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Dzeko | Il servizio
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Filippo Ciao Lorenzo, ti mando un piccolo report del tifo oltre alle foto perché la partita lo merita. I primi minuti mi sono sembrati ottimi, poi nel primo tempo è stata quasi meglio la Nord che la Sud. Probabilmente la tensione era altissima e si faticava. Nel secondo tempo c'è stato un tifo pazzesco. Da 4 anni che vado in tribuna e non ho mai visto un tifo così. Stadio indemoniato. Quando sei dentro la curva non riesci a percepire bene l'insieme, ma da esterno posso dire che è stata veramente una delle vette degli ultimi anni. Ho visto spesso i distinti e la tevere lato distinti cantare e alzarsi in piedi. Mostruosi i fischi negli ultimi minuti. Se avessimo uno stadio così sempre penso che non perderemmo manco una partita. |
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corrieredellosport.it Roma-Shakhtar 1-0: Dzeko manda la Roma ai quarti di finale di Champions La squadra giallorossa batte di misura all'Olimpico lo Shakhtar raggiunge la Juventus ai quarti di coppa, dieci anni dopo l'ultima volta Simone Zizzari martedì 13 marzo 2018 22:42 ROMA - Nel giorno del compleanno del suo presidente, la Roma fa a Pallotta il regalo più bello. Un regalo che Dzeko, Naninggolan e compagni fanno a tutti i propri tifosi che l'emozione di entrare fra le otto migliori d'Europa non lo vivevano da dieci anni, dalla stagione 2007/08 con Spalletti in panchina. La magica notte dell'Olimpico è stata emozione pura con i giallorossi capaci di vincere 1-0 contro uno Shakhtar sempre pericoloso al termine di una partita tesa e tutt'altro che bella. Poco importa: l'Italia avrà di nuovo due squadre italiane ai sorteggi di venerdì per i quarti di finale dopo undici anni. A decidere la sfida non poteva che essere una zampata di Dzeko arrivata ad inizio ripresa, una rete di un campione che in carriera non era mai riuscito a superare le colonne d'Ercole degli ottavi di finale. Ci è riuscito stasera insieme ad una Roma mai doma e meritatamente fra le regine di Champions. PRIMO TEMPO - Nel primo tempo prevale un grande equilibrio con le due squadre più attente a non scoprirsi che a spingere alla ricerca del gol. La Roma è frenetica nella manovra e poco lucida in fase di possesso con un paio di errori in appoggio a dir poco letali. Buona la spinta sulla fascia sinistra di Kolarov, moto perenne a tutto campo, molto meno sul lato opposto dove Under è costretto ad aiutare in fase divensiva Florenzi a contenere l'indemoniato duo Ismaily-Bernard. L'inizio giallorosso lascia ben sperare i 47 mila tifosi presenti all'Olimpico con Dzeko che dopo 24 secondi tira troppo debolmente verso Pyatov da ottima posizione. La squadra di Fonseca prende però le misure agli avversari e per l'attaccante bosniaco diventa sempre più difficile trovare palloni giocabili. I pericoli dalle parti di Alisson arrivano dai suoi stessi compagni di squadra: prima Florenzi rischia l'autogol con una deviazione di testa, poi Fazio lancia Ferreyra perdendo un pallone assassino a metà campo: per fortuna dell'argentino che il rito del bomber ucraino termina a lato di poco. Lo Shakhtar pressa molto alto e resta in fase di non possesso dietro la linea del pallone ingolfando le zone di gioco scelte dai giocatori di casa. Alla Roma manca l'imprevedibilità e la velocità di manovra dei giorni migliori. Il registo cambia sensibilmente dopo la mezz'ora con gli uomini di Di Francesco più grintosi e determinati. Al 24' è Kolarov a mettere in area un cross teso sul quale il portiere Pyatov anticipa in modo decisivo Dzeko. E' questa l'unica vera occasione da gol che la Roma riesce a costuire in un primo tempo troppo contratto e timoroso. RIPRESA - Nella ripresa lo spartito sembra lo stesso ma a rompere l'equilibrio del match ci pensa Dzeko che al 52' sfrutta al meglio un lancio in verticale di Strootman: l'attaccante bosniaco è bravissimo nell'anticipare in uscita il portiere Pyatov e nell'infilare il pallone del vantaggio giallorosso. Tre minuti dopo è Perotti a non sfruttare una grande chance dal limite su assit di Nainggolan. La partita è ora molto più divertente con gli ucraini costretti a scoprirsi per cercare il gol e i padroni di casa a cercare di far male in ripartenza. Al 63' la Roma sfiora il raddoppio al termine di una splendida azione di ripartenza con Dzeko che calcia a lato di poco su assist del solito Nainggolan. Un minuto dopo arriva il primo cambio di Di Francesco: fuori il compassato ed acciaccato Under per Gerson, chiamato a dare una mano in copertura. Al 73' il nuovo entrato si divora il gol del 2-0 su assist di Kolarov. Le occasioni sprecate per i padroni di casa cominciano a diventare troppe e permettono allo Shakhtar di restare in partita. Al 79' arriva l'altra svolta del match con gli ospiti che restano in dieci per un cartellino rosso sventolato ad Ordets per fallo da ultimo uomo su Dzeko lanciato a rete. Fonseca tenta il tutto per tutto facendo uscire Marlos per Dentinho. La Roma negli ultimi minuti arretra troppo il proprio baricentro regalando agli avversari spazi giocabili che diventano ogni volta un colpo al cuore per i tifosi. Immaginabile dunque l'urlo liberatorio dello stadio Olimpico al triplice fischio dell'arbitro Mallenco che lancia la Roma del debuttante (in Champions) Di Francesco fra le otto squadre migliori d'Europa per la quarta volta nella propria storia. |
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