ROMA - Domenica
prossima, o lunedì come chiede la Lazio, la Roma
arriverà allo scontro diretto che vale il secondo
posto e la Champions League senza preliminari in
vantaggio di un punto, forte del controsorpasso in
classifica ai biancocelesti. I giallorossi battono
2-1 l'Udinese in rimonta
all'Olimpico, soffrendo più del previsto contro
una squadra senza obiettivi. Sotto di un gol dopo
meno di venti minuti con Perica, Totti e compagni
trovano le risorse per pareggiare il conto grazie
a Nainggolan e vincere la partita con la rete
decisiva di Torosidis. Dopo una settimana
tormentata, chiusa con il ritiro a Trigoria, per
gli uomini allenati da Rudi Garcia arrivano tre
punti d'oro e una boccata d'ossigeno in vista di
una gara fondamentale, ma che potrebbe addirittura
non essere decisiva. Intanto però almeno il terzo
posto è blindato: se domani il Napoli vincesse
contro il Cesena, rimarrebbe comunque da gestire
un rassicurante vantaggio di quattro punti a due
partite dalla fine.
TORNA TOTTI - La serata
dell'Olimpico si apre con la notizia del ritorno
tra i titolari di Francesco Totti: non accadeva
dalla trasferta di Milano con l'Inter. Accanto a
lui, nel tridente, ci sono Ibarbo e Iturbe. A
centrocampo, stringe i denti Pjanic, che convive
con i soliti dolori alla caviglia, schierato da
Garcia con De Rossi e Nainggolan. In difesa,
Yanga-Mbiwa preferito ad Astori. Nell'Udinese non
c'è Di Natale: in avanti spazio a Thereau e
Perica.
BEFFA PERICA - Come prevedibile,
è la Roma che fa la partita: l'Udinese aspetta,
cortissima, cercando di togliere aria alle
iniziative individuali dei giallorossi con più
qualità, come Pjanic e Iturbe. Gli spazi sono
pochi e l'intesa tra gli attaccanti è da
costruire: Ibarbo viene pescato due volte al
centro dell'area, ma in entrambe le occasioni il
colombiano è in fuorigioco. Alla seconda, Pjanic
lo invita a fare maggiore attenzione. La Roma non
è brillante né fortunata perché al 19' passa in
svantaggio per un errore clamoroso di uno dei suoi
uomini migliori, Manolas. Il greco, soccorso pochi
minuti prima dopo avere subito un colpo, rinvia
sui piedi di Thereau, che entra in area e calcia
addosso a De Sanctis; sulla respinta il più veloce
di tutti è Stipe Perica, attaccante croato di 19
anni che segna il suo primo gol in Serie A. È
un'azione che idealmente racchiude la stagione
della Roma: errori individuali e sfortuna, una
miscela letale. Sembra l'inizio di una nuova
serata stregata.
REAZIONE ROMA - I giallorossi di
Garcia però non crollano. La reazione c'è, più di
pancia che di testa, ma è comunque un segnale di
vitalità. Ibarbo fa il Gervinho, partendo palla al
piede contro qualsiasi avversario gli si piazzi
davanti; De Rossi arriva più volte al tiro dalla
distanza, ma è spesso murato. L'occasione migliore
è una punizione di Totti, un destro potente
respinto con qualche difficoltà da Karnezis; sul
fallo precedente, ancora una volta ai danni del
colombiano, i giocatori romanisti chiedevano
l'espulsione di Piris, ammonito dall'arbitro
Banti.
QUANTI RISCHI - La produzione del
massimo sforzo per arrivare al pareggio espone la
squadra di Garcia alle risposte di un'Udinese
spensierata, che non ha l'assillo del risultato.
Perica sfiora la doppietta con un colpo di testa
impreciso, poi al 44' Allan vanifica un
contropiede perfetto sbagliando l'ultimo
passaggio. Pochi secondi più tardi, arriva il
pareggio. Pjanic, sul fondo, si libera di un
difensore, serve Totti che si accorge di
Nainggolan tutto solo in
area: sul destro di controbalzo del belga Karnezis
non può nulla. Il capitano carica i compagni , ma
la Roma però non riesce proprio a stare
tranquilla. Durante il recupero, la squadra
difende malissimo su un'azione di
rimessa dei bianconeri e il fallo di Yanga-Mbiwa
al limite dell'area consente a Guilherme di
calciare una punizione invitante: la palla
scheggia la traversa e il pubblico dell'Olimpico
tira un sospiro di sollievo.
ANCORA UDINESE - In apertura di
ripresa, De Rossi rimedia un taglio al
sopracciglio dopo un contrasto con Badu ed è
costretto a giocare con una fasciatura alla testa.
Il suo intervento in scivolata neutralizza
l'ennesimo affondo andato a segno dei bianconeri,
che quando ripartono fanno male. L'effetto
rigenerante del pareggio per la Roma è già
svanito. Mancano idee e soluzioni offensive,
movimenti per aprire varchi in una diga di maglie
bianconere. L'Udinese rischia poco e quando
riparte fa male: De Sanctis salva di piede su
Thereau poi qualche minuto più tardi Yanga-Mbiwa
impedisce a Allan di calciare tutto solo davanti
al portiere della Roma con un recupero decisivo.
PASSA LA ROMA - Nel momento
peggiore della squadra di Garcia però Widmer
pareggia il conto della sfortuna aperto da Manolas
e consente ai giallorossi di raggiungere un
vantaggio prezioso. Un cross morbido di
Nainggolan, apparentemente innocuo, manda in tilt
la difesa di Stramaccioni: un difensore va a
vuoto, Totti sbaglia il controllo, Widmer liscia e
Torosidis può toccare quel tanto che basta per
mettere in rete. Non è granché come azione, ma per
la Roma non è il momento di badare alla forma.
Garcia a quel punto ridisegna la squadra: escono
Totti, Iturbe e Pjanic (tra gli applausi) per
lasciare spazio a Keita, Doumbia e Ljajic. Nei
minuti finali un palo e una traversa negano il
terzo gol rispettivamente a Nainggolan (magnifico
il suo colpo di tacco ravvicinato) e Holebas. La
Roma riesce comunque a vincere e torna seconda: il
modo migliore per cominciare il cammino verso il
derby.