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Juve-Roma 2-0: Ronaldo
in gol, Pirlo scavalca Fonseca in classifica
I giallorossi giocano ma sono troppo sterili in
attacco. Il portoghese invece regala spettacolo:
prima segna, poi colpisce una clamorosa traversa.
Un'autorete di Ibanez nella ripresa chiude i giochi.
Dzeko in campo nell'ultima mezz'ora
Simone Zizzari
06.02.2021 19:57
Ronaldo e un autogol di Ibanez. Tanto basta alla Juve
di Pirlo per avere la meglio su una Roma volenterosa
ma terribilmente evanescente. Un 2-0 allo Stadium che
pesa più dei tre punti perché significa sorpasso in
classifica ai giallorossi e terzo posto in solitaria
con una partita da recuperare e cinque punti di
distacco dall’Inter capolista. Una svolta vera e
propria per il cammino in Italia dei bianconeri
pluricampioni d’Italia. La Roma spende tante energie,
ci prova, manovra, palleggia, regala buone sensazioni
ma dimostra ancora una volta una evidente carenza in
termine di personalità e cinismo offensivo. Troppa
leggerezza, troppe amnesie difensive per poter pensare
di andare allo Stadium e conquistare il bottino pieno.
Quando si trova davanti una big, la squadra di Fonseca
si perde. La Juve di Pirlo fa il minimo sindacale, si
difende con ordine, lascia sfogare l’avversaria,
gestisce energie e poi la punisce con il fenomeno
portoghese. Una evidente, cristallina dimostrazione di
forza.
Le scelte di Pirlo e Fonseca
Pirlo si affida ad un ampio turnover in vista della
partita di coppa Italia contro l’Inter di martedì
prossimo. Cuadrado riposa, Bentancur è squalificato,
Dybala e Ramsey ai box. Rivoluzionata la difesa con
Szczesny di nuovo in porta, Danilo a destra e Alex
Sandro sulla fascia opposta. Al centro ci sono Bonucci
e Chiellini. Gli esterni offensivi sono McKennie e
Chiesa con Ronaldo e Morata lì davanti. La Roma
- senza Smalling e Pedro infortunati, Pellegrini
squalificato e Dzeko in panchina - risponde con il
3-5-2. Ibanez centrale difensivo, Kumbulla e Mancini
ai suoi fianchi. In avanti c’è Mkhitaryan a girare
attorno a Borja Mayoral.
La Roma tiene palla, Cristiano Ronaldo segna
Il primo tempo è divertente. La Roma gioca, tiene
palla, prova a manovrare e sulla sinistra con
Spinazzola riesce anche ad arrivare pericolosamente
dalle parti di Szczesny. Manca però la cattiveria
giusta per chiudere l’azione, manca lo spunto per
l’affondo decisivo. In poche parole, i giallorossi non
tirano praticamente mai in porta. Diverso l’approccio
della Juve che aspetta gli avversari, ruba palla e
riparte veloce con Chiesa sulla destra e Ronaldo lì
davanti pronti a sfruttare ogni occasione. Il cinismo
che manca alla Roma se lo prende tutto CR7 che al
primo affondo non perdona la fragile retroguardia
avversaria. Siamo al 13’ quando Alex Sandro sulla
sinistra aggira Cristante mettendo in area un pallone
morbido per Morata. Lo spagnolo scarica al centro per
Ronaldo che, colpevolmente lasciato libero di calciare
da Kumbulla, non perdona infilando Pau Lopez con un
angolato rasoterra. Il portoghese ritrova dunque il
gol dopo due giornate di astinenza in campionato. E’
l’1-0 che permette alla Juve di gestire con maggior
serenità la gara. Subìto lo svantaggio, la Roma
riparte con la sua solita manovra, bella a
vedersi ma tremendamente poco concreta. Borja Mayoral
si danna l’anima provando ad aprire spazi per i
compagni ma non c’è verso di mettere i brividi a
Szczesny. L’unica eccezione la regala Cristante con
una splendida conclusione dal volo dal limite a lato
di un soffio. La Juve non sta a guardare e appena
riparte fa paura. Ronaldo al 22’ riceve palla da
Rabiot, libero dalla marcatura di Kumbulla ha il tempo
per stoppare e concludere con potenza una palla che
centra in pieno la traversa interna. Nell’occasione è
decisiva la deviazione dello stesso difensore
albanese. Mancini pochi minuti dopo ha una chance
sugli sviluppi di un angolo ma il suo tap in sotto
misura termina a lato.
Si rivede Dzeko ma un autogol di Ibanez chiude la
partita
Nella ripresa la Roma continua a sciorinare calcio ma
il problema resta lo stesso: manca personalità e
concretezza sotto porta. La Juve si copre con ordine e
non disdegna sortite offensive come al 56’ quando
Morata dal limite sfiora il 2-0 con una conclusione
dal limite fuori misura di poco. La Roma spinge e ceca
il pari con maggior convinzione ma non riesce mai a
sfondare con cattiveria. Fonseca rompe gli indugi e
dopo un’ora di gioco inserisce Carles Perez, Diawara e
soprattutto Dzeko. Pirlo risponde con Kulusevski e
Cuadrado al posto di McKennie e Morata. Proprio i due
nuovi entrati aprono la strada al raddoppio bianconero
al 69’. Cuadrado dalla destra innesca con una grande
verticalizzazione Kulusevski, bravo a mettere al
centro per Ronaldo, anticipato da Ibanez che infila la
sua porta. L’autogol del centrale giallorosso chiude
di fatto la partita. La Roma non ci crede più e la
Juve gestisce in totale serenità il finale. Al
triplice fischio la Juve può esultare per il sorpasso
in classifica di giallorossi. Pirlo ora è terzo a
cinque punti dall’Inter capolista (con la gara contro
il Napoli ancora da recuperare). Per la Roma è
l’ennesimo ko stagionale contro una big. Una sconfitta
pesante che lascia tanta amarezza e rischia di
compromettere il posto in Champions con Napoli e Lazio
in agguato e pronte all’aggancio in classifica.
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