ROMA - Missione compiuta. Una
tripletta di Dzeko e un gol pazzesco di rabona
di Perotti regalano alla Roma la qualificazione
ai sedicesimi di Europa League da prima in
classifica con un turno in anticipo. Dopo il
deludente 1-1 dell'andata, la squadra di
Spalletti liquida il Viktoria Plzen con un bel
4-1 e trasforma l'ultima sfida in Romania contro
l'Astra Giurgiu in un'amichevole. Cancellato il
ko di Bergamo, ora la Roma potrà
concentrarsi esclusivamente sul campionato, che
dopo il Pescara prevede il difficile trittico
Lazio, Milan, Juve. In Europa League è l'unica
italiana ad uscire con una vittoria, viste le
sconfitte di Sassuolo, Inter e Fiorentina.
SUBITO DZEKO SHOW - Spalletti si affida al suo
solito 4-2-3-1 con Dzeko centravanti, affiancato
da Salah e Iturbe. Nainggolan, capitano dopo le
polemiche dei giorni scorsi, nella veste di
incursore. In difesa visto il forfait di
Manolas, c'è Fazio accanto a Rudiger con Emerson
Palmieri a sinistra e Bruno Peres a destra. In
porta Alisson, come al solito in Europa. La
partita all'inizio sembra un remake della sfida
dell'andata. Si mette subito bene per la Roma,
che sembra poter dominare facilmente. Invece il
Viktoria Plzen trova il pareggio dopo pochi
minuti. All'11' Dzeko si inventa da solo un gran
gol: dribbling secco e bolide sotto l'incrocio
da posizione defilata. Dopo sette minuti Zeman
(che non ha nulla a che vedere con il tecnico
boemo) di testa beffa un addormentato
Fazio. La Roma si ributta subito all'attacco, ma
spreca tanto. Salah continua a non inquadrare la
porta, come a Bergamo con l'Atalanta. Al 45'
l'egiziano tutto solo davanti a Kozacik calcia
sul palo esterno.
RISCHIO BEFFA - Il
secondo tempo inizia con una traversa di Paredes
su punizione dal limite. Al 61' Dzeko riporta in
vantaggio la Roma con un gol di testa perfetto,
confermando di essere in un gran momento. Un
minuto dopo Spalletti inserisce Perotti per
Iturbe, che esce tra gli applausi. I tifosi
hanno apprezzato l'impegno del paraguaiano, che
questa volta ha sfruttato un po' meglio
l'ennesima chance che gli ha concesso il
tecnico, mettendo spesso in difficoltà la difesa
del Viktoria Plzen con le sue accelerazioni. La
Roma ha la grossa chance per chiuderla al 76',
ma Salah spreca ancora davanti alla porta,
servito da un assist delizioso di Nainggolan.
Come spesso succede, troppi gol sciupati
rischiano di costare caro alla Roma: all'80'
Alisson salva il risultato con una parata
d'istinto su colpo a botta sicura di Bakos,
evitando la beffa.
PEROTTI, CHE RABONA - Dopo un palo e una
traversa, la fortuna decide di girare dalle
parti della Roma: passato il pericolo, sale in
cattedra Perotti che trova un gol di rabona un
po' a sorpresa. L'argentino voleva metterla in
mezzo e ammette di non averlo fatto apposta
quando i compagni vanno a festeggiarlo: ad
aiutarlo è anche una leggera deviazione di un
difensore del Viktoria che spiazza il portiere.
All'88' Dzeko decide di portarsi il pallone a
casa, chiudendo il discorso con il gol del 4-1.
Il prototipo del centravanti che tutti
vorrebbero (citazione Spalletti) interrompe con
una bella scorpacciata il minidigiuno di gol che
durava da tre turni in campionato. Con la
doppietta segnata all'Austria Vienna fanno 5 gol
nelle ultime due gare di Europa League, 11 nelle
ultime 10, in totale 15 su 17 dall'inizio della
stagione. Numeri da campione. La Roma fa festa
con i pochi tifosi all'Olimpico, sperando di
vederne di più dai sedicesimi.