ROMA - Alla vigilia,
un pari contro il Cska a Mosca poteva anche essere
considerato dalla Roma un risultato positivo. Non
può essere lo stesso alla fine della sfida
dell'Arena Khimki, penultimo appuntamento della
fase a gironi di Champions. La squadra di Garcia
viene raggiunta all'ultimo secondo, nel modo più
amaro, su un cross dalla trequarti dopo un
contropiede fallito. Una punizione straordinaria
di Totti aveva spianato la strada nel primo tempo.
Fino al 93' quel gol valeva quasi la
qualificazione agli ottavi, ora la squadra di
Garcia deve solo da sperare di non dover
rimpiangere la beffa russa. Tutto si deciderà
nella sfida del 10 dicembre all'Olimpico contro il
Manchester City.
TOTTI, CHE PUNIZIONE - L'approccio
alla gara della Roma è decisamente migliore
rispetto alle ultime trasferte. Con personalità i
giallorossi comandano fin da subito il match con
il possesso palla. Si rivede anche il pressing
alto che aveva caratterizzato il gioco della
scorsa stagione. Manca però l'ultimo passaggio o
il dribbling decisivo. Il Cska sbaglia parecchi
appoggi ma la squadra di Garcia non ne approfitta.
Dopo una dormita della difesa giallorossa, De
Sanctis salva il risultato con un'uscita bassa su
Doumbia. Poi Florenzi, schierato terzino destro,
decide di fare tutto da solo: prende palla sulla
trequarti, supera in dribbling un paio di
giocatori e viene atterrato al limite dell'area.
Tutti si aspettano la bomba del capitano. Detto,
fatto: il destro potentissimo si infila alle
spalle di Akinfeev.
RECUPERO AMARO - La Roma inizia
la ripresa col piglio della grande squadra,
gestendo bene la partita e tenendo lontani gli
avversari dalla propria area. Con il passare del
tempo però il Cska prende campo e finisce per
schiacciare i giallorossi per lunghi tratti di
partita. Garcia aspetta il 77' per fare il primo
cambio: fuori Gervinho, decisamente non in serata,
dentro Iturbe. Proprio l'ex Verona offre a Ljajic
la palla del ko, ma il serbo trova un grande
Akinfeev a negargli la rete. Garcia mette dentro
anche Strootman per Nainggolan e Pjanic per
Ljajic. Il finale è un assalto russo a testa
bassa. La Roma soffre ma resiste fino a pochi
secondi dalla fine, quando Strootman perde un
brutto pallone e sul ribaltamento di fronte un
cross di Berezoutski in area beffa De Sanctis e
rimette la qualificazione pesantemente in gioco.