ROMA -
Un doppio Ljajic salva la Roma di Garcia.
Due gol dell'attaccante serbo arrivati nell'ultimo
quarto d'ora rianimano una squadra ormai sulla
soglia di uno psicodramma collettivo. Sotto di due
gol in casa contro il Sassuolo, incapace di ogni
reazione e fischiata la proprio pubblico, la Roma
ritrova per lo meno il cuore e con un uomo in meno
riesce a prendersi un punto insperato all'ultimo
respiro. La Juve resta a tre punti di distanza ma,
visto che si era messo il match, questo 2-2 è
tutt'altro che da buttare. Lo scorso anno Berardi
gelò l'Olimpico all'ultimo tiro, stavolta è
accaduto esattamente l'inverso.
PRIMO TEMPO, LA ROMA DOV'E'? -
Quello che doveva essere un turno di campionato
favorevole ai giallorossi si trasforma in un
autentico boomerang per l'ingenua compagnia di
Garcia. Proprio il tecnico francese finisce sul
banco degli imputati per aver lasciato a riposo
Totti, Gervinho e Naninggolan al posto del
titolare (per la prima volta dal grave infortunio)
Strootman, ancora lontanissimo da una forma
accettabile. Anche il tridente è troppo
evanescente con Iturbe, Destro e Ljajic (l'unico a
salvarsi). Una leggerezza che poteva costare
davvero cara. Aver dato priorità alla sfida di
Champions di mercoledì contro il City - pensando
inconsciamente di avere già in tasca i tre punti
contro il Sassuolo - è stato un errore. La squadra
di Di Francesco non ha rubato nulla, anzi.
Organizzata in difesa, letale nelle ripartenze con
uno Zaza in versione extralusso, aiutato anche
dall'imbarazzante retroguardia giallorossa, sempre
in affanno e fuori posizione. Assurdo anche
l'errore di De Sanctis nel primo gol della serata:
il portiere della Roma festeggia nel peggio modo
possibile il rinnovo di contratto calciando sul
piede di Zaza una rimessa con i piedi. Dallo choc
della rete subita la squadra di Garcia non si
riprende più. Anzi, riesce addirittura a subire il
raddoppio ospite ancora con Super Zaza che se ne
va nella prateria lasciata da Manolas e
Yanga-Mbiwa per infilare senza problemi un De
Sanctis in stato confusionale. L'uno-due ghiaccia
l'Olimpico. La Roma ci mette mezz'ora per
riprendersi ma quando lo fa non riesce mai a
trovare la conclusione vincente. Destro ha una
ghiotta opportunità - l'unica della sua anonima
giornata - ma di testa la spreca malamente. Ljajic
è il più pericoloso del tridente giallorosso:
prima scalda i guanti di Consigli con un destro
potente ma centrale, poi centra Brighi su un tiro
al volo a botta sicura. Holebas sulla sinistra è
una furia e da una sua incursione arriva una
conclusione che centra in pieno la traversa della
porta romagnola. Nel finale del primo tempo il
Sassuolo va vicinissimo al tris: Holebas salva
l'imbarcata in scivolata su Sansone. Il primo
tempo finisce fra i fischi del pubblico
giallorosso. La Roma non c'è, forse sicura di aver
già vinto la partita prima di scendere in campo.
RIPRESA, CUORE GIALLOROSSO - Nella
ripresa lo spartito non cambia: troppe giocate
personali fra i padroni di casa, troppa
confusione. Garcia non lascia negli spogliatoi lo
spaesato Strootman e De Rossi, visibilmente fuori
partita. Al 6' arriva il patatrac: il biondo
centrocampista - stasera con la fascia da capitano
al braccio - perde ingenuamente una palla e
atterra Sansone: è il secondo giallo. Per lui
partita finita. Sotto di due gol e di un uomo,
finalmente Garcia prova a fare qualcosa. Via
Strootman e Iturbe (tanta corsa per l'argentino ma
zero concretezza), dentro Nainggolan e Gervinho.
Il Sassuolo sfiora al quarto d'ora il tre a zero
con un diagonale di Berardi che De Sanctis devia
in tuffo. La Roma non riesce a ritrovarsi e, di
fatto, non riesce mai ad arrivare dalle parti di
Consigli. Pjanic non ispira mai, Florenzi corre
per tre ma sbaglia troppi appoggi. Per gli ospiti
- incredibile la loro condizione atletica - è un
gioco da ragazzi controllare la sfida. L'ingresso
di Keita per Pjanic ad un quarto d'ora dal termine
scuote la squadra che si rianima improvvisamente
al 77' grazie a Gervinho che si conquista un
rigore generoso per un tocco di mano di Vrsaljko.
Dal dischetto Ljajic non sbaglia. La Roma torna in
partita e si riversa nell'area del Sassuolo alla
ricerca di un pareggio insperato fino a dieci
minuti prima. Naninggolan spreca una chance nel
finale. L'ultimo capitolo sembra scritto. E invece
no. Al 92' Gervinho lancia Florenzi - partito in
posizione dubbia di fuorigioco -, il cross al
centro del giallorosso è una caramella per Ljajic
che insacca a porta vuota. E' il pareggio che la
Roma cercava, ottenuto ai titoli di coda. La
parziale impresa riesce ma resta il rammarico per
i due punti persi per strada. La Juve è sempre
avanti di tre lunghezze e mercoledì arriva il City
per la sfida decisiva di Champions. Servirà questo
cuore alla Roma. Sul piano del gioco, invece, si
dovrà fare molto di più.