ROMA –
Una vittoria che ha il sapore dolce della
rivincita. Grazie ad un gol di Gervinho al 34’ del
secondo tempo, la Roma batte 1-0 la Juve e la
elimina dalla Coppa Italia. In semifinale (andata
il 5, ritorno il 12 febbraio) i giallorossi
affronteranno la vincente di Napoli-Lazio. Davanti
ai sessantamila spettatori all’Olimpico, la
squadra di Garcia vendica il ko di 15 giorni fa in
campionato con una prova di carattere e
intelligenza mentre i bianconeri interrompono il
periodo d’oro iniziato dopo la sconfitta con il
Galatasaray in Champions. La sfida delle panchine
questa volta se l'aggiudica Garcia, che nella
ripresa indovina il cambio decisivo (Pjanic per
Florenzi) mentre Conte inserisce troppo tardi
Llorente e Tevez. Come risvegliata dalla
serataccia dello Stadium, la Roma ha così
ritrovato il ritmo di inizio stagione infilando
quattro vittorie su quattro (nove gol fatti e zero
subiti) e con gli arrivi di Nainggolan e Bastos
ora punta a diminuire il distacco dalla capolista
in campionato.
PIU’ TATTICA CHE SPETTACOLO -
Rispetto alla sfida con il Livorno di sabato
scorso, Garcia ne cambia quattro. Fuori Dodò,
Pjanic, Ljajic e Destro, dentro Maicon,
Nainggolan, Florenzi e Totti. Sorpresa quindi a
centrocampo, dove Pjanic lascia il posto all'ex
cagliaritano, e in difesa, con il terzino greco
preferito al brasiliano. Più massiccio il turnover
di Conte, che stravolge la formazione schierata
contro la Sampdoria. Sette cambi, con centrocampo
e attacco rivoluzionati. In porta Storari, in
avanti la coppia Quagliarella-Giovinco, sugli
esterni Isla e Peluso. Diversi gli interpreti, ma
simile l’approccio rispetto alla sfida di Torino.
La Roma aggredisce la manovra bianconera, recupera
palla ma non riesce a rendersi pericolosa in fase
conclusiva (tra il 7’ e il 12’ due conclusioni a
lato di Nainggolan e Florenzi). La Juve attende,
si copre e con il passare di minuti avanza
guadagnando metri. Senza Pogba e con Pirlo
controllato bene da Nainggolan, però, la manovra
bianconera è più prevedibile e lenta. Mancano gli
inserimenti centrali e sulle fasce la squadra di
Conte non trova gli spazi per avvicinarsi a De
Sanctis. Ci prova Giovinco, che guadagna solo le
ammonizioni di Benatia (la Juve chiede il rosso) e
Florenzi. Nell’equilibrio del primo tempo il
migliore è un difensore, Maicon, ma l’attacco
romanista non sa sfruttare i suoi inserimenti
sulla destra.