ROMA - Un Napoli da applausi manda un messaggio alle inseguitrici ed espugna l'Olimpico. La squadra di Sarri (con De Laurentiis in tribuna) batte 2-1 una Roma brutta, ma che nel finale rischia di pareggiare la partita con una grande reazione. Due i protagonisti per gli azzurri: Mertens e Reina. Il primo, autore di una doppietta, il secondo, di un paio di prodigi. E per la prima volta in questo campionato, in casa, la squadra di Spalletti va ko. Occasione ghiotta per la Juve, che può volare a +10 in caso di vittoria a Udine e chiudere definitivamente il discorso scudetto.
LE SCELTE - Salah, Bruno Peres ed Emerson vanno in panchina, si rivedono dal 1' Perotti, El Shaarawy e Juan Jesus, con Spalletti che passa alla difesa a 4. Scelta che poi si rivelerà deleteria per la sua squadra. Sarri conferma il 4-3-3: la novità è Rog, per la prima volta titolare in campionato. Con lui Jorginho, preferito a Diawara e Hamsik. In attacco gioca Mertens e non Milik.
LOTTA -I primi 20 minuti sono di lotta per il dominio territoriale. Sia Roma che Napoli giocano con pochi tocchi e tanta circolazione di palla. Più fluida quella della squadra di casa, più macchinosa, soprattutto in difesa, quella dei padroni di casa. La prima occasione però è della Roma, con un rasoterra di Nainggolan parato senza problemi da Reina. Dopo neanche un minuto il Napoli risponde con Mertens, che non sfrutta al meglio un bel cross di Hamsik e di testa mette alto (13').
PEROTTI CON LA MANO - La Roma passa pure in vantaggio, ma in modo irregolare. Se ne accorge Banti, che vede Perotti aggiustarsi la palla con l'avambraccio prima di battere Reina con un esterno sinistro (23').
MERTENS, CUCCHIAIO E PIPI' - Al 27' il Napoli va in vantaggio: Hamsik vede un corridoio centrale per Mertens, Fazio accorcia (male) e lascia spazio al belga che con un mini cucchiaio batte Szczesny in uscita. L'esultanza del belga è poi tutta da interpretare: prima si mette il dito alla bocca per zittire l'Olimpico, poi si avvicina alla bandierina, si accovaccia e alza la "zampa", come un cane che fa la pipì. Amante dei cani (ne ha adottato), tanto da fare spesso beneficenza ai canili di Napoli.
MERTENS, GOL ANNULLATO - La Roma accusa il colpo, ma ha la possibilità di pareggiare con Strootman, che alza troppo il sinistro. Al 39' il Napoli raddoppia, ma secondo Banti in modo irregolare, quando Mertens, in un incrocio di gambe con Fazio, fa cadere l'argentino e poi sfrutta il passaggio di Hamsik per battere d'esterno Szczesny.
FURIA BELGA - Il gol "buono", il secondo, arriva a inizio ripresa, dopo un tentativo di Nainggolan sporcato in corner. Fazio, in evidente difficoltà psicologica, sbaglia un appoggio facile e fa ripartire il contropiede azzurro, che si sviluppa sulla sinistra, dove Rudiger non c'è (troppo alto) e lascia libero Insigne di portarsi via un centrale prima di servire con un delizioso sinistro sul secondo palo il solito Mertens. (50'). Due a zero Napoli, diciottesimo gol in campionato per il piccoletto di Lovanio.
ROMA ARRABBIATA - Il raddoppio fa imbufalire la Roma, che reagisce di pancia: Dzeko è in "giornata no" e allora i giallorossi si affidano principalmente a Perotti, che fa impazzire Hysaj in più occasioni. Reina si deve superare per togliere dall'incrocio dei pali un suo tiro a giro (52'), Spalletti cambia uomini e modulo. Dentro Salah e Bruno Peres per un El Shaarawy poco "cazzimmoso" e un Fazio fin troppo generoso nei confronti degli avversari.
Il Napoli, però, in contropiede è pericolosissimo e soltanto un intervento in scivolata di Rudiger su cross di Callejon evita la tripletta di Mertens al 54'. È un botta e risposta, tra le squadre più belle del campionato. Reina e Koulibaly tengono a galla una difesa che soffre, ma subisce poco. Salah si ritrova in una tonnara di maglie avversarie e non riesce nella conclusione. Sarri cambia Jorginho con Diawara, poi viene allontanato per proteste dopo uno sgambetto (volontario?) di De Rossi (da terra) a Reina.
MERTENS KO - Una tegola, però, si abbatte sul Napoli, quando Mertens è costretto uscire per un dolore al polpaccio sinistro (probabilmente crampi). Niente Milik né Pavoletti, entra Zielinski. La Roma si rivede con un sinistro di Salah che esce di pochissimo (78'), ma il modulo a due punte del Napoli dura poco, perché al 79' Milik prende il posto di Hamsik.
ROG, TRIS SFIORATO - La Roma cala e il Napoli trova altri spazi: Rog, con un'azione personale in profondità, per poco non segna un gol pazzesco, negatogli soltanto da uno strepitoso Szczesny (85').
PALO SALAH - La Roma, dall'altro lato, non sfrutta una delle pochissime disattenzioni di Koulibaly: Salah si invola tutto solo verso la porta di Reina, ma con un sinistro delicato colpisce in piano il palo (85').
STROOTMAN LA RIAPRE - La riapre, però, Strootman a un minuto dalla fine, quando di sinistro sfrutta al massimo una splendida iniziativa di Perotti, che si beve Hysaj e dal fondo lascia partire un rasoterra perfetto per l'olandese.
"SANTO" REINA - Il finale è da thriller: Reina salva a pochi passi da Salah, poi Perotti sfiora il gol con un destro a giro. Ma non è mica finita qui, perché il portiere spagnolo diventa "santo", quando con un riflesso pazzesco dice no alla conclusione del Monito (sporcata da Koulibaly) e poi dopo il rimbalzo sulla traversa con un piede la manda in angolo con due giallorossi pronti ad avventarsi sulla sfera.
L'ultimo brivido di una partita bellissima. Tanto bella da far uscire la Roma tra gli applausi dei suoi tifosi, nonostante la prima sconfitta stagionale. Applausi che si prende a tutto merito, invece, la squadra di Sarri, autore di una delle più belle prestazioni stagionali, nonostante quegli ultimi 5 minuti di totale sofferenza.