LA TIFOSERIA SI RADUNA A TRIGORIA PER LA PARTENZA DEL PULLMAN |
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Il servizio |
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA |
NON C'E' COVID CHE TENGA (Il Tempo)
Un abbraccio che
mancava da troppo tempo. La voglia di tornare a
gridare a squarciagola l’amore per i propri colori è
stata più forte del divieto di formare assembramenti e
così i tifosi di Roma e Lazio, a poche ore dal derby,
hanno deciso di radunarsi all’esterno del quartier
generale della propria squadra, per caricare i
giocatori prima del viaggio verso L’Olimpico. A
Trigoria la situazione ha iniziato a movimentarsi
intorno alle 17, con i ragazzi della Curva Sud che
hanno colorato piazzale Dino Viola con bandiere e
fumogeni. In un momento clou per il campionato
giallorosso e vista l’impossibilità di sostenere la
squadra dagli spalti dello stadio, il cuore del tifo
romanista si è regalato un pomeriggio di normalità.
Poco prima dell’uscita del pullman, con l’aiuto di una
gru è stato issato un enorme stendardo color porpora
con al centro l’acronimo ASR in giallo ocra illuminato
da un riflettore: l’effetto è stato incredibile e ha
colpito anche Dzeko, Zaniolo e Juan Jesus che hanno
postato tutto sui loro profili Instagram ringraziando
i tifosi. Alle 18.20 quando il pullman ha varcato i
cancelli del Fulvio Berardini, ad attendere la Roma
c’erano circa 500 persone e uno striscione che
recitava: “Tutte le strade portano a te”. La folla ha
scortato la squadra fino a Via di Trigoria, con
Fonseca e i calciatori a filmare tutto con gli
smartphone. Piccolo capannello di tifosi anche in Via
Angelo Emo, a pochi chilometri dallo stadio, dove 50
romanisti hanno invaso la strada con fumogeni,
stendardi e bandiere al momento del passaggio della
squadra.Scene simili sono state vissute a Formello, meta del pellegrinaggio laziale prima della sfida più sentita della stagione. I primi tifosi sono arrivati alle 16 nel parcheggio del centro sportivo della Lazio, per fare da sottofondo al pomeriggio di Immobile e compagni con cori e fumogeni. L’atmosfera, come riporta Il Tempo, si è letteralmente infuocata alle 19 quando la truppa di Inzaghi si è diretta verso lo stadio. I tifosi hanno esposto uno striscione per chiedere “Undici leoni in campo” prima di assaltare il pullman dei giocatori che ha lasciato Formello a passo d’uomo a causa delle persone presenti. Anche nel deserto dell’Olimpico, la Lazio ha cercato di trasmettere la giusta carica motivazionale alla squadra. Al centro della tribuna Tevere è stato esposto uno striscione “SS Lazio 1900” corredato dagli stemmi del club e da alcune sagome di cartone raffiguranti i tifosi con la maglia biancoceleste. La curva portata in strada, ma nessuno controlla in barba a ogni regola anti-Covid Spalti vuoti e curve in strada, davanti ai due centri sportivi in attesa delle squadre che si preparavano a raggiungere l’Olimpico. Il derby dell’assurdo e l’incredibile follia dei tifosi di Roma e Lazio, scrive Il Messaggero. Un amore disperato e coinvolgente, ma irresponsabile e fin troppo trasgressivo, soprattutto in barba a ogni regola anti-Covid. Non potendo riempire lo stadio i tifosi hanno avuto la brillante idea di darsi appuntamento e radunarsi in migliaia per incoraggiare la propria squadra. Peccato che le norme anti-Covid proibiscano ogni tipo di assembramento. Parte della
responsabilità in questo ce l’ha anche chi
ha dato la possibilità ai tifosi di potersi
incontrare e radunare. Via social era
partita la chiamata per l’appuntamento e in tanti
hanno risposto. A Formello sono cominciati ad
arrivare alle 16,30. C’erano ragazzi e persone di
ogni età e col passare delle ore sono aumentati fino
ad arrivare quasi ad un migliaio. Stessa cosa a
Trigoria dove 600-700 persone si sono
radunate a piazzale Dino Viola intonando
cori e sventolando bandiere. Poco dopo sono arrivate
due gru che hanno alzato lo striscione “ASR“.
Dall’altra parte del muro la squadra rimasta senza
parole per lo spettacolo che si è trovata davanti.
Assembramenti all’esterno dei cancelli Tutti in
strada, ma a Formello e a Trigoria.
In pochi fuori dallo stadio Olimpico. Assembramenti,
e qualche mascherina in meno
rispetto al previsto, all’esterno dei quartier
generali della Lazio e della Roma per sostenere i
giocatori alla loro uscita in pullman prima del
derby, ma nessun incidente.
Striscioni, slogan, fumogeni. La passione dei tifosi
più forte del timore del contagio, nel pomeriggio di
ieri, quando le forze dell’ordine hanno dovuto
creare cordoni di sicurezza agli ingressi dei due
centri sportivi. Blindati i percorsi, per
evitare intoppi imprevisti, ma anche l’arrivo
all’Olimpico: come riportato dal Corriere della
Sera, alle 19 circa una cinquantina di tifosi della
Roma si è posizionata nei pressi del ponte della
Musica, esponendo un altro striscione. La Roma è
però stata fatta passare da un’altra parte. Non ci
sono stati contatti fra
le due tifoserie, come si era temuto nei
giorni scorsi: per la prima volta nella storia dei
derby romani, almeno negli ultimi anni, l’Olimpico è
stato vigilato quasi esclusivamente nella parte
esterna. E il piano dell’ordine pubblico ha
funzionato. Alla fine, complice anche il
coprifuoco scattato alle 22 con il divieto di
spostamento senza giustificato motivo, tutti a
casa a guardare la partita in tv. |
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