II
giornata
ROMA - HELLAS VERONA
3-0 Roma, Stadio Olimpico,
domenica, 1 settembre 2013 ore 18.00 invia una e-mail per i resoconti
Tifo Roma:
La curva Sud è chiusa per le disposizioni della
Lega Calcio a favore di Balotelli e quindi il tifo
inevitabilmente ne risente. Tifo spontaneo nella
curva nord e settore famiglie pieno, per il buon
orario e il giorno festivo. Semideserta la Monte
Mario e semivuota (per la prima partita della
stagione) la Tribuna Tevere. Prima della partita
tensione all'arrivo in pullman dei veronesi,
circostanza ricordata dal coro "fino al casello
con la volante", con lancio di torce e bomboni.
i se
Tabellino partita:
ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia,
Castan, Balzaretti; Pjanic (72' Bradley), De Rossi,
Strootman (87' Taddei); Florenzi (52' Ljajic), Totti,
Gervinho. A disp: Lobont,
Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Torosidis, Dodò,
Marquinho, Borriello, Caprari. All. Garcia.
Tifo Ospiti:
A Roma se ne aspettavano molti di più, visto che
si vociferava di 3000 presenze. Forse accadrà per
la Lazio, ma per la Roma arrivano forse a 400
unità, la cui componente è ultras per il 90%.
All'arrivo nel settore ospiti, protetto dalle
forze dell'ordine, cercano il contatto con i
romanisti che li aspettavano da ore, certo non
facile per la massiccia presenza della Polizia.
La tessera del tifoso, incredibilmente, non riesce
ad evitare i disordini.
Una volta nel settore, "forzano" con una
certa semplicità il cordone dei poveri
padridifamiglia/"stewards" e scendono nel basso
del settore ospiti. Sostegno senz'altro
ammirevole, anche sul 3-0, del resto sono quelle
partite dove se perdi non puoi restare muto ma
devi tenere alto il nome che porti. Un po' di
"finti goal" a risultato acquisito per la Roma e i
soliti battibecchi con la Curva Nord, oggi priva
delle componenti ultras per solidarietà con la
Curva Sud.
Voto: 8
FOTOTIFO
Curva Sud
chiusa per disposizione della Lega Calcio dopo i cori
contro Balotelli, ritenuti "razzisti".
Anche considerando la chiusura
della Curva Sud, affluenza un po' bassa per la prima
all'Olimpico: pieni i Distinti Sud e Nord (= settore
famiglie), e Curva Nord. Tevere con ampi spazi vuoti. A
mezz'ora dall'inizio solo poche decine di unità nel
settore ospiti, che non sembrano ultras. Il grosso degli
ospiti entra appena prima l'inizio della gara, con
scambio di cori soprattutto con la Nord romanista. La
mancanza dei gruppi che guidano il tifo si è sentita,
anche se c'è stato un buon tifo spontaneo. Da notare che
la parte più bassa del settore (4 o 5 file di
seggiolini) e il corridoio tra seggiolini e balaustra,
zona di aggregazione del tifo in Nord, erano stati
misteriosamente interdetti e recintati. Prova dei Veronesi a Roma molto
buona oggi pomeriggio, con cori frequenti e battimani
cui hanno partecipato la maggior parte dei tifosi. La
coreografica discesa nella parte inferiore del settore,
che giustamente gli stiuards si guardano bene
dall'interdire, mette in moto il gioco delle parti, con
un'affluenza di romanisti verso il vetro divisorio ed il
consueto corollario di scambi dialettici, gestuali e
gran manate sul vetro in segno di amicizia e
fratellanza. A poco a poco le pettorine gialle si
rischierano tra tifosi e vetro. Qui e lì volano alcune
bottigliette vuote. Un fumogeno rosso si accende nel
parterre o giù di lì, mentre un petardo, piovuto
probabilmente da Marte, arriva tra gli Scaligeri che
cercano di rispedirlo alla base, ma sbagliano mira (e
poi Marte è troppo lontano con la gravità a sfavore...)
finendo forse nel fossato. Oltre ai consueti cori - tra
cui quello che ricordava agli ospiti che Roma non si
tessera - da notare «Sembra Napoli!» e «Lavali, lavali,
lavali col fuoco / o Vesuvio, lavali col fuoco!». Benché
scemato, il tifo veronese non cessa del tutto. Verso la
fine prevale la goliardia, con una finta rissa e finte
esultanze per inesistenti gol. Nel dopo "Grazie Roma",
tra un «Ma che sete venuti a fa?» e un «Tutti a casa
alé!», qualcuno grida «A Zingari, attaccateve ar ca..o!»
ed altro ancora, esortazioni più che giustificate, anche
considerando una sciarpa laziale apparsa tra gli ospiti. C'è solo la ROMA! Livio
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA
CORRIERE DELLA SERA
ROMA - La Roma spazza via (3-0) il Verona e conferma
la buona impressione suscitata la scorsa settimana a
Livorno. La formazione di giallorossa coglie la sua
seconda vittoria consecutiva, impresa che in avvio di
campionato non le riusciva dalla stagione 2007/2008. A
rovinare l’esordio casalingo, gli incidenti prima
della partita con i tifosi veronesi (circa 500)
arrivati nella capitale.
INCIDENTI
TRA TIFOSI - Prima dell’inizio della gara, infatti,
ci sono stati tafferugli e cariche della polizia
all'esterno dello stadio Olimpico. Un gruppo di 70
tifosi romanisti ha atteso l'arrivo dei pullman di
tifosi del Verona all'esterno della Curva nord,
lanciando sassi e petardi dall'esterno dei cancelli
e tentando poi di scavalcarli. C'e' stata una carica
di alleggerimento della polizia per evitare il
contatto tra tifoserie. Due tifosi, un romanista e
un veronese, sono stati fermati e tre agenti sono
rimasti contusi. I due ultrà giallorossi avevano un
coltello e due bombe carta: non è ancora chiaro se
facessero parte del gruppo di tifosi che ha
partecipato ai tafferugli davanti all'ingresso della
Curva Nord.
CURVA
CHIUSA - Si comincia con la Curva Sud vuota, in
un’atmosfera quasi irreale. Il settore più caldo del
tifo giallorosso è infatti squalificato per i cori
contro Balotelli nel finale della scorsa stagione.
Il resto dello stadio, però, non fa mancare il suo
apporto alla squadra, un buon segnale dopo le
contestazioni andate avanti per tutta l’estate nei
confronti della dirigenza giallorossa e dei
calciatori.
DOPPIO ESORDIO - Rudi Garcia conferma per nove
undicesimi la formazione che ha vinto a Livorno, con
due eccezioni: Strootman al posto di Bradley a
centrocampo e Gervinho al posto di Borriello (in
trattativa per la cessione in prestito al Genoa) in
attacco. Per entrambi i nuovi arrivi si tratta
dell’esordio dal primo minuto. Parte dalla panchina,
invece, Adem Ljajic, arrivato in settimana dalla
Fiorentina per sostituire Lamela, finito al
Tottenham per 35 milioni di euro.
PARTENZA
SPRINT - Già in avvio di partita la Roma potrebbe
passare in vantaggio: al 3’ De Rossi pesca Florenzi
da solo in area ma il controllo del centrocampista
azzurro non è dei migliori e la conclusione, da
posizione favorevole, ancora meno. Al 6’ bello
spunto di Gervinho sulla destra, il suo diagonale
però termina fuori di poco. Il Verona chiude gli
spazi e allora la formazione giallorossa ci prova
con delle conclusioni da lontano: prima Pjanic,
però, e poi De Rossi e Totti su punizione mettono a
dura prova la bravura di Rafael, che si fa sempre
trovare pronto. L’ultima occasione del primo tempo è
per Strootman, imbeccato da Totti, ma il portiere
brasiliano respinge.
GIOIA
MAICON - Il secondo tempo ricomincia come era finito
il primo, con la Roma in avanti alla ricerca del
vantaggio. Dopo pochi minuti Garcia decide di dare
maggiore peso all’attacco, inserendo Ljajic al posto
di Florenzi. E’ però Maicon a sbloccare il
risultato, all’11’. Il difensore brasiliano, servito
splendidamente da Totti, mette in mezzo un tiro
cross che Cacciatore devia alle spalle del proprio
portiere. Tecnicamente sarebbe autorete, ma
l’ovazione dell’Olimpico è tutta per il difensore
brasiliano, che festeggia come un bambino e si
commuove.
CAPOLAVORO
PJANIC - Non passano nemmeno due minuti e arriva il
raddoppio. Stavolta il palcoscenico è tutto di
Miralem Pjanic, che riceve palla al limite
dell’area, prende la mira e supera con un pallonetto
“alla Totti” il portiere del Verona. Standing
ovation per il centrocampista serbo, che raccoglie
gli applausi dello stadio.
LJAJIC
INCANTA Nella giornata di gloria giallorossa, c’è
spazio anche per il primo gol romanista di Adem
Ljajic: l’ultimo arrivato ci mette 14 minuti prima di
trovare la via della rete. Lo fa a modo suo, con
un’azione personale: parte dalla sinistra, taglia
verso il centro e una volta arrivato al limite
dell’area con il destro batte per la terza volta
Rafael. E’ il gol del definitivo 3-0, anche se nel
finale di gara lo stesso Ljajic e Gervinho hanno più
di un’occasione per arrotondare ancora di più il
risultato.