ROMA - Un primo tempo alla pari, altri 45 minuti in apnea, ma un punto che fa bene a una Roma in costruzione. La squadra di Di Francesco soffre, inchioda l'Atletico Madrid sullo 0-0 nella notte del debutto in Champions League grazie a un Alisson strepitoso (quattro interventi decisivi) e pensa a come sarebbe cambiata la partita se dopo 23 minuti l'arbitro Mazic avesse concesso un rigore netto per un fallo di mano di Vietto. Nella serata dell'Olimpico arrivano un punto che tiene vivo il sogno qualificazione (nell'altro match del girone il Chelsea demolisce 6-0 il Qarabag ed è in testa), una prestazione tutto sommato incoraggiante contro una squadra capace di centrare due finali di Champions negli ultimi quattro anni e la dimostrazione che Di Francesco è tutt'altro che integralista. Nel secondo tempo, con la squadra alle corde, il tecnico ha messo in campo Fazio al posto di Defrel passando alla difesa a tre.
LE FORMAZIONI - La serata dell'Olimpico si apre con una novità nella formazione dell'Atletico: non c'è Vrsaljko, che è non al meglio, sulla destra gioca Juanfran. Simeone blinda le fasce con Koke e Saul, non c'è spazio dall'inizio per Carrasco. Nella Roma, confermato il 4-3-3: Bruno Peres vince il ballottaggio con Florenzi, Juan Jesus quello con Fazio; in attacco solito tridente Defrel-Dzeko-Perotti.
SUBITO ATLETICO - L'Atletico si presenta al pubblico romanista con un palo esterno colpito dopo tre minuti da Saul: spunto di Filipe Luis sulla sinistra, palla rasoterra al centro per il centrocampista che calcia di sinistro e sfiora il vantaggio. Simeone ha preparato la partita così: aspetta la Roma, presidiando ogni metro quadrato della propria metà campo, e sfrutta la velocità di Griezmann e Vietto per le ripartenze. Per la squadra di Di Francesco non è facile trovare spazio, servirebbe più intensità in mezzo al campo. Ci prova Defrel di sinistro, ma la sua conclusione è imprecisa.
LA ROMA RECLAMA UN RIGORE - Episodio da moviola al 23'. La Roma reclama un rigore per un tocco con una mano di Vietto in area dell'Atletico su un cross di Perotti: l'Olimpico si scalda, ma l'arbitro serbo Mazic dice che non è fallo. La risposta degli spagnoli è un sinistro di Griezmann che esce a pochi centimetri dal palo alla destra di Alisson.
NAINGGOLAN E KOKE - Botta e risposta alla mezz'ora. La Roma va a un passo dal vantaggio con Nainggolan: schema su punizione dalla sinistra, Kolarov mette la palla veloce fuori area per il belga che calcia di destro; Oblak è pronto e riesce a bloccare la palla aiutato anche da un pizzico di fortuna. Sul rovesciamento dell'azione, l'Atletico fa venire i brividi all'Olimpico. Contropiede rapidissimo, la palla scorre da destra verso sinistra e arriva a Koke, con Alisson ormai fuorigioco; è Manolas, in scivolata, a parare il tiro del centrocampista spagnolo, un intervento che vale come un gol. Sono proprio pericoli come questo che suggeriscono alla squadra di Di Francesco di evitare di sbilanciarsi troppo. La Roma riesce comunque a procurarsi un'altra buona occasione con Dzeko al 37': l'attaccante si ritrova la palla sui piedi al vertice sinistro dell'area piccola, ma spara alto. È l'ultimo brivido di un primo tempo molto equilibrato: la Roma ha in mano il possesso, l'Atletico quando riparte sa fare male.
SUPER
ALISSON! - Si riparte senza cambi. La Roma
rispetto al primo tempo sembra meno brillante e
la squadra di Simeone prende il comando delle
operazioni. Gli spagnoli si divorano il gol del
vantaggio al 57': palla in profondità di
Griezmann per Vietto che prende il tempo ai due
centrali romanisti e arriva a calciare tutto
solo all'interno dell'area; Alisson resta in
piedi fino all'ultimo e ci mette una mano
salvando la Roma. L'allenatore argentino sente
che è il momento giusto per spingere così fa
entrare Correa e Carrasco. A pochi metri di
distanza Di Francesco soffre e guarda Alisson
salvare ancora il risultato proprio su Correa,
arrivato al tiro da posizione ravvicinata dopo
avere superato Juan Jesus.
DIFESA A TRE - La Roma è in apnea, non riesce più a riportare la palla fuori dalla propria metà campo e il suo allenatore cambia uomini e modulo. Entra Fazio al posto di Defrel e dalla difesa a quattro si passa a quella a tre, con Bruno Peres e Kolarov più avanzati. Ora la squadra di Di Francesco è più sicura e ha un sussulto al 77': Perotti cerca l'azione solitaria sulla sinistra, entra in area e va giù dopo il confronto con Juanfran; stavolta la dinamica è meno chiara rispetto all'episodio del primo tempo, ma la decisione dell'arbitro è la stessa.
Serve più energia a centrocampo, Nainggolan è stremato e al suo posto entra Pellegrini. Il belga resta dolorante a una coscia in panchina, forse a causa dei crampi. L'Atletico però è sempre estremamente pericoloso quando riesce a mettere la Roma all'angolo. Correa ci riprova all'83' con un gran destro da fuori, Alisson ci mette ancora i guanti. Da rivedere alla moviola anche un altro contatto in area dell'Atletico Kolarov e Juanfran. L'ultimo cambio della Roma arriva a un minuto dal 90': esce Dzeko, autore di una partita di grande sacrificio, ed entra El Shaarawy.
ANCORA ALISSON - In pieno recupero, Alisson salva ancora la Roma aiutato dal palo. Corner dalla destra e colpo di testa di Saul respinto dal portiere brasiliano che non può nulla sulla seconda conclusione ravvicinata dello spagnolo; stavolta il legno ci mette una pezza. Il risultato è salvo, per la Roma va bene così.