ROMA - Dopo la figuraccia di Barcellona, Rudi Garcia non aveva chiesto scusa ai tifosi promettendo undici «guerrieri» contro l'Atalanta. La reazione che il tecnico si aspettava non è arrivata: la Roma è crollata in casa, ancora una volta senza lottare. All'Olimpico è finita 2-0 per la squadra dell'ex laziale Reja, (reti di Gomez e Denis su rigore), che non segnava in trasferta da quattro partite e che è riuscita comunque a mettere a nudo tutte le fragilità della Roma. Giallorossi senza idee, scarichi e mai in partita, segno che forse la serata di Champions League ha lasciato un segno profondo. Inevitabili a fine gara i fischi del pubblico: servivano tre punti per approfittare dello scontro diretto di domani tra Napoli e Inter, invece è arrivato un nuovo fallimento, il terzo nelle 14 partite di campionato disputate. L'allenatore però non è in discussione.
LA PARTITA - Non mancano le sorprese nella Roma, a cominciare dal portiere: Szczesny è in panchina, gioca De Sanctis per scelta tecnica. C'è un difetto di comunicazione evidente e Garcia spera che l'esperienza del titolare fino alla scorsa stagione possa aiutare i più giovani. Al centro della difesa torna Castan, che fa coppia con Manolas. Un altro rientro è quello di De Rossi, ampiamente previsto, mentre in attacco ci sono Iturbe e Iago Falqué a dare supporto a Dzeko. Nell'Atalanta, Reja si affida all'esperienza di Denis, che deve aprire spazi per le saette Gomez e Moralez.
ROMA TIMIDA - L'accoglienza dell'Olimpico è freddina. Come consuetudine in questa stagione, inoltre, la Curva Sud è praticamente vuota per la protesta degli ultras contro le nuove misure di sicurezza decise da prefettura e questura. Ci si aspetterebbe una Roma affamata e carica, invece l'avvio dei giallorossi è timido. Ne approfitta l'Atalanta che appena può accelera in verticale verso la porta di De Sanctis tenendo in costante apprensione la fragile difesa avversaria.
TROPPA CONFUSIONE - Nei primi venti minuti la produzione offensiva della squadra di Garcia è un tiro centrale di Dzeko e uno spunto interessante di Pjanic con una conclusione sul primo palo respinta da Sportiello. Non c'è traccia della reazione promessa dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia. Il più volenteroso è Iturbe, ma quando ha la palla tra i piedi è troppo spesso confuso.
GOMEZ PUNISCE LA ROMA - La Roma prova a cambiare ritmo nei minuti conclusivi del primo tempo. I giallorossi creano un paio di situazioni pericolose in area non finalizzate, e un gran destro di Dzeko dal limite dell'area che passa pochi centimetri oltre la traversa. Ma le incertezze difensive dei giallorossi fanno ancora una volta la differenza in negativo, perché nel momento migliore passa a sorpresa l'Atalanta. Gomez, che con la Roma ha un conto aperto dai tempi di Catania, sfrutta un passaggio sbagliato di Digne, punta la porta e con un gran destro da fuori area piazza la palla alle spalle di De Sanctis. All'intervallo, una pioggia di fischi accompagna il rientro dei giocatori negli spogliatoi.
OCCASIONE PJANIC - La Roma tenta una reazione in avvio di ripresa, ma ha le idee confuse. Su un corner, al 53', Pjanic ha una buona occasione: il suo colpo di testa, dopo la deviazione di Paletta, trova la respinta di Cigarini sulla linea di porta. I giallorossi si sbilanciano e, inevitabilmente, si aprono spazi per l'Atalanta, pericolosa qualche minuti più tardi con la doppia conclusione di Grassi e Moralez respinta dai difensori romanisti.
MORALEZ, CHE OCCASIONE - La squadra di Reja sfiora ancora il raddoppio al 61'. Maxi Moralez, partito però in posizione irregolare, sfrutta la sponda di Kurtic e, solo davanti a De Sanctis, trova l'opposizione decisiva del portiere.
LE SCELTE DI GARCIA - La Roma è in evidente difficoltà, non riesce a rispondere e Garcia prova a scuoterla con i cambi. Escono Iago Falqué e Florenzi per fare spazio al Primavera Sadiq e a Maicon. Non cambia granché, la squadra giallorossa è scarica e dalle tribune il pubblico comincia a manifestare tutto il disappunto per una nuova prestazione «imbarazzante», come aveva definito la partita di Barcellona il direttore generale Baldissoni. Il finale è ancora più amaro. All'82', Maicon stende Gomez in area: è rigore ed espulsione del difensore brasiliano. Denis, dal dischetto, non sbaglia. Da quel momento per i giallorossi sono solo fischi. Passano quasi inosservati altri due cartellini rossi, per Stendardo e Grassi. L'Olimpico contesta quello che resta della Roma.