MARCO
Entro allo stadio giusto in tempo per cantare qualche coro e il nostro inno, l'Olimpico è come
sempre in forma ma noto una situazione anomala. In Sud mancano diversi striscioni e si
capisce subito che sta succedendo qualcosa. Man mano che passa il tempo altre pezze
vengono rimosse, fino ad esser tolte tutte. Le bandiere vengono abbassate, i cori si fermano. Vengo a sapere che la polizia non vuole far entrare uno striscione in memoria di Roberto Rulli. Un atteggiamento vergognoso, che porta gran parte della sud a lasciare gli spalti, la protesta viene seguita anche in distinti e in nord dove tutti gli striscioni vengono rimossi, il resto dello stadio è silente. Questo accade - nemmeno a un mese da Roma-Inter - partita in cui la polizia ha vietato al nipote di Emanuela Orlandi di portare un'immagine della zia. Sul quel due aste - la foto è sugli articoli - c'erano una fotografia di Emanuela scattata durante i festeggiamenti dello scudetto del 1983 e la frase "verità giustizia per Emanuela Orlandi", per la polizia era troppo, il ragazzo quindicenne si è visto negato il ricordo della zia. I ragazzi della Salernitana si interessano alla situazione confrontandosi con chi è in Nord, alla fine esprimono solidarietà anche loro
intonando cori contro le forze dell'ordine e il coro "Roberto Rulli". La situazione è paradossale, lo Stato da un lato vorrebbe che l'introduzione di striscioni e altro materiale avvenisse alla luce del sole, dall'altro soffoca ogni idea controcorrente. I funzionari della Digos e della Polizia
vorrebbero che venissero rispettate norme che non lasciano spazio alla libertà di espressione. Gli agenti posti ai controlli sono elevati al rango di giudici morali. I morti per l'alluvione si
possono ricordare, Roberto Rulli no. Di Maurizio Costanzo si può parlare, di Emanuela Orlandi no. Si può esprimere solidarietà al popolo Ucraino, al popolo palestinese no. E allora, di
andare allo stadio per rispettare le vostre regole, per comunicare i vostri messaggi, per
diventare il popolo addormentato che già si trova fuori dagli stadi, a noi non ci va. Oltre a
sostenere la Roma abbiamo anche qualche idea controcorrente, continueremo ad esprimerle
con o senza permesso. In un Olimpico che fa Sold Out da inizio stagione per la prima volta si è vista la sud vuota e si è udito il silenzio, perché più della partita conta poter ricordare un pezzo della nostra storia.