ROMA -
Altro pareggio, l'ottavo nelle ultime
nove partite, l'undicesimo in 26 gare di
campionato. Continua la marcia a passo lento della
Roma, che questa volta non va oltre lo 0-0 in casa
del Chievo. Di questo passo difendere il secondo
posto diventa molto difficile. Garcia sperava di
ripartire dagli ultimi venti minuti contro la
Juve, invece non c'è stato nulla di nulla: calma
piatta. Una squadra molle, lunga, senza uno
straccio di gioco, che in attacco crea pochissimo
e in difesa soffre tanto. Al Bentegodi oltre al
giro palla lento e ai soliti problemi nel gioco,
si sono visti tantissimi errori individuali.
Garcia deve lavorare molto se vuole salvare la
stagione: in campionato dietro viaggiano a
un'altra velocità, inutile ormai solo pensare alla
Juve. In Europa League è alle porte la doppia
sfida con la Fiorentina rivitalizzata da Salah,
giocatore che la Roma aveva in mano. Se non riesce
a scuotere la sua squadra, Garcia rischia di
perdere tutto.
TOTTI C'È, FUORI PJANIC E DE ROSSI - Garcia
si affida ancora a Totti, in
attacco con l'inamovibile Gervinho e Iturbe. A
centrocampo fuori sia Pjanic sia De Rossi. Keita
centrale, con Paredes e Nainggolan ai lati. Maran
risponde con la coppia Pellissier-Paloschi in
avanti. La Roma parte in
attacco e al 4' minuto sfiora il gol con Iturbe
servito da Gervinho. È
solo un'illusione però, perché dopo quella
fiammata i giallorossi subiscono l'iniziativa del
Chievo e soffrono troppo in
difesa. All'8 è Paloschi a rendersi pericoloso,
bravo De Sanctis a chiudergli lo specchio. La
squadra di Garcia fa una fatica enorme a uscire
dalla sua metà campo, troppi errori in fase di
impostazione. E troppi errori in fase di appoggio
che fanno infuriare il tecnico francese.