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corrieredellosport.it
Keita risponde a Tevez
Finisce 1-1 il big match
all'Olimpico: sblocca Tevez al 64', pareggia Keita
al 78', con i giallorossi in dieci per l'espulsione
di Torosidis
di Valerio Minutiello
ROMA -
Il campionato non si riapre. La Roma pareggia con
il cuore in inferiorità numerica dopo aver giocato
una brutta partita per un tempo e mezzo. Un punto
però non serve ai giallorossi che restano a -9
dalla capolista, con gli scontri diretti a
sfavore. La Juve può rammaricarsi per non aver
chiuso definitivamente i giochi: i bianconeri
erano sopra di un gol e in superiorità numerica e
avevano la partita in mano. La Roma sembrava una
squadra morta, rivitalizzata poi dai cambi di
Garcia che ha tolto Ljajic, Totti e De Rossi per
inserire Florenzi, Iturbe e Nainggolan.
RITMO
LENTO - Garcia si affida agli stessi
uomini che hanno vinto a Rotterdam, contro il
Feyenoord in Europa League. L'unico cambio è De
Sanctis, che si riprende il posto tra i pali.
Nainggolan ancora escluso, al suo posto Keita con
Pjanic e De Rossi. In attacco Totti, Ljajic e
Gervinho. Allegri lascia a riposo Pogba e visto
che deve rinunciare anche a Pirlo, torna al
vecchio 3-5-2: a centrocampo Vidal è tra i
titolari, con Marchisio, Pereyra, e sulle fasce
Evra e Lichtsteiner. L'attacco è formato dalla
coppia Tevez-Morata. La Juve ha la superiorità a
centrocampo, aspetta la Roma ed è pericolosa nelle
ripartenze. I giallorossi mostrano di non aver
superato ancora i problemi nel loro gioco.
Soprattutto è evidente la lentezza nel far girare
la palla che favorisce i bianconeri. Nel primo
tempo la squadra di Garcia non riesce mai a tirare
in porta, mentre la Juve si rende pericolosa in
più di un'occasione. Al 7' Vidal ci prova dal
limite e il suo diagonale si perde al lato. Poi al
22' Manolas rischia un clamoroso autogol per
anticipare Morata in area servito da Pereyra in
contropiede. I bianconeri, come era prevedibile,
aspettano la Roma, anche perché possono giocare
per due risultati su tre. Al 42' un altro
contropiede fa venire i brividi ai giallorossi,
con Tevez che si invola verso la porta, ma non
trova lo specchio, anche grazie a Manolas che è
bravo a chiudergli lo spazio. Alla fine del primo
tempo c'è un diverbio acceso tra De Sanctis e
Manolas, sintomo del nervosismo dei giallorossi.
KEITA RISPONDE A TEVEZ - Nella
ripresa non ci sono cambi. La Roma non alza il
ritmo e continua a subire i contropiedi della
Juve. Al 50' Vidal è ancora una volta pericoloso
con un diagonale che esce di pochissimo. La
squadra di Garcia non ha mai un guizzo, dopo più
di un'ora non ha fatto neanche un tiro in porta.
La partita si complica maledettamente per i
giallorossi al 63' quando Torosidis atterra Vidal
al limite e si prende il secondo giallo. Su
punizione Tevez non sbaglia quello che sembra
proprio il gol del match point. Garcia però non si
arrende e prova a raddrizzare la partita inserendo
Florenzi al posto di Ljajic. Al 71' il tecnico
francese toglie anche Totti per Iturbe. La prima
occasione per la Roma la crea Manolas, che stacca
di testa su punizione e impegna Buffon al 72'. Un
minuto dopo Garcia si gioca l'ultima carta,
inserendo Nainggolan al posto di De Rossi. I cambi
danno un po' di vitalità alla manovra giallorossa.
Iturbe sembra in ottima forma, anche se rientra da
un infortunio, e crea qualche apprensione alla
difesa della Juve con le sue accelerazioni. Da una
di queste nasce il pareggio della Roma. Chiellini
stende l'argentino vicino l'area di rigore: sul
cross di Florenzi, Keita stacca di testa e batte
Buffon, aiutato da una deviazione di Marchisio. La
Roma in inferiorità numerica è rivitalizzata dai
cambi e dal pareggio, e sembra un'altra squadra.
La Juve invece è stanca e soffre. I giallorossi ci
provano fino alla fine, ma non riescono a fare il
colpaccio e vedono allontanarsi le residue
speranze di lottare per lo scudetto. È l'ennesimo
pareggio per la squadra di Garcia, che ora deve
pensare a difendere il secondo posto, con il
Napoli a -4. La Roma ha giocato bene gli ultimi
venti minuti, è troppo poco per puntare allo
scudetto. I problemi sono ancora evidenti.
Roma e Juve, un pari senza
spettacolo
Fino all'1-0 di Tevez spettacolo
di basso livello. Poi la Roma si è svegliata
di Alberto Polverosi
Si sono accontentate e hanno
pareggiato. La Juve per lo scudetto, la Roma per
il secondo posto: se togliamo gli ultimi 20
minuti, quando la squadra di Garcia senza più
pensare si è messa ad attaccare per recuperare
il pareggio, è stata una delle partite più
inutili, più banali e più brutte le campionato.
Il problema è che l’hanno giocata la prima e la
seconda squadra della Serie A. La Juve voleva il
punto per restare a +9 sulla Roma e alla Roma
bastava il pari per mandare il Napoli a -4 dal
secondo posto. In assoluto questa partita è
stata una delusione. La Roma si è trastullata
col pallone fra i piedi, la Juve l’ha aspettata
provando, senza nessuna determinazione, il
contropiede. E’ andata così, con zero tiri nello
specchio della porta, fino all’espulsione per
doppia ammonizione di Torosidis. Sulla stessa
punizione, Tevez ha piazzato il suo colpo e
portato in vantaggio la Juventus. Garcia ha
rivitalizzato la squadra togliendo De Rossi e
Totti con Nainggolan e Iturbe, che ha cambiato
davvero la partita. La scossa è arrivata ed è
arrivato anche il gol del pareggio di Keita, il
migliore in campo. La Juve ha buttato via il
match-point: sull'1-0 e con un uomo in più si è
fatta rimontare. Ma lo scudetto non si è
allontanato da Vinovo. Anzi.
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