ROMA - La
tabella di marcia del sergente Garcia è stata
rispettata. Voleva chiudere il girone d'andata a
44, e la sua truppa ha eseguito l'ordine alla
perfezione, schiacciando il Genoa all'Olimpico con
uno spettacolare 4-0. Una dimostrazione di forza e
un segnale al campionato. La Roma si è rialzata
dopo il 3-0 con la Juve a Torino che l'aveva
mandata al tappeto, e lotterà fino all'ultimo
round. Secondo i calcoli di Garcia, seguendo con
questo passo si chiuderebbe il campionato a quota
88, numeri da scudetto, male che vada da
Champions. E non ha tutti i torti. Nella scorsa
stagione la Juve chiuse il girone d'andata proprio
a 44 punti, e vinse lo scudetto arrivando al
traguardo a quota 87: uno in meno degli 88, su cui
il tecnico della Roma metterebbe la firma. Il
problema è che quest'anno la squadra di Conte ha
alzato l'asticella, decisa a infrangere ogni
record e scrivere altre pagine di storia del
calcio italiano. I bianconeri non sbagliano un
colpo e con la vittoria in rimonta a Cagliari per
4-1, chiudono a 52 punti: solo una sconfitta, un
pareggio, e tutte vittorie, numeri mostruosi.
SHOW E PIOGGIA DI GOL ALL'OLIMPICO -
La Roma allora non può far altro che vincere e
aspettare qualche passo falso della capolista, che
resta a +8. Con il Genoa lo ha fatto dando
spettacolo. Senza gli squalificati Ljajic, Castan
e De Rossi, Garcia ha confermato Burdisso in
difesa e Nainggolan a centrocampo, come in coppa
Italia con la Samp. In attacco Florenzi ha vinto
il ballottaggio con Destro, e il campo ha dato
ragione alla scelta del tecnico francese. Il
centrocampista della Roma ha sbloccato il
risultato al 25' con una rovesciata strepitosa,
uno di quei gol che si vedono raramente e valgono
da soli il prezzo del biglietto. Nemmeno lui ci
credeva, lo dimostra la sua folle esultanza con le
mani nei capelli, come a voler dire: "Cosa ho
fatto?". La prodezza di Florenzi ha galvanizzato
anche i suoi compagni. Dopo cinque minuti Totti ha
trovato il raddoppio, con un diagonale da fuori
che ha battuto Perin sul primo palo, complice una
deviazione di Manfredini. Il gol al capitano della
Roma, mancava dal 5 ottobre, 0-3 in casa
dell'Inter. All'Olimpico non segnava addirittura
da nove mesi: troppo tempo per lui. È il numero
231 in serie A. Al 43' è arrivato il 3-0, con un
contropiede perfetto, partito dai piedi di Totti:
da calcio d'angolo per il Genoa, Maicon si è fatto
trovare davanti alla porta avversaria e ha
depositato in rete l'assist al bacio di Florenzi
dopo una cavalcata strepitosa. Nel secondo tempo
la Roma ha dimostrato subito di non essere sazia.
Al 52' benatia di testa ha segnato il 4-0, è il
quinto gol in campionato per il
difensore-goleador.
PASTICCIO CALVARESE - Al 60'
l'arbitro Calvarese dà una definitiva mazzata al
Genoa, lasciandolo in dieci con un pasticcio
clamoroso. Matuzalem, sostituito da Gasperini, ha
rivolto dei gesti provocatori alla curva Sud che
lo fischiava mentre usciva dal campo. Calvarese,
non ricordandosi che era già ammonito, gli ha
mostrato il giallo un attimo prima che uscisse dal
campo e ha fatto entrare Cofie. Ma poi il quarto
uomo dall'auricolare gli ha fatto notare che
Matuzalem era già ammonito e quindi andava
espulso. A quel punto il direttore di gara ha
estratto il rosso per il centrocampista già fuori
dal terreno di gioco e ha fatto uscire Cofie, che
poi è rientrato un minuto dopo al posto di
Bertolacci.
BENE NAINGGOLAN - La Roma,
avanti di quattro gol e in superiorità numerica,
ha amministrato il risultato con grossa
tranquillità e ha sfiorato il 5-0 in diverse
occasioni. con Pjanic, una botta da fuori di
Nainggolan, e due volte con Destro, entrato al
posto di Florenzi. Dopo il buon debutto in coppa
Italia, il centrocampista belga ha dimostrato con
un'altra ottima prova di essersi già inserito
benissimo nei meccanismi di gioco della squadra di
Garcia. Il Genoa si è piegato con troppa facilità.
La squadra di Gasperini, anche se priva di
Gilardino e altri titolari importanti, non ha
opposto la minima resistenza. De Sanctis non è mai
stato impegnato. Una vittoria che rilancia la
corsa scudetto della Roma, ma che è preziosa anche
in chiave Champions. Il Napoli resta a -2; la
Fiorentina, fermata sullo 0-0 dal Torino, ora è
quarta a sette punti. Il Verona quinto addirittura
a -12, e l'Inter a -13, con una partita in meno.
Benissimo l'attacco, bene anche la difesa. Dopo i
tre gol incassati a Torino, i giallorossi non
prendono gol da due gare consecutive. La Roma ha
chiuso nel migliore dei modi il girone d'andata:
una sola sconfitta, come la Juve. La differenza la
fanno i troppi pareggi, cinque contro uno dei
bianconeri. La corsa però non è ancora finita.
Valerio Minutiello