International Champions Cup
ROMA - MANCHESTER CITY 2-2
(6-7 d.c.r.)

Melbourne, Melbourne Cricket Ground
martedì 21 luglio 2015, ore 12.00 italiane

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Tabellino partita:
ROMA (4-3-3): De Sanctis (dal 19' s.t. Lobont); Florenzi (dal 1' s.t. Maicon), Manolas (dal 1' s.t. Yanga-Mbiwa), Romagnoli (dal 1' s.t. Castan), Torosidis (dal 1' s.t. Cole); Uçan (dal 1' s.t. Nainggolan), De Rossi (dal 1' s.t. Keita), Pjanic (dal 19' s.t. Doumbia); Iturbe (dal 1' s.t. Iago Falque), Totti (dal 1' s.t. Destro), Gervinho (dal 1' s.t. Ljajic).
(Pop, Svedkauskas, Capradossi, Anocic, Paredes, Machin, Di Livio, Ibarbo, Sanabria). All. Garcia.

MANCHESTER CITY (4-4-2): Caballero (dal 1' s.t. Hart), Sagna (dal 1' s.t. Horsfield), Kompany (dal 36' s.t. Evans), Mangala (dal 1' s.t. Denayer), Clichy (dal 1' s.t. Kolarov), Fernando (dal 1' s.t. Marcos Lopes), Zuculini (dal 1' s.t. Nasri), Garcia (dal 1' s.t. Yaya Touré), Silva (dal 1' s.t. Jesus Navas), Sterling (dal 1' s.t. Barker), Iheanacho (dal 28' s.t. Enes Ünal).
(Wright, Gunn, Maffeo, Humphreys, Plummer, Ntcham, Fofana, Celina, Dzeko, Pozo, Jovetic). All. Pellegrini.

ARBITRO: Gillett (Australia)
RETI: 3' p.t. Sterling, 8' p.t. Pjanic, 6' s.t. Iheanacho, 42' s.t. Ljajic
NOTE: Sequenza dei rigori: Yaya Touré (M) gol, Nainggolan (R) gol, Kolavor (M) alto, Ljajic (R) gol, Jesus Navas (M) gol, Destro (R) gol, Lopes (M) gol, Iago Falque (R) gol, Hart (R) gol, Doumbia (R) parato, Horsfield (M) gol, Keita (R) parato.



FOTOTIFO







VIDEOTIFO
 






 

FOTOCALCIO













VIDEOCALCIO

Pjanic
Ljajic
Il servizio

RIGORI
Nainggolan
Ljajic
Destro
Iago Falque
Doumbia
Keita


     

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Roma-Manchester City 6-7 dopo i rigori: magie Pjanic e Ljajic, Dzeko in panchina

Giallorossi sconfitti dagli inglesi solo dal dischetto a Melbourne: nei 90 minuti finisce 2-2 con due capolavori del bosniaco e del serbo che rimediano alle reti di Sterling e Iheanacho. Ai rigori decisivi gli errori di Doumbia e Keita

Se ne è stato seduto ancora tutta la partita. Anche questa volta, che era la sua partita, quella che lo vedeva diviso tra passato, presente e futuro. Ed invece Edin Dzeko a Melbourne non ha giocato, se poi sbarcherà a Roma o no lo si vedrà in questi giorni. Intanto il suo City ha superato la Roma ai rigori per 7-6 (decisivi gli errori di Doumbia e Keita), dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2 (Sterling e Iheanacho per gli inglesi, Pjanic e Ljajic per i giallorossi). La Roma chiude con tre punti, il City sale a 2 e il Real Madrid resta a uno. Sarà decisivo per la vittoria del torneo la sfida di venerdì tra inglesi e spagnoli.

TRA GOL, MILIONI E MAGIE — Garcia opta per un centrocampo di fantasia, con Pjanic e Uçan insieme dal via, rilanciando anche quello che doveva essere il tridente delle meraviglie della scorsa stagione (Iturbe-Totti-Gervinho). Pellegrini invece tiene a riposo Dzeko e come terminale offensivo lancia Sterling, al suo esordio con la maglia dei Citizens. E proprio l’ex Liverpool (pagato 68 milioni di euro) infiamma il primo tempo con gol, spunti e giocate. Al 3’ fa già secco De Sanctis di piatto su invenzione di Iheanacho (con Romagnoli che sbaglia il fuorigioco), poi due contatti dubbi in area prima con Manolas e poi con Florenzi (quest’ultimo sembra rigore netto), infine tante iniziative ad intermittenza. Insomma, un esordio con i fiocchi, a cui ha fatto da contraltare la magia da 25 metri di Pjanic (8’) con cui la Roma ha rimesso subito le cose a posto. In realtà, però, la partita l’ha fatta quasi sempre il City, con la Roma che fatica a costruire gioco e allora preferisce compattarsi e provare a colpire con le ripartenze. Così le uniche fiammate giallorosse arrivano nel finale di tempo, quando un salvataggio di Mangala “scippa” il 2-1 a Gervinho e un colpo di testa di De Rossi mette i brividi a Caballero.

Il rigore al fulmicotone di Joe Hart
ERRORI E RIGORI — Nella ripresa la Roma cambia tutto, un po’ come il City. E dopo una prima fiammata di Ljajic, sono proprio gli inglesi a passare di nuovo al 5’ con Iheanacho, che sfrutta un erroraccio di Cole a liberarlo da solo davanti a De Sanctis. Quattro minuti dopo è proprio il numero uno giallorosso a superarsi su Marcos Lopes da posizione ravvicinata. È il momento peggiore per la Roma, con il City che sembra poter strabordare da un momento all’altro. E invece la squadra di Garcia stringe i denti, resiste, si riorganizza e passata la paura, comincia a rialzare la testa ed a riequilibrare la partita. Iago Falque si fa notare per un paio di giocate, Nainggolan regala la solita energia in mezzo al campo, Ljajic risolve la pratica al 42’ con una punizione a giro che fredda Hart. Si va ai rigori: dopo l’errore di Kolarov, la Roma ha il match point con Doumbia che però spreca tutto con la solita presunzione facendosi parare il cucchiaio. Decisivo allora l’errore finale di Keita. Vince il City ai rigori, la Roma si prepara a sbarcare in Indonesia.

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