VII giornata
ROMA - ATALANTA 0-1
Roma, Stadio Olimpico
domenica, 18 settembre 2022

ore 18.00

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Tifo Roma:
Anche oggi la Sud fornisce una ottima prova, perdendo qualche colpo solo nella parte finale della partita. Buono il sostegno dei Distinti Sud, con i ragazzi che si riuniscono dietro lo striscione "Distinti Romani". Bella anche la coreografia organizzata dalla Roma nelle altre parti dello stadio. Caos ai tornelli prima dell'inizio, con fila di 40 minuti per entrare. Applausi alla squadra al termine del match.
i se
Tabellino partita:

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (Zalewski 87'), Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic (Belotti 67'), Spinazzola; Pellegrini, Zaniolo; Abraham (Shomurodov 79'). A disposizione: Svilar, Boer, Vina, Tripi, Camara, Bove, Faticanti, Zalewski, Volpato, Belotti, Shomurodov. Allenatore: Mourinho

ATALANTA (3-4-2-1): Musso (Sportiello 9'); Toloi, Demiral, Scalvini (Muriel 46'); Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic (Lookman 74'), Ederson; Højlund (Okoli 46'). A disposizione: Sportiello, Rossi, Soppy, Ruggeri, Okoli, Malinovskyi, Boga, Lookman, Muriel. Allenatore: Gasperini

Arbitro: Daniele Chiffi (sez. Padova). Assistenti: Vecchi-Matrodonato. IV uomo: Ayroldi. Var: Di Paolo. Avar: Carbone

Marcatori: Scalvini 35' (A),

Ammoniti: Maehle (A), Toloi (A), Hateboer (A), Demiral (A), De Roon (A), Koopmeiners (A)

Spettatori: 61.335, 25 gradi, cielo sereno

Tifo Ospiti:
Giungono a Roma in circa 500 e fanno il tifo in modo costante, sventolando dei bandieroni. Ad inizio secondo tempo si fanno una corsetta verso i tifosi tranquilli della Curva Nord, con reciproco lancio di bibite.



FOTOTIFO


Fila ai tornelli bloccati
























Bergamaschi verso le vetrate della Curva Nord




















































































VIDEOTIFO
 
Coreografia ed inno
Coreografia e inno, parte 2
Bergamaschi verso le vetrate


Roma, sei la mia vita
Forza Roma facci un gol
Alé forza Roma alé

FOTOCALCIO
 




















VIDEOCALCIO

  Il servizio  


     

MARCO

Ore 2.38, non prendo sonno in questa notte di fine estate, allora tanto vale scrivere. I pensieri corrono agli episodi di una giornata vissuta intensamente. Con la mente ritorno a verso ora di pranzo quando mi trovavo all'apertura di una nuova libreria dove ho scoperto "garageland" (da una canzone dei Clash) rivista stupenda sulle sottoculture. Il primo numero è centrato sugli skinhead, chissà che nei prossimi non si parlerà di ultras. Poi lo stadio, un Roma-Atalanta in curva nord denso di emozioni. Prepartita con gli amici, faccio la spola tra Mancini/Coni/Ponte Duca d'Aosta (come mi capita di fare spesso da quando il punto di ritrovo non è più uno) e poi ingresso allo stadio a ridosso dell'inizio. Lo stadio è pieno e in fermento. All'ingresso delle squadre si alza la coreografia che - seppur organizzata dalla società - è secondo me comunque qualcosa di bello. Una coreografia semplice (giallo e rosso della tradizione) fatta in tutto lo stadio tranne che in sud, nel rispetto dell'idea che lì il tifo si organizza autonomamente. In nord abbiamo i bergamaschi accanto quindi partono spesso cori contro di loro, che attecchiscono in tutto il settore. Gli ospiti non sono tantissimi, ma comunque ci sono e tifano in modo continuo. Mi piace quando il tifo prende piede e coinvolge vari settori dello stadio, questa domenica è accaduto spesso. L'unico settore silente è la Monte Mario (forse pretendo troppo io a immaginarmelo attivo, però mi piace sognare e mi immagino un Olimpico che canta all'unisono come negli stadi argentini o brasiliani... Forse un giorno... Chissà). In sud compare qualche nuova bandiera e qualche vecchio striscione, fa piacere vedere che la tendenza è a crescere. Dalla nord non si sente con precisione la portata dei cori (anche li si tifava ed era una caciara) ma si vede che il tifo è continuo. All'intervallo i bergamaschi corrono incontro ai romanisti, ma chiaramente il gesto rimarrà scenico essendoci il vetro divisorio. Ci sarà un lancio di quei pochi oggetti che al giorno d'oggi entrano negli stadi. Passerà comunque poco prima dell'arrivo di celere e digos. Il tifo riparte bene, ed anche gli ospiti vanno forte in un crescendo legato al risultato. I Fedayn sventolano per 90 minuti e oltre. In campo è una Roma che crea mille occasioni ma che non riesce ad andare a segno. Alla fine sarà 0 a 1 ma va bene così, non si può vincere sempre. Servirà a riportare con i piedi per terra qualche cesarone che già pensava alo scudetto.


DANIELE

" Atmosfera da brividi oggi allo stadio. La coreografia giallorossa in tutto lo stadio, pur se organizzata dalla società, è semplice e bella. Mi piace anche sottolineare come il pre-partita sia diventato ancora più bello da quando all’Olimpico parte la canzone " Mai Sola Mai " di Marco Conidi prima che le squadre entrino in campo oltre alle storiche canzoni di Campo Testaccio e Forza Roma di Lando Fiorini.

 

Analizzando il fattore tifo, sono contento di vedere il settore dei Distinti Sud con pezze e bandieroni che canta insieme alla curva, ultimamente più partecipi della Curva Laterale.

 

Il tifo in Curva Sud è ottimo nella prima mezz’ora del primo tempo, poi ha un lieve calo dopo il goal dell’Atalanta. Scelta azzeccatissima l’abbassamento dei bandieroni come ai vecchi tempi, la curva è più compatta nel tifo ed è meno complicata la comunicazione tra i gruppi in basso (Roma, Nel nome di Roma) e quelli in alto (Fedayn in particolare) per lanciare insieme lo stesso coro in tutta la curva.

 

Mi ha fatto piacere risentire il coro “as roma sosteniamo solo te” sulle note di "Shaun the sheep"; coinvolgerebbe di più a mio parere se cantato più piano con battito di mani continuo, come quando venne lanciato per la prima volta.
Restando su questo tema, spero che un giorno torneremo a cantare più piano tutti i cori che facciamo, per coinvolgere anche quelli che solitamente cantano di meno e per farsi sentire meglio dai giocatori e dalle tifoserie avversarie.
Senza nulla togliere ai nuovi cori che ormai cantiamo ogni partita, potrebbe essere presa in considerazione l’idea di lanciare alcuni Vecchi cori (tieni in alto i tuoi color, la nostra fede mai morrà…ecc)  facendo una bella Sciarpata, sempre bella da vedere e utile per far riposare le corde vocali. In alcuni momenti della partita, specialmente in quelli difficili, i cori secchi e corti secondo me sarebbero più indicati rispetto a quelli più lunghi.

 

Sul tifo Ospite non posso pronunciarmi perché dalla curva sud dove stavo io (circa 6 file sotto ai fedayn) è quasi impossibile sentirli quando sono cosi pochi.

 

 




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