettare il Napoli e
giocare in contropiede sfruttando la velocità di
Gervinho e Bastos. Purtroppo non siamo riusciti a
segnare. Abbiamo giocato con grande personalità, e
il risultato non penso sia meritato. Ma nel calcio
non sempre la squadra più forte vince". Questa
l'analisi del tecnico della Roma, Rudi Garcia, ai
microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta del San
Paolo contro il Napoli.
"Facciamo pochi gol? -dice ancora Garcia- Ci vuole
anche un po' di fortuna. I nostri palloni sono
passati vicini alla porta, il loro ha toccato la
traversa ed è entrato. Sicuramente possiamo avere
più efficacia davanti alla porta, ma abbiamo fatto
una grande partita in casa del Napoli".
Garcia è sicuro, comunque, che alla Roma non
sfuggirà il secondo posto: "Se giochiamo così
vinceremo tante partite. Può succedere di perdere,
ma la cosa che mi preoccupa sono le condizioni di
Strootman. Non sappiamo ancora l'entità
dell'infortunio, ma ha preso una bella botta". "Lo
scudetto? -conclude- Matematicamente non è chiuso,
ma possiamo praticamente dire di sì il distacco è
molto importante. Ora dobbiamo vincere la prossima
in casa e restare positivi"