RETI: 34'pt Tempestilli (A), 39'pt e 12'st Van
Basten, 44'st Massaro.
Questa partita era la prima partita interna
con il Milan dopo la morte di Antonio De Falchi,
avvenuta a Milano il 4 giugno 1989. Gran parte degli ultrà
della Sud hanno seguito la partita in Gradinata Nord (le
fiamme che si vedono nella prima foto sono per l'appunto in
gradinata Nord), per essere più vicino ai milanisti. Dopo la
partita gli ultrà hanno tentato di assalire i tifosi
avversari, scontrandosi a più riprese con le forze
dell'ordine.
*
Un ricordo di Stefano, tifoso milanista:
"Sono Stefano, tifoso milanista del 1965,
appartenente dal 1977 alle disciolte Brigate Rossonere.
Cercherò di essere il più possibile imparziale
attenendomi ai fatti che ricordo meglio ( ...sono
passati tanti anni! ).
Ero stato all' Olimpico per la prima volta
due anni prima ( lo 0 a 2 che ci lanciò al primo
scudetto di Sacchi): era una questione di principio
tornare a Roma, per la prima volta, dopo i fatti del
povero De Falchi. Che fosse una partita a rischio
incolumità lo dimostra proprio il fatto che fossimo in
numero più esiguo del solito, anche se il numero di
biglietti era ridotto soprattutto perchè si giocava
allo Stadio Flaminio, essendo l' Olimpico in
rifacimento. Esserci era diventato, comunque, tanti o
pochi che fossimo, una questione di onore.
Ad accoglierci alla stazione, come due anni prima e come
avveniva regolarmente in quegli anni, c'era il famoso
ispettore di polizia che assomigliava ad Andy Luotto,
sempre con il suo impermeabile beige e con i suoi
modi arroganti e indisponenti. Uno degli sbirri più
insopportabili che avessi mai incrociato. Il
Flaminio e la zona circostante erano una novità per noi,
che non conoscevamo le strade e le piazze limitrofe e
che per questo motivo eravamo ancora più tesi e
guardinghi. Arrivati davanti allo stadio, inquadrati
dalla polizia , molta della quale a cavallo, attendevamo
l'ingresso, quando ci fu una prima carica dei romanisti,
con un fitto lancio di torce. Scoppiò una bomba carta di
una potenza davvero inaudita, che creò una nebbia
fittissima e che , sono sicuro, fosse " farcita" di
chiodi o di pezzi di ferro, perchè sentimmo
distintamente il tintinnio contro le auto, i marciapiedi
e i cartelli stradali. Fortunatamente ( per noi...) non
vi fu nessun ferito. Dopo qualche istante di smarrimento
qualcuno ordinò la carica. Ricordo indelebilmente le
barriere divisorie stradali ribaltate, con la polizia a
cavallo che ci inseguiva e cercava di ricacciarci
indietro. I romanisti arretrarono e la polizia si
frappose tra le due parti. Dentro lo stadio il clima era
incandescente. I tifosi della Roma erano, ovviamente,
avvelenati per i gravissimi fatti di un anno prima.
Verso il nostro settore arrivava di tutto ( oggetti,
torce, bottiglie...). La partita fu una passeggiata per
il Milan, che vinse 4 a 0 e questo esasperava ancora di
più gli animi dei tifosi di casa, mentre per noi divenne
motivo di ulteriore provocazione. Ricordo , poi,
l'incendio al cartellone pubblicitario nella parte di
curva più a ridosso del nostro settore e soprattutto i
cori, davvero inusuali : " Sta a giocà, sta a giocà
da solo...Rudi Voeller , sta a giocà da solo..." e
" La Primavera, vogliamo la Primavera!
...." scanditi dai romanisti in segno di protesta
verso la loro squadra. Cori che poi, a Milano, avremmo
continuato a cantare tra di noi, per lungo tempo, come
cenno di intesa tra quelli che " al Flaminio" c'erano
stati.....
Complimenti , come sempre, a Lorenzo per
l'impareggiabile sito....e un saluto a chi ha vissuto
quegli anni ruggenti.
Stefano Pozzoni" Replica
Germano: Ciao Lorenzo,
vorrei rispondere al tifoso milanista che "ricorda" la
partita del flaminio 89/90.
Lui
confonde il primo episodio della bomba carta, che fu
l'anno dopo, all'olimpico, ci sono anche delle foto dove
si vedono loro, il fumo del bombone e i cavalli. Non
caricarono, tentarono una reazione ma poca cosa.
Il giorno del flaminio dovrebbe ricordare che uscirono
(vivi) a sera inoltrata, dopo che la ps faticò non poco
per ripulire la zona.
Riscrive Stefano:
Perdonami
Lorenzo, ma senza voler aprire polemiche, vorrei
"contro-replicare" alla replica di Germano. Probabilmente ha
ragione lui nell'affermare che bombone e guardie a cavallo
sono dell'anno dopo, anche se i cavalli li avevamo visti
anche l'anno prima...per questo avevo confuso. Dopo il
bombone ( pre-partita ) che la nostra reazione fosse stata
"poca cosa" è del tutto opinabile: io ricordo transenne
ribaltate e la poilizia a cavallo che ci inseguiva per
fermarci. Non c'è stato NESSUN contatto con i romanisti che
ci avevano lanciato bomboni e torce: questo, per
totale onestà va sottolineato. Per concludere, l'orario di
uscita NON è stato certo tra i più tardivi, al limite al
tramonto, non certo di sera...vogliamo fare mezz'ora/un'ora
rispetto a quelli soliti, data la Vostra incazzatura?...Per
chi , come me, si è trovato ad uscire davvero a notte fonda
da Marassi nel '95, qualsiasi altro ritardo pare una
passeggiata....Con l'immutato rispetto e rinnovando i
complimenti al sito, Vi saluto. Stefano.