Arbitro:
Massa (Imperia). Assistenti:
Bindoni e Tegoni. IV uomo:
Colombo. Var: Irrati. Avar:
Paganessi.
Ammoniti: Mancini (R), Ndicka (R),
Lukaku (R), Immobile (L), Luis Alberto (L), Patric
(L), Azmoun (R)
TIFO ROMA
Arrivo in
zona e sembra Beirut. Una quantità di esplosioni,
anche potenti, a pochi minuti una dall'altra, fumogeni
e cori, blindati ella P.S. a divedere le zone.
All'interno anche un fitto lancio di fumogeni, torce e
oggetti vari tra i laziali della Tevere e gli indomiti
Distinti che rispondono colpo su colpo. Buon tifo,
coreografia che scende un po' in ritardo e con il
telone non steso perfettamente, ma sono i rischi di
quando giochi il derby in trasferta e la gente che sta
in Sud non è la stessa. Una notevole quantità di torce
e parecchi striscioni di presa in giro dei
dirimpettai. Poche le emozioni ma, al solito, il derby
è il derby.
La Roma
è stata multata di 15mila euro"per
avere suoi sostenitori, durante la gara, lanciato
un petardo oltre a numerosi fumogeni ed oggetti di
vario genere nel settore occupato dai sostenitori
della squadra avversaria; per avere inoltre,
durante la gara, lanciato tre petardi e numerosi
fumogeni ed oggetti di vario genere nel recinto di
giuoco".
LUCA
Arrivo in zona stadio alle ore 16, atmosfera
incandescente, è pur sempre il derby della
Capitale ! Diversamente dal solito decido di
entrare subito, per evitare problemi ai tornelli,
che puntualmente poi sono stati segnalati
dagli altri tifosi. Controlli veloci, ma comunque
abbastanza minuziosi, dato il basso afflusso in
quel momento. Entrato nel settore, la coreografia
è già predisposta nei seggiolini, c’è molta
curiosità da parte di tutti, amplificata anche
dalle voci di corridoio circolate nei giorni
immediatamente antecedenti. Lo stadio sembra una
discoteca, verrà sparata musica techno ad alto
volume fino a ridosso del riscaldamento e oltre,
non in pieno stile stadio italiano ecco…Da subito
iniziano le prime schermaglie, molto
‘folkloristiche’ tra distinti sud e tevere, con i
soliti lanci di bicchieri e torce. A sorpresa
viene gettato un ‘bombone’ di notevole dimensioni
verso il parterre della tevere, che stava
letteralmente facendo saltare in aria qualcuno,
che pensa bene a quel punto di darsela a gambe
levate. Questo episodio in particolare
indispettisce la parte più ‘vivace’ della loro
tevere, che per tutta la partita poi getterà torce
che verranno in ogni singola occasione rispedite
al mittente. Il colpo d’occhio è notevole, lo
stadio è gremito e tutti i settori seguiranno la
partita in piedi ( anche la ‘nostra’ monte mario
sud, complimenti ai gruppi della tevere
giallorossa !!! ). Bello il ricordo per Gabriele
Sandri, con gli applausi scroscianti di tutti i
presenti. Poco prima dell’ingresso in campo, si
apre la coreografia dei nostri dirimpettai, che mi
è sembrata un dejavù. La nostra coreografia vive
qualche minuto di impasse, per via del telone
centrale che non scende immediatamente. Nonostante
tutto si riesce ad esibire in tempo per l’inizio
della partita. Personalmente mi è piaciuta, ben
eseguita e soprattutto bel riferimento storico da
spiattellare in faccia a chi il nome di Roma, non
lo porterà né rappresenterà mai. Il tifo parte
benissimo, i cori vengono seguiti da tutti e anche
la partenza forte della squadra ci aiuta. I veri
picchi si avranno nel secondo tempo soprattutto
con il coro ‘Roma Campione’ , che risulta davvero
impressionante, con un rimbombo che sembra far
tremare lo stadio e 40.000 braccia al cielo che
formano un muro giallorosso. Impressionante anche
la quantità di pirotecnica che viene accesa
praticamente ogni minuto della partita, con un
particolare menzione per le torciate e fumogenate
in zona Romanismo, Brigata de Falchi e Nel nome di
Roma. La partita sul campo regala pochissime
emozioni, con poche occasioni per entrambe.
Finisce la serata sulle note dei ‘Giardini di
Marzo’, non prima che dalla Sud vengano lanciati
almeno 3-4 bomboni sulla pista per salutare tutti.
Torno a casa con l’autobus, davanti a me un
signore di mezza età con la sua sciarpa
biancoceleste. Mi dice che stava appena tornando
dallo stadio, era stato in curva nord. ‘C’eri
anche tu?’ mi chiede incuriosito, allorchè io
sorridendo ‘sì ma nel settore di fronte al
suo!!!’. Inizia una bella chiacchierata , nella
quale mi rivela tralaltro che la nostra
coreografia gli è piaciuta. Scendo alla fermata
sotto casa, lui proseguirà oltre e ci salutiamo
con ‘ci vediamo al prossimo derby’. Roma-Lazio è
sfottò, rivalità, goliardia, odio calcistico,
talvolta è stato cieca violenza. Ma mi piace
pensare che un minuscolo pezzettino sia anche
questo. Sempre forza Roma.