ROMA - L'esame di maturità lo passa la Roma. Per il Milan, appuntamento alla prossima occasione. Soffre nel primo tempo, rischia di andare sotto (Szczesny para un rigore a Niang), poi piazza il colpo vincente a metà ripresa con Nainggolan e anche con un pizzico di Donnarumma. L'anti-Juve, da stasera, è la squadra di Spalletti che stacca quella di Montella e si porta stavolta da sola a -4 dalla capolista. E sabato sera, impossibile dimenticarselo, c'è Juve-Roma. Un test d'ingresso per l'università.
ROMA A TRE - Spalletti schiera la difesa a tre con Ruediger, Fazio e Manolas. Sulle fasce Peres a destra ed Emerson Palmieri a sinistra. In attacco Dzeko e Perotti con Nainggolan pronto a inserirsi. Montella invece punta ancora su Lapadula in avanti con Suso e Niang ai suoi fianchi.
GOL SFIORATI - Comincia bene la Roma, che dopo poco più di 90 secondi arriva alla conclusione: Dzeko scarica una bomba sul primo palo su cui è attento Donnarumma. La squadra di Spalletti tiene il possesso, ma il Milan dà l'idea di saper ripartire come il manuale del contropiede comanda. Su imbeccata di Suso, infatti, Lapadula non arriva all'appuntamento con la deviazione vincente per un soffio.
RIGORE PER IL MILAN - Da una verticalizzazione di Bertolacci, poi, nasce il rigore per il Milan (27'). Lapadula brucia sullo scatto Fazio, ma è defilato: Szczesny esce (perché?) e lo stende. Giallo e tiro dal dischetto, parato dallo stesso portiere polacco a Niang, uno che con i rigori, a quanto pare non ha un buon rapporto DZEKO, GOL SFIORATO - Il contraccolpo psicologico, per il Milan, non c'è, perché la squadra gira bene e comincia a mostrare una certa personalità. L'occasione migliore dopo il rigore, però, ce l'ha la Roma con Dzeko, che sfugge al fuorigioco e fa partire un destro a incrociare che sfiora il palo
PERES KO - Sul finale del primo tempo arriva la brutta notizia per la Roma: Peres si fa male (caviglia sinistra) dopo un intervento di De Sciglio non considerato falloso da Mazzoleni. Il brasiliano appare subito dolorante e infatti dopo poco è costretto a lasciare il campo in lacrime. Al suo posto entra El Shaarawy.
NINJA GOL - La Roma passa al 62': Nainggolan sorprende Bertolacci e sfugge alla sua marcatura con uno stop a seguire, poi fa partire dai 20 metri un sinistro a giro che non sarebbe imprendibile, se Donnarumma non fosse piazzato male tra i pali. E' l'1-0 della Roma, con l'Olimpico che torna a cantare come una volta. L'intensità della partita fa salire anche il livello della prestazione dei centrocampisti di casa che prima del gol, Nainggolan a parte, sembravano a dir poco spaesati.
FUORI LAPADULA - La reazione del Milan quindi non arriva e Montella prova a risolverla cos: più tecnica a centrocampo (fuori Bertolacci per Mati Fernandez), ma più fisicità in avanti, con l'esclusione di uno dei migliori, Lapadula (che esce perplesso), per Luiz Adriano (72'). Il problema non è però il fisico, quanto la mancanza di cattiveria adatta per far male in partite del genere, dove la Roma mostra una "garra", una energia impressionante, nonostante il vantaggio, mentre il Milan pecca di personalità, soprattutto nel tener palla e far ripartire l'azione.
DZEKO NON LA CHIUDE - Da un sonnellino di Paletta, nasce un'altra occasione, sempre con Dzeko, che stavolta impegna Donnarumma con un sinistro sul primo palo (82'). Montella si gioca anche la carta Honda per Pasalic (85'), con la speranza che il giapponese gli regali qualche giocata di lusso. Giocata che però estrae dal cilindro l'accoppiata Suso-Mati Fernandez. In due fanno fuori mezza difesa della Roma, ma il tiro del cileno viene controllato senza troppi problemi da Szczesny (91'). E' l'ultima emozione di una partita non bella, ma combattuta. Per superare un esame, a volte, basta anche il minimo dei voti.