ROMA - La prima della storia dice Roma. Ma il piccolo Frosinone mette paura alla squadra che quindici giorni fa aveva mostrato la sua forza alla Juve e che tra quattro giorni ospiterà i campioni d'Europa del Barcellona. La sosta per le Nazionali è spesso nefasta per la Roma, che quasi mai ritrova subito lo smalto, perdendo spesso pezzi pregiati. È successo anche stavolta: senza Pjanic al Matusa i giallorossi hanno faticato non poco ad avere la meglio sulla neopromossa, che ha sognato l'impresa senza andarci troppo lontana. Da stasera il tecnico Stellone, il presidente Stirpe e tanti giocatori torneranno a tifare Roma, ma questo pomeriggio nel loro piccolo fortino di provincia hanno messo davvero paura ai loro idoli. La zampata di Iago Falque alla fine del primo tempo e il gol in contropiede nel recupero di Iturbe hanno regalato i tre punti ai giallorossi, che ora sono a quota sette dopo tre partite. Per non sfigurare con il Barcellona però servirà un altro tipo di prestazione.
TOTTI CON DZEKO - Garcia ridisegna la squadra con il 4-2-3-1. Totti debutta in campionato dietro a Dzeko, ai lati ci sono Iago Falque e Gervinho. De Rossi e Keita formano la coppia centrale a centrocampo, con Nainggolan che riposa in panchina. In porta tocca ancora a Szczesny. Il Frosinone parte forte e con il pressing non permette alla Roma di fare il suo gioco. Il primo brivido arriva all'11', quando Dzeko davanti a Leali manca di un soffio il pallone su assist di Iago Falque. Si capisce subito che non sarà una partita facile per la Roma. Il Frosinone al 20' perde il capitano Gucher per infortunio - al suo posto entra Sammarco - ma non accusa il colpo. La squadra di Stellone continua a giocare ad un ritmo alto e al 28' costringe Szczesny a un grande intervento su tiro di Tonev da fuori. Anche l'ex Rosi impensierisce i giallorossi con un diagonale. La Roma fatica ad arrivare dalle parti di Leali, Gervinho non riesce mai a saltare l'uomo, Totti e Dzeko forse devono ancora trovare l'intesa con questo modulo. «Ci stiamo lavorando molto», aveva detto Garcia alla vigilia: i frutti non si vedono ancora. L'assenza di due elementi come Pjanic e Nainggolan a centrocampo si fa sentire. A togliere parecchi problemi alla Roma ci pensa Iago Falque, che sfrutta l'unica leggerezza della retroguardia del Frosinone per infilarsi in area e battere Leali direttamente da fallo laterale di Digne. Primo gol con la maglia della Roma per l'ex del Genoa, dopo l'assist prezioso per Dzeko contro la Juve.LA ROMA SOFFRE - Con il gol del vantaggio ci si aspetta una Roma diversa nella ripresa, ma non è così. Il Frosinone continua a giocare una grande partita, di testa e sacrificio, senza abbassare il ritmo. Garcia inizialmente non cambia nulla, anche se i giallorossi arrivano sempre in ritardo e sono a corto di idee. Al 57' il tecnico francese decide di intervenire: toglie Dzeko, inserisce Nainggolan e sposta Totti davanti tornando così al 4-3-3. Ciofani fa esplodere il Matusa al 62' ma il suo colpo di testa colpisce solo l'esterno della rete. È comunque un altro campanello d'allarme per la Roma. Garcia inserisce anche Salah al posto di Iago Falque per cercare di dare una scossa all'attacco, lasciando a sorpresa Gervinho in campo per tutta la partita.
ITURBE GOL - L'ultimo cambio è Iturbe per Totti all'81'. E proprio l'argentino, che il primo settembre aveva la valigia in mano per Genova, realizza in contropiede il gol del 2-0 dopo aver mostrato di poter essere utile alla causa anche nel secondo tempo contro la Juve. Pochi minuti prima Florenzi ci era andata vicinissimo, centrando la traversa. La Roma torna a casa con la vittoria lasciando il Frosinone fermo in fondo la classifica a zero punti dopo tre partite. I ciociari però hanno giocato un'ottima partita, sicuramente la loro migliore dal debutto in serie A. La squadra di Stellone reclama anche due rigori, entrambi nella ripresa: al 74' Digne tocca con un braccio in area poi crolla a terra coprendosi il volto. Al 76' Rosi va giù in area, e viene ammonito per simulazione. Dubbio il primo, inesistente il secondo. Il Frosinone esce a testa alta e tra gli applausi meritatissimi dei tifosi al Matusa. "Combatteremo per la nostra città fino all'eternità", recitava lo striscione in curva. La squadra ha risposto in campo con una grande prova di carattere, ma alla fine la Roma ha fatto valere la sua superiorità.
(fonte: http://www.ciociariaoggi.it/news/frosinone/3186/Partita--via-i-tifosi-dai.html)