XVI giornata
ROMA - BOLOGNA
1-0 Roma, Stadio Olimpico
mercoledì, 4 gennaio 2023 ore 16.30 invia una e-mail per i resoconti
Tifo Roma:
Inizio dell'anno un po' sottotono per la Curva
Sud, certo non entusiasmata dalla prestazione
della squadra giallorossa, pur vincente.
Ci si prova dal basso, ci si prova dall'alto ma
rari sono stati i momenti realmente corali.
Arbitro:
Santoro Assistenti: Galetto e
Mondin VAR: Chiffi AVAR:
Longo Quarto uomo: Marcenaro
Marcatori:
Pellegrini rig. 6' (R)
Ammoniti:
Ibanez (R), Ferguson (B), Celik (R)
Spettatori:
62.092, poco nuvoloso, 14 gradi
Tifo Ospiti:
Sono andato a ricontrollare i miei archivi, non
fidandomi della mia memoria: mai i bolognesi erano
stati a Roma in 1500 come oggi.
Non so se è stata una sorta di celebrazione per la
morte di Sinisa, ricordato ad inizio partita con
uno striscione in Curva Sud, ma quando sono
entrato allo stadio mi aspettavo i soliti 200 e
invece avevano riempito una buona parte del
settore ospiti. Qualche bandiera in basso, buoni
battimani nella parte bassa ultras. Certo, dalla
Sud non li si sente, però un numero di questo tipo
è, per la tifoseria rossoblu, un segnale
incoraggiante.
Si torna allo stadio dopo le
soste, mondiali e natalizia, nonostante il giorno
feriale si registrano 60.000 persone. Sufficiente la
prova della sud nel primo tempo,con qualche
calo,maluccio i primi minuti della ripresa.Buono il
coro verso il 90°, "forza la Roma, alè alè forza
Roma" sulle note di Guantanamera,peccato non si
canti spesso.Circa un migliaio i Bolognesi,dalla sud
si vedono attivi per tutta la partita,secondo me la
migliore prestazione degli ultimi anni a Roma.
MARCOFM
Come reagiamo quando ci
sottraggono qualcosa? Una sera parlando con un
amico siamo arrivati a scambiarci le reciproche
valutazioni sul periodo del lockdown. I ragazzi
adolescenti e da poco maggiorenni hanno sofferto
molto le chiusure, ai primi spiragli di aperture
sono guizzati fuori con la voglia di recuperare
tutto il tempo perso. Ma gli altri? A me pare che
gli altri, spesso si sono adattati. Hanno
sviluppato durante la fase di chiusure uno stile
di vita compatibile con la nuova situazione, e
quindi inevitabilmente più legato ad attività
domestiche, con più privazioni. Dopo mesi, ci si è
in parte abituati a non poter fare una cosa... A
non poterne vivere un altra... I nostri parametri
di giudizio sul mondo che ci circonda si sono
ridisegnati. Mi ritorna in mente questa
riflessione ora che si torna allo stadio, dopo un
periodo di privazione causato dallo scandaloso
mondiale in Qatar. Non è la prima volta che ci
capita un periodo di stop, di recente c'è stata la
pausa estiva, prima la pandemia, prima ancora la
protesta per le barriere in sud... Vari motivi
sono stati causa di distacco, e noi come abbiamo
reagito? Anche qui ho l'impressione che tante
persone si siano abituate a stare senza Roma. Si
sono abituati a passare la domenica (o il
mercoledì, ormai si gioca tutti i giorni a tutte
le ore) senza stadio, magari con una donna, o con
una serie tv, o dentro un locale. Il rientro è
fiacco. Lo abbiamo notato dopo le proteste contro
le barriere, lo abbiamo notato anche ieri. Bisogna
riabituarsi allo stadio, a cantare allo stadio, a
sventolare. Io credo che la poca partecipazione
della maggioranza del pubblico ieri, sia dovuta a
questo (almeno in parte a questo, poi chissà...
Per quanto ci si possa sforzare di capire i
fenomeni e la realtà che ci circonda non si arriva
mai al 100% di comprensione). Hanno tifato bene i
soliti volenterosi, che però nonostante gli sforzi
non sono riusciti a trascinare il pubblico
normale. Sul fronte ospiti invece molto
entusiasmo, sarà per i 400km percorsi per
raggiungere la capitale, sarà per la carica che dà
trovarsi nel grande stadio, della grande squadra a
tutte le piccole, sarà per il tamburo che potenzia
i cori ma i bolognesi tifano 90 minuti, nonostante
l'uno a zero e la sconfitta finale. In sud noto un
bandierone che non vedevo da un po', tricolore con
asr cerchiato sopra, stupendo. Mi piace
esteticamente e mi piace pensare che persone che
per anni hanno vissuto la curva tornino a dare
nuovo slancio. Romanismo, Fedayn, Boys, Brigata de
Falchi e Nel Nome di Roma sventolano per tutto il
tempo donando colore e movimento al settore.
Nell'uscire dallo stadio attacco qualche adesivo,
un ragazzo me ne chiede uno per attaccarlo in cima
a un cartello, la scena di un suo amico che si
arrampica per appiccicarlo mentre tutti gli altri
gli fanno i cori ed esultano quando ci riesce è
comica. Di gruppi di ragazzi come quello ne sono
sorti diversi in modo spontaneo, in nord, in
distinti tevere e sparsi per lo stadio. Io li vedo
come un grande potenziale, in loro arde la
passione, avrebbero bisogno di una guida e di
fiducia da qualcuno di più grande. Nel complesso
le emozioni che mi attraversano mentre cammino
allontanandomi dallo stadio sono positive e mi
ricordano perché ci sono andato - e ci vado - con
tanta frequenza. Poi la leggerezza a la gioia che
mi lascia un pomeriggio di stadio affoga nello
stess del traffico del ritorno e perdo un po' di
quella magia. Quanto è - nello stesso istante -
bella, emozionante e stressante la nostra città?
Nonostante ciò... Non mi vedrete mai andare via
prima per evitare il traffico, si rimane fino alla
fine!
Alla prossima