ROMA - Neanche la pioggia stavolta riesce a fermare la Roma: dopo il rinvio causa maltempo della partita in casa della Sampdoria e il pareggio di martedì contro l'Atletico Madrid, De Rossi e compagni trovano la prima vittoria stagionale all'Olimpico. Troppo disarmato il Verona per opporsi alla squadra di Di Francesco, che ha finalmente a disposizione Schick ma lo lascia inizialmente in panchina pur affidandosi al turnover in vista dell’imminente turno infrasettimanale.
Diversi i cambi rispetto alla gara di Champions League: Florenzi torna titolare per mettersi definitivamente alle spalle il lungo stop per infortunio, Fazio fa coppia con Manolas al centro della difesa e a centrocampo c’è Pellegrini al posto di Strootman, mentre nel tridente con Dzeko ci sono El Shaarawy e il turco Ünder, al debutto dal primo minuto. Sull’altro fronte Pecchia, orfano dell’infortunato Cerci, tiene ancora fuori Pazzini preferendogli in attacco il baby Kean.PARTENZA LANCIATA - Pronti-via e la Roma prova subito a sorprendere gli avversari, ma Nicolas è reattivo sulla girata di El Sharaawy ben servito da Pellegrini e al 3’ si ripete sulla staffilata dello stesso centrocampista. Il Verona è già schiacciato dietro ma il portiere brasiliano viene graziato prima due volte da Dzeko - perfetto fino al momento di concludere - e salvato poi dal palo su una velenosa conclusione di Ünder. La sfida assomiglia però più a un monologo e la resistenza scaligera cede al 22’, proprio nel momento in cui sull’Olimpico si abbatte un violento temporale: a sbloccare la gara è Nainggolan, che a due passi dalla porta insacca su assist di El Shaarawy.
Con il passare dei minuti cala l’intensità della pioggia ma non quella dei giallorossi, che dopo il primo blitz veronese (al 30’ Bessa sfiora il palo dal limite) raddoppiano al 33’: splendida la finta di Florenzi, che affonda a destra e rientra sul piede sinistro per pennellare poi un cross morbido per Dzeko che stavolta di testa non sbaglia.FINALMENTE SCHICK - In poco più di mezzora la Roma ha già messo ‘in ghiaccio’ il risultato, Di Francesco è evidentemente soddisfatto e la ripresa inizia così senza cambi e con lo stesso copione: il Verona rintanato nella sua metà campo e i padroni di casa a fare la partita. Il primo a provarci è Kolarov su punizione (palla alta di poco), emulato poi da El Shaarawy che trova però la risposta di Nicolas. Pecchia capisce che non è questa la strada per una già improbabile rimonta e al 58’ cerca di dare più peso alla fase offensiva, mandando in campo Verde al posto di Buchel. Una mossa che però serve a poco, perché al 61’ la Roma cala il tris: Kolarov trova il corridoio giusto per Dzeko che si avventa sulla palla e fa 3-0 siglando la sua personale doppietta. Arriva allora anche il momento di Pazzini (dentro al 64’ per Kean) ma per l’Hellas piove sul bagnato e al 66’ Souprayen si vede sventolare in faccia il secondo giallo dall’arbitro, che lo manda in anticipo sotto la doccia.
Eppure in dieci arriva il gol di Pazzini, bravo a eludere con un pallonetto l’uscita di Alisson prima di vedersi annullare il gol per fuorigioco. A un quarto d’ora dalla fine così, con in tre punti ormai in tasca, Di Francesco decide di regalare ai tifosi in festa l’esordio di Schick e mette dentro anche Gerson (fuori Nainggolan e Ünder), seguito poi da Moreno che all'80’ sostituisce Manolas (Fossati per Zuculini è invece l'ultimo cambio scaligero). L'attaccante ceco ha voglia di stupire e al primo pallone infiamma subito l’Olimpico, scaldando le mani a Nicolas con un violento sinistro però troppo centrale, mentre El Shaarawy continua invano a cercare la gloria personale. Il risultato non cambia più: finisce 3-0 e la Roma, che mercoledì sarà di scena a Benevento nel turno infrasettimanale, sale a quota 6 punti con una gara ancora da recuperare. Non certo un'impresa, ma un punto di partenza per guardare al futuro con ottimismo e fiducia.