ROMA - Dieci anni dopo la grande vittoria di Champions targata Totti e Mancini, è amaro il ritorno a Lione della Roma di Spalletti che perde la sua imbattibilità europea stagionale (due vittorie e tre pareggi) e subisce il terzo ko consecutivo in stagione. Il Lione di Tolisso e Lacazette vince 4-2 nel primo atto dell'ottavo di finale di Europa League complicando e non poco il percorso di Nainggolan e compagni. Termina nel modo peggiore il ciclo di tre partite-crocevia della stagione romanista, tutte perse piuttosto malamente con Lazio, Napoli e, appunto, Lione. A decidere la sfida del Parc Ol è stato il pessimo secondo tempo della Roma.
EQUILIBRIO NEL PRIMO TEMPO - Ti aspetti la sfida da fuochi d'artificio fra i due bomber Dzeko e Lacazette (29 a 28 il conto dei gol stagionali finora) e invece a prendersi la scena nel primo tempo è Salah, finalmente tornato alla fase pre Coppa d'Africa dopo le ultime opache prestazioni in campionato. A centrocampo De Rossi (l'unico reduce del trionfo di Champions di 10 anni fa a Lione) stringe i denti e si prende da capitano le chiavi del centrocampo. Al suo fianco Strootman, aggressivo e concentrato come al solito. Spalletti torna alla difesa a tre dopo la negativa esperienza a quattro in campionato contro il Napoli. Nel Lione manca Depay (non utilizzabile in Europa al pari del romanista Grenier), al suo posto Valbuena.
L'inizio della Roma è rabbioso: la squadra ha voglia di dimenticare le ultime due pesanti sconfitte in campionato (Napoli) e in coppa Italia (Lazio). Nainggolan ci mette cinque minuti a dimostrare le sue straordinarie capacità con un bolide dal limite che Lopez smanaccia a fatica. Passa un minuto e Salah cerca la gloria personale con un tiro dal limite fuori misura.IL LIONE
PASSA - Nel momento migliore della
Roma è il Lione a passare in vantaggio al 9':
Valbuena su punizione pennella in area un pallone
pericoloso, Rafael ne prolunga la traiettoria e
per Diakhaby è
un gioco da ragazzi trovare la zampata vincente
sotto misura. I francesi prendono coraggio e la
Roma va in affanno. Valbuena entra come il burro
in area avversaria ma trova sulla sua strada Juan
Jesus che salva tutto in scivolata. La
squadra di Spalletti ci mette qualche minuto a
ritrovarsi e al 17' va vicinissima al pari con Dzeko
che di testa non riesce a sfruttare un
assist morbido di Salah. Tre minuti dopo arriva il
gol della Roma grazie a Doakhamby che perde
ingenuamente palla a metà campo e permette a Salah
di involarsi da solo verso Lopez: il diagonale
dell'egiziano è da manuale e i 1700
tifosi arrivati dalla capitale
possono esultare. Il Lione subisce
psicologicamente l'1-1 e non riesce a reagire
tanto che la Roma trova di nuovo il gol al 33' con
Fazio, bravo ad insaccare di
testa sul perfetto pallone scodellato dalla destra
da De Rossi. Il primo tempo finisce così, con i
giallorossi convincenti e meritatamente in
vantaggio.
NELLA RIPRESA IL CROLLO DELLA ROMA - L'inizio di ripresa del Lione è adrenalina pura con gli avversari incapaci di reagire. L'obiettivo della Juve Tolisso ci mette due minuti a trovare il gol del pareggio dopo uno scambio con Lacazette che manda in confusione tutta la retroguardia romanista. Il diagonale del centrocampista francese è imparabile per Alisson. Il 2-2 fa perdere equilibrio alle due squadre e ne beneficia lo spettacolo. Piovono occasioni da gol da una parte e dall'altra. Prima Lacazette testa i riflessi di Alisson, poi è Salah che offre senza fortuna a Strootman il pallone del nuovo vantaggio per la Roma (bravo nell'occasione Lopes). Dzeko si fa vedere in due circostanze ma le sue conclusioni sono rivedibili. Il Lione non sta a guardare e con Gonalons e Ghezzal tiene in apprensione la retroguardia della Roma che al 69' ringrazia Alisson, miracoloso prima su una botta dalla distanza di Lacazette e poi su un tiro a giro di Valbuena. La Roma si affida al contropiede e con Dzeko ne ha uno favorevolissimo al 74' ma il bosniaco sbaglia il primo controllo allungandosi il pallone. Un minuto dopo il Lione trova il gol del vantaggio con Fekir, appena entrato in campo al posto di Mammana.
Male nella circostanza la copertura di Fazio, Manolas e Juan Jesus. Sotto di un gol, la Roma perde sicurezza e abbassa colpevolmente il ritmo di gioco lasciando spazio ai padroni di casa che sfiorano il poker per due volte con Lacazette, chiedendo anche un rigore per un contatto dubbio fra Manolas e Tolisso all'80'. L'ultima rete del match arriva in pieno recupero e la realizza Lacazette con un bolide dalla distanza che trafigge Alisson. La Roma il 16 marzo sarà chiamata ad un'impresa per ribaltare una sconfitta pesante e sfatare la maledizione degli ottavi (sempre fuori negli ultimi cinque tentativi). Servirà l'Olimpico pieno ma soprattutto un altro atteggiamento da parte della squadra.