ROMA – Yanga-Mbiwa, l’uomo che non ti aspetti, decide il derby romano e mette un punto sulla corsa Champions. La Roma batte 2-1 la Lazio, conquista aritmeticamente il secondo posto e costringe i biancocelesti alla sfida finale contro il Napoli per la terza piazza. La tensione per la rivalità cittadina e soprattutto la ricca posta in palio blocca la partita fino al 73’, quando Iturbe trova lo spiraglio giusto per battere Marchetti e accendere la Curva Sud. Saltati gli equilibri, la squadra di Pioli ci mette 8’ a trovare il pareggio con Djordjevic. Ma non è ancora finita, perché a 5’ dalla fine il difensore romanista sfrutta una calcio piazzato firmando di testa la rete della festa giallorossa. Tre gol in dodici minuti, per un derby ricco di storie e spunti.
PIU’ LAZIO - Keita per Pjanic in mediana, e Florenzi avanzato sulla linea degli attaccanti, con i greci Torosidis e Holebas a presidiare le fasce in difesa. È questa la scelta tattica di Garcia, che nel tridente offensivo preferisce giocarsi la carta Iturbe al posto di Ibarbo, il favorito della vigilia. 4-2-3-1 e scelte di Pioli confermate invece per lo schieramento della Lazio. Biglia è recuperato e si piazza in mezzo al campo al fianco di Parolo, con il trio Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Klose. Il tecnico della Lazio cerca di sorprendere i giallorossi piazzando il brasiliano sulla destra, puntando sulle difficoltà difensive di Iturbe che però risponde con una prestazione di corsa e sacrificio. E’ sulla sinistra che invece i biancocelesti trovano più facilità di inserimento con un Candreva molto ispirato. Al 3’ De Sanctis è costretto al primo difficile intervento respingendo una conclusione del centrocampista. La Roma sembra disorientata e poco dopo rischia parecchio. Grave l’errore sulla destra di Torosidis, che regala a Candreva un facile cross al centro dove Klose, in tuffo di testa, clamorosamente non inquadra la porta. I giallorossi sono in difficoltà, Nainggolan, De Rossi e Keita rimangono troppo schiacciati verso la difesa e spesso troppo lontani da Totti. Alla Lazio, però, nonostante la superiorità nel gioco, manca quel pizzico di personalità in più per affondare il colpo. I giallorossi restano chiusi dietro preferendo aspettare il giusto contropiede, che però non arriva.
FESTA ROMA -
L’equilibrio del primo tempo continua anche
nella ripresa, ma a ritmi più sostenuti. La
Roma, infatti, avanza il baricentro di qualche
metro rendendo la gara più aperta. A livello di
occasioni, però, è ancora la Lazio la più
pericolosa. Dopo 3’ Basta fa partire un
diagonale di destro che sfiora il palo. I
giallorossi rispondono con un paio di
accelerazioni di Iturbe che mandano in tilt la
difesa biancoceleste, ma l’argentino non è
seguito dai compagni. All’8 Lulic, già ammonito,
rischia il secondo cartellino giallo per un
intervento scomposto su Totti. Rizzoli lo grazia
e 2’ dopo Pioli lo sostituisce per evitare il
peggio. Al suo posto dentro Cavanda. Garcia
risponde inserendo Ibarbo al posto di Totti, con
lo spostamento di Iturbe al centro del tridente.
Al 22’ dentro anche Pjanic al posto di un
affaticato Keita. E’ il momento decisivo della
partita, perché la Lazio cala vistosamente e la
maggiore esperienza della Roma viene fuori. Al
24’ il grave errore di Ibarbo a pochi passi da
Marchetti è la scintilla che accende il finale.
4’ dopo l’ex cagliaritano va sul fondo e mette
al centro un cross basso su cui si avventa
Iturbe. L’argentino anticipa con un tocco di
sinistro Basta e firma l’1-0. Saltano tutti gli
schemi. Pioli sostituisce Mauri con Djordjevic.
Mossa perfetta, perché al 36’ il serbo chiude di
testa sotto la Nord una bellissima azione
ispirata da Felipe Anderson e rifinita da Klose.
L’adrenalia è al massimo mentre l’Olimpico
ribolle. Altri 4’ e da un calcio piazzato dalla
destra Yanga-Mbiwa trova di testa il tempo per
anticipare tutti e chiudere la contesa. La Roma
vince un derby da pazzi, la Lazio si lecca le
ferite ed ora è chiamata alla sfida finale del
San Paolo.
Derby Lazio-Roma, due tifosi accoltellati.
Sono stati soccorsi dal 118 e trasportati al policlinico Gemelli: le loro condizioni non destano preoccupazioni. Incidenti anche vicino ponte Duca d'Aosta
ROMA - Scontri e cariche all'esterno dello stadio Olimpico, prima e dopo il derby tra Lazio e Roma con le forze dell'ordine costrette all'uso di idranti e lacrimogeni per disperdere gli ultrà. Due tifosi giallorossi sono stati accoltellati all'addome durante una rissa con i sostenitori avversari. Trasportati in codice rosso al policlinico Gemelli non sono stati giudicati in pericolo di vita. Poco più tardi un migliaio di ultrà romanisti ha cercato di superare il cordone per raggiungere l'area dedicata all'afflusso dei laziali, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine. Due, al termine della giornata, le persone fermate. Durante le bonifiche prima del match, la polizia ha anche sequestrato un estintore, un coltello da cucina, due roncole ed un cric. A Ponte Milvio, invece, è stato sancito il gemellaggio "nero" tra i tifosi laziali e quelli polacchi del Wisla Cracovia che hanno ostentato saluti romani e bruciato alcune sciarpe della Roma, prima di incamminarsi incappucciati in corteo verso lo stadio, dove hanno preso posto in Curva Nord. I polacchi hanno srotolato il loro striscione rosso, blu e bianco, come i colori sociali della loro squadra e la scritta 'Wisla Sharks' e non hanno rinunciato a mostrare i saluti romani anche all'interno dell'impianto. Lo scorso 26 aprile, in occasione del match casalingo del Wisla con il Korona Kielce, una delegazione di tifosi laziali era stata ospitata nella curva polacca per sancire il gemellaggio tra le due tifoserie. Giornata campale, dunque, nell'area nord della Capitale, andata anche in tilt a causa della chiusura del traffico nelle strade limitrofe all'impianto sportivo. Numerose le auto fatte parcheggiare lungo la tangenziale Est, una delle arterie principali della Capitale. Gli scontri hanno accompagnato sia l'afflusso che il deflusso dei tifosi allo stadio, che era stato "blindato" dal dispositivo messo in piedi dalla Questura. Quasi duemila gli agenti a protezione dell'area. Al termine dell'incontro, che ha sancito la qualificazione diretta della Roma in Champions League grazie alla vittoria per 2-1 sulla Lazio, un folto gruppo di sostenitori biancocelesti ha lanciato oggetti contro le forze dell'ordine che hanno usato lacrimogeni per disperderli. Disordini alla fine della partite anche su ponte Duca D'Aosta dove un gruppo di tifosi giallorossi ha lanciato petardi e bottiglie.
EVITATO CONTATTO FRA TIFOSERIE - È stato evitato il contatto tra le due tifoserie all'esterno dello stadio. Lo rende noto la Questura di Roma in un comunicato. Durante i tafferugli al termine del Derby è stato bloccato e arrestato, nei pressi del bar "River", un cittadino olandese di 24 anni tifoso della Roma che ha lanciato oggetti contro le forze dell'ordine. Due i tifosi denunciati prima dell'inizio della partita nei pressi dello stadio. Il primo, individuato durante il servizio di prefiltraggio, era colpito da un foglio di via obbligatorio dal comune di Roma. L'altro è stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale perché ha cercato di entrare senza biglietto. Uno dei due tifosi della Roma accoltellati nel pre partita è stato trattenuto in ospedale in osservazione, ma non corre pericolo di vita, mentre il secondo è stato dimesso con sei giorni di prognosi.
TIFOSO COLPITO DA INFARTO - Un tifoso giallorosso di 59 anni è stato colpito da infarto con arresto cardiaco sul finire del primo tempo del derby Lazio-Roma, che stava seguendo in curva Sud all'Olimpico. Una equipe medica della clinica Paideia, che gestisce il servizio sanitario allo stadio, lo ha soccorso sugli spalti, utilizzando del defibrillatore. Rianimato e portato in infermeria, il paziente ha subito un altro arresto cardiaco che ha richiesto nuovamente l'utilizzo del defibrillatore. Rianimato per la seconda volta - precisa la clinica - è stato poi trasportato con l'Unità Mobile di Rianimazione al Policlinico Gemelli, dove è stato sottoposto ad angioplastica coronarica.