ROMA - La Roma c'è. Questo è il titolo che voleva Di Francesco, e ora lo può leggere. Ha dovuto dare un dispiacere a un fratello, ma la posta in palio era troppo preziosa. Eusebio ha battuto Montella, e si è portato a casa tre punti che tengono la Roma aggrappata al gruppo di testa. Una sola sconfitta in campionato, contro l'Inter di Spalletti, e una gara da recuperare: -6 dalla vetta.
Una distanza colmabile, il messaggio al campionato è lanciato dopo questa vittoria ottenuta da grande squadra. La Roma ha saputo soffrire e si è presa la partita proprio nel momento in cui il Milan stava spingendo di più. Decima vittoria consecutiva in trasferta per i giallorossi che vanno a segno con regolarità da 27 gare in campionato. Eguagliato il record del 2006. Montella invece si deve piegare ancora alla Roma: non è mai riuscito a batterla in campionato. Aveva detto che sentiva aria di svolta dopo la partita vinta all'ultimo con il Rijeka in Europa League, ma il campo non gli ha dato ragione. Il Milan incassa la terza sconfitta in campionato, la seconda consecutiva dopo quella con la Samp, ma la prima in casa: A San Siro ne aveva vinte tre su tre finora. Sorride la Roma. Sorride Florenzi, che torna al gol in serie A dopo 546 giorni: l'ultimo lo aveva realizzato nel derby dell'aprile 2016. Sorride Dzeko, che timbra il cartellino per la quarta gara consecutiva in campionato e sale a quota sette gol in sei partite. Sorride anche Alisson, che tiene la porta ancora inviolata: è la quarta gara su sei in campionato, segno che anche la difesa funziona.GARA BLOCCATA
- Senza Defrel e Perotti, Di Francesco
scioglie l'unico dubbio di formazione preferendo
Florenzi a Gengiz Ünder come esterno in attacco.
In difesa torna Fazio al posto di Juan Jesus.
Montella sulla destra preferisce Borini ad Abate.
In attacco André Silva vince il ballottaggio con
Suso e Cutrone. Entrambe le squadre sentono
l'importanza della partita che è bloccata
tatticamente e molto equilibrata. La Roma
aggredisce gli avversari con il pressing alto da
subito, ma il Milan è ben messo in campo e tiene
botta. Con il passare dei minuti i rossoneri
costringono la squadra di Di Francesco ad
abbassarsi, ma non riescono a impensierire Alisson
se non con un paio di tiri da fuori di Calhanoglu
e Kessie. L'occasione più importante del primo
tempo è un tiro di Strootman da lunga distanza con
Donnarumma fuori dai pali, che non centra lo
specchio. L'olandese poco dopo si infortuna e
lascia il posto a Pellegrini, che si fa vedere con
una percussione in area conclusa da un tiro troppo
debole.
DZEKO E FLORENZI GOL - Nel secondo tempo la
partita non si sblocca, ma sale il nervosismo.
Dzeko al 51' si prende il giallo per una protesta
troppo veemente dopo un contatto con Bonucci
giudicato regolare da Banti. Il Milan spinge e osa
di più, ma l'occasione più grande per passare in
vantaggio ce l'ha la Roma: al 61' Pellegrini in
verticale trova il corridoio giusto per Florenzi,
che però si fa ipnotizzare da Donnarumma. Dopo un
minuto è Alisson a negare il gol a Bonucci con una
grande parata. È il primo tiro nello specchio dopo
180 minuti in campionato per il Milan, che prende
coraggio e poco dopo ci riprova con Kalinic bravo
a girarsi e concludere: Alisson è ancora attento.
Di Francesco vede la sua Roma soffrire e chiede
più intensità soprattutto ai centrocampisti. I
giallorossi risolvono i problemi con un gran tiro
di Dzeko da fuori che beffa Donnarumma grazie a
una deviazione forse decisiva di Romagnoli. Il
Milan prova a rispondere con un tiro di Andrè
Silva da fuori area che esce di poco. Al 75' però
la Roma raddoppia con Florenzi che trova la
deviazione vincente dopo una respinta di
Donnarumma su Nainggolan. Il Milan crolla al
tappeto all'80', quando Calhanoglu si prende il
secondo giallo e lascia la squadra in dieci. Roma
c'è, il Milan no.