Ottavo di finale
ROMA - TORINO 1-2
Roma, Stadio Olimpico,
mercoledì, 20 dicembre 2017

ore 17.30

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Tifo Roma:
Buona Sud questa sera. Sostiene la squadra in modo continuo e cerca di spingerla in tutti i modi alla vittoria. Diversi fumogeni accesi durante il match che danno - nonostante la loro ingiusta illegalità - colore alla curva.
i se
Tabellino partita:
Roma (4-3-3): Skorupski; Bruno Peres, Juan Jesus, Moreno, Emerson Palmieri; Gerson (68′ Pellegrini), Gonalons, Strootman (75′ Dzeko); Under (61′ Perotti), Schick, El Shaarawy
A disp.: Alisson, Romagnoli, Florenzi, Manolas, Fazio, Nura, Castan, Nainggolan, De Rossi
All.: Di Francesco

Torino (4-3-3): Milinkovic; De Silvestri, Lyanco, Moretti, Molinaro; Acquah, Valdifiori, Obi; Edera (85′ Boyé), Belotti, Niang
A disp.: Sirigu, Ichazo, N’Koulou, Burdisso, Barreca, Rincon, Gustafson, Baselli, Iago Falque, Berenguer, De Luca, Sadiq
All.: Mihajlovic

Marcatori: 37′ De Silvestri, 73′ Edera, 85′ Schick
Arbitro: Calvarese, Assistenti: Paganessi – Prenna, Quarto Uomo: Abbattista, Var: Banti, AVar: Di Vuolo
NOTE Ammoniti: 28′ Niang, 56′ Gonalons, 76′ Milinkovic
Spettatori: 27.206

Tifo Ospiti:
Circa 200, sostegono la squadra in maniera discontinua all'inizio, anche se poi si rincuorano con il risultato che, via via, dà loro ragione.



FOTOTIFO




























Altre siti che pubblicano foto di ogni partita in casa:
http://www.lamiaroma.org
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VIDEOTIFO
 
     


Dentro lo stadio ti sostengo
Voglio solo star con te Sarà capitato anche a voi
E Forza Roma facci un gol
Facci un gol e Primo gol Torino


FOTOCALCIO














VIDEOCALCIO

Schick Il servizio
 


     

STEF

Ciao Lorenzo,
Oggi sono triste sia per il risultato che per quello che ho vissuto nella curva, quella che dovrebbe essere l'11esimo uomo in campo, ma che purtroppo è ancora in stato comatoso dopo la tragedia delle barriere e le continue multe. Ti descrivo come è andata personalmente questa odissea chiamata Roma-Torino. Arrivo allo stadio, parcheggio e appena poggiato il primo piede sul suolo di via dei gladiatori mi accorgo che intelligentemente avevo scordato il biglietto a casa. Fortunatamente avevo con me l'abbonamento casalingo e il documento, sfortunatamente non avevo nessuno a casa che potesse farmi la foto al biglietto. Tento di andare in biglietteria ma mi dicono che non è possibile risalire ai dati e ri-farmi un biglietto perché ci sono solo quelli già stampati. Mi sembra strano ma armato della più totale voglia di entrare allo stadio cerco di passare da via dei gladiatori entrata monte mario, e parlando con due responsabili (che incredibilmente devo ammettere che si sono rivelati gentillissimi e calmi nel contattare la biglietteria via radio, anche se la partita lo permetteva) riesco a superare il primo controllo e il secondo sotto la curva. Il problema si è rivelato al tornello vero e proprio, dove ho trovato un responsabile molto indisponente che  pensava volessi fare il "furbo", gli dico con tutta la calma possibile, che i biglietti nominativi dovrebbero servire anche a questo dicendogli almeno di provare a fare un controllo con abbonamento e documento, ma con indifferenza si gira dall'altra parte. Dopo un quarto d'oro in cui cerco in tutti i modi di attirare l'attenzione di qualcuno, mi passa a fianco uno della digos ed espongo il problema, che mi ascolta senza attenzione mentre il collega steward gli dice che non ho il biglietto, e il poliziotto se ne va. Lì, allora mi inca*** perchè va bene tutto, sono un cretino, ma il biglietto ce l'ho e non mi faccio dare un bugiardo da uno sconosciuto. Si presenta allora dall'altra parte del tornello un altro della Digos che mi chiede quale fosse il problema, due amici che erano con me gli dicono che, essendo la partita incominciata da 20 minuti e avendo loro in possesso il biglietto, sarebbe stupido perdere tempo per cercare di fare i furbi. Arriva il capo steward che vede i biglietti dei miei amici e si convince a fare un controllo con la biglietteria, gli do tutto e dopo 5 minuti torna dicendomi che non c'è nessun biglietto a mio nome, non riesco a capire il motivo e gli ripeto il mio nome, secondo nome e cognome. In pratica il capo degli steward non sa leggere i documenti, e pensava che il mio secondo nome fosse il cognome, dopo questo disguido mi fanno entrare e si comportano come se mi avessero fatto un piacere. Ma nel 2017 con foto ai tornelli e biglietti nominali possibile che una persona, sciocca per carità, debba entrare a metà partita se casualmente perde o scorda il biglietto? Vabbè..In curva, mi spiace ancora contraddirti, ma ormai siamo distrutti, senza una continuità negli alzacori molti cori non arrivano nemmeno a metà curva e il caos regna sovrano, con cori scordinatissimi, tifo disorganizzato con cori diversi che si alzano da una parte e dall'altra. Nel 18 19 vicino alla laterale non salivano i cori. Ho visto gente riprendere video con i cellulari  il possibile gol su rigore di Dzeko, gente che registrava cori da mandare su whatsapp sul 1 a 2, e silenzio a tratti surreale. Così per me non si può andare avanti, ci vuole una forte presa di posizione contro l'uso forsennato dei cellulari in curva e di fomento al tifo che una volta si respirava, bisognerebbe rispolverare quella bella pezza di qualche anno fa che recitava "Chi non canta è della lazio". Capisco che le barriere hanno distrutto tanto e col tempo ci si può riprendere (ma il futuro sembra proporre uno stadio nuovo che sarà sempre più propenso a questi fenomeni), ma sta arrivando il momento più importante della stagione e in curva dovrebbe venire solo chi ha voglia di mettere anima e cuore per questi colori.
Scusa la lungaggine,
Un saluto.

ANDREA

Ciao Lorenzo, non sono pienamente d'accordo con il tuo giudizio sulla Sud di Roma-Torino di Coppa Italia. Infatti, sebbene soprattutto dopo il gol della Roma ci sia stato un grande sforzo, da parte di tutti, di spingere la squadra verso il pareggio e i supplementari, durante il resto della partita a mio parere c'è stata molta difficoltà nella coordinazione non solo fra i settori 18-19 e 20-21, a cui siamo abituati, provocata dai residui delle maledette barriere, ma anche e soprattutto fra la parte bassa e i "muretti". Mi dispiace dirlo, ma molta gente ieri pomeriggio non ha cantato per buona parte della gara, soprattutto nella parte centrale della Curva, che dovrebbe appunto svolgere il ruolo di "collante" fra la parte alta e quella bassa. La composizione stessa della Sud di ieri era ben diversa da quella delle partite di campionato, anche a causa dell'orario (ci sarebbe stato bene uno striscione, se scriverne uno non costasse €167 di multa, alla faccia della libertà di espressione...) e dei prezzi estremamente popolari. Non voglio con questo dire che la prestazione della Sud di ieri sia stata pessima, ma è stata a mio parere inferiore rispetto ad altre occasioni. Chiudo facendo un'ultima osservazione: ho notato come in Sud ci sia una notevole presenza, specie in partite come questa, di bandiere e bandierine con il nuovo stemma. Ragazzi, noi siamo la Curva Sud, la difesa della lupa capitolina e del trigramma ASR, simboli della nostra identità, spetta a noi. Se anche in Sud ci si piega alla logica del "basta che vinco, ce posso ave' pure 'na mucca sullo stemma" (come scrivevi tu tempo fa), come possiamo pretendere che altri appoggino la nostra battaglia?

NO AL NUOVO STEMMA
Andrea


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corrieredellosport.it
Coppa Italia, Roma-Torino 1-2: Schick non basta, Di Francesco eliminato
Risultato a sorpresa all'Olimpico, la Roma va fuori agli ottavi dopo due pali centrati e un rigore sbagliato da Dzeko. Di De Silvestri ed Edera i gol che portano Mihajlovic ai quarti


MERCOLEDÌ 20 DICEMBRE 2017 19:25

ROMA - Due pali (16 stagionali tra campionato e coppe), un rigore sbagliato da Dzeko e almeno tre parate decisive di Vanja Milinkovic-Savic, fratello del laziale Sergej: la Roma è fuori dalla Coppa Italia al termine di un pomeriggio stregato, a sorpresa il Torino passa 2-1 all'Olimpico sfruttando al massimo i gol di De Silvestri ed Edera. Inutile per Di Francesco la prima rete romanista di Schick arrivata nei minuti finali: l'eliminazione brucia e macchia una prima parte di stagione da incorniciare. Per Mihajlovic è la seconda vittoria a Roma nel giro di dieci giorni dopo il 3-1 alla Lazio in campionato.

QUANTI CAMBI! - Roma-Torino è una grande classica della Coppa Italia, è stata la finale di quattro edizioni (1964, 1980, 1981 e 1993). Di Francesco cambia dieci giocatori su undici rispetto alla vittoria con il Cagliari: l'unico titolare in entrambe le partite è Schick. La formazione è altamente sperimentale, un rischio contro una buona squadra come il Toro: in porta c'è Skorupski, in difesa Bruno Peres ed Emerson (al ritorno dal primo minuto) sulle fasce con Moreno e Juan Jesus al centro; a centrocampo linea a tre con Strootman, Gonalons e Gerson; in attacco, Cengiz Ünder a destra, El Shaarawy a sinistra e l'attaccante ceco al centro. Più moderato il turn over di Mihajlovic: in attacco Belotti è al suo posto supportato da Edera e Niang.

Poche emozioni nei primi venti minuti, l'unica buona occasione è di Molinaro su azione di contropiede: il suo sinistro da buona posizione finisce alto sopra la traversa. La Roma prova a passare a sinistra, ma De Silvestri tiene nei duelli con El Shaarawy. È proprio l'ex laziale a sfiorare il vantaggio al 23' con un colpo di testa su punizione che Skorupski respinge in tuffo.

PASSA IL TORO - Di Francesco non è contento, chiede più velocità e i suoi giocatori lo accontentano. El Shaarawy centra la traversa con un destro terrificante dai trenta metri, poco dopo Emerson può calciare di sinistro dall'interno dell'area, ma la sua conclusione è imprecisa. Ancora Roma al 36': Bruno Peres apre per Emerson Palmieri a sinistra; sul cross dell'esterno arriva al tiro di controbalzo Ünder, la palla sfiora la traversa. Nel momento migliore della Roma passa il Toro, è il 39': corner dalla sinistra, Skorupski respinge il colpo di testa di Belotti, ma non può opporsi a De Silvestri. Reagisce subito la squadra di Di Francesco con un sinistro di Ünder, ma Milinkovic-Savic è attento.

ANCORA PALO - Al rientro in campo la Roma va subito vicina al gol: su un traversone dalla destra El Shaarawy, il migliore dei suoi, è bene appostato sul secondo palo, ma tocca debolmente e Milinkovic respinge. La risposta del Torino è un contropiede non finalizzato da Edera, solo davanti a Skorupski. Di Francesco cambia e al 61' inserisce Perotti al posto di Ünder. L'argentino sfiora subito il gol con un destro sul quale il portiere del Toro mette le mani. Milinkovic è bravo ancora una volta su un destro velonoso di Gerson e fortunato al 67', quando Schick lo anticipa di testa e centra il palo, il secondo del pomeriggio della Roma e il sedicesimo stagionale.

DZEKO SBAGLIA, PRIMA GIOIA PER SCHICK - È un pomeriggio stregato perché, come nel primo tempo, quando la Roma sembra sul punto di segnare il Toro colpisce e trova il 2-0: cross di Berenguer e tocco decisivo di Edera in anticipo su Emerson. La squadra di Di Francesco potrebbe riaprire la sfida nell'ultimo quarto d'ora, ma al 77' Dzeko si fa parare da Milinkovic il rigore concesso dall'arbitro Calvarese per un contatto tra Schick e Moretti. È il secondo errore dal dischetto per la Roma nel giro di pochi giorni, con il Cagliari aveva sbagliato Perotti. I rimpianti aumentano quando all'85' l'attaccante ceco riesce a battere Milinkovic e a segnare il suo primo gol romanista. Nei minuti finali la Roma sbatte contro un muro di maglie bianche, il risultato non cambia. Ai quarti di finale ci va il Toro, per Di Francesco l'eliminazione è una delusione che a tre giorni dalla sfida in casa della Juventus avrebbe certamente evitato.






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