ROMA - La Roma ci sta prendendo troppo gusto a vincere per 1-0. È la terza consecutiva in campionato con questo risultato: dopo Genoa e Udinese, tocca al Cagliari. Alla squadra di Spalletti spesso veniva rimproverato di non saper vincere così. Ora sembra non conosca altro modo per portare a casa i tre punti. A parte la scorpacciata di gol in Coppa Italia con la Sampdoria (4-0), nel 2017 la Roma ha vinto solo così. Lo spettacolo comunque adesso non conta. Spalletti voleva far capire alla Juventus che la sua squadra fa sul serio, quindi l'importante è aver incamerato altri tre punti preziosi, che permettono alla Roma di restare a -1 dalla vetta, staccare di nuovo il Napoli, e allungare a +7 sulla Lazio. Il gol decisivo stavolta lo ha segnato Dzeko, che con l'Udinese ne aveva divorati tanti.
MENO SPETTACOLO, PIU' SOSTANZA - Una Roma che non è più spettacolare: segna poco anche con il Cagliari che ha la difesa più battuta del campionato (45 gol subiti), ma è più solida e in difesa non subisce più gol. Nelle ultime nove partite ne ha incassati solo due, contro Juventus e Chievo. Manolas (uscito nel finale con i crampi), Fazio e Rüdiger hanno alzato il muro davanti a Szczesny, che stavolta non ha dovuto compiere una parata. La Roma continua la sua marcia spedita, soprattutto in casa. Anche se l'atmosfera non è proprio calda, solo 25mila spettatori contro il Cagliari, all'Olimpico la squadra di Spalletti ha collezionato 10 successi su 10 gare.
GARA BLOCCATA - Spalletti conferma il 3-4-2-1, ormai suo marchio di fabbrica: Sulla sinistra torna Perotti, dietro a Dzeko. Per Nainggolan, 3 gol nelle ultime due partite tra campionato e Coppa Italia, è una sfida speciale contro il suo Cagliari. Rastelli risponde con l'altro grande ex del match, Borriello, unica punta. Primo tempo bloccato con la Roma che, come prevedibile, fa la partita, ma trova un Cagliari ben chiuso dietro. La squadra di Spalletti difficilmente riesce a trovare spazi, le fasce non funzionano bene e davanti Dzeko è troppo isolato. La prima occasione, e l'unica del primo tempo, arriva al 31' con l'attaccante bosniaco che in spaccata su lancio perfetto di De Rossi calcia tra le braccia di Rafael. A parte questa fiammata, la Roma non riesce a sfondare e commette troppi errori in fase di costruzione. Il Cagliari chiude tutti gli spazi e ci prova in ripartenza, soprattutto con il velocissimo Barella. Ma la Roma non rischia mai, Borriello è troppo solo e si trova davanti un Fazio in stato di grazia, più due come Manolas e Rüdiger.DZEKO DA BOMBER - Nella ripresa il Cagliari parte meglio e mette subito paura alla Roma, che continua a sbagliare tanto. Nel momento peggiore, sale in cattedra Dzeko, che su cross di Rüdiger segna un gol da bomber vero vincendo il duello in area di forza con Murru. Spalletti lo vedeva troppo molle in certi situazioni, Dzeko sembra aver capito. Rastelli aumenta il potenziale offensivo inserendo Joao Pedro al posto di Dessena. La Roma dopo il gol rallenta e rischia qualcosa in difesa. Per fortuna di Spalletti, Fazio stasera è un muro e ferma sempre Borriello. Al 75' Bruno Peres fallisce clamorosamente il 2-0 davanti a Rafael che aveva respinto in maniera non impeccabile un colpo di testa di Dzeko. Il primo cambio Spalletti lo fa all'80' inserendo El Shaarawy al posto di Perotti. Nel finale la Roma spinge per chiudere il match, ma è sfortunata. Nainggolan ci prova con un gran destro al volo da fuori, ma trova la deviazione di Rastelli. Poco dopo Dzeko svetta su tutti in area ma colpisce la parte alta della traversa. Scampato il pericolo, il Cagliari lancia l'assalto finale. Spalletti inserisce Paredes al posto di uno stanco Nainggolan e poi Vermaelen per Manolas che ha i crampi. La Roma riesce a resistere e continua a mettere pressione alla Juve.