GUIDI: "I RAGAZZI
MERITANO TANTI APPLAUSI, NON ERA FACILE IN 9 CONTRO
11"
24 settembre, 2023
Mister Guidi ha commentato così ai media del Club
l'eroico pareggio - gol giallorosso di Keramitsis -
strappato a Torino dalla Roma Primavera, in nove
contro undici.
Mister, partiamo dalla fine: gol al 95' in nove
contro undici, sempre a dimostrazione del fatto che
questa squadra non molla mai. Per il resto, cosa è
successo nei 90 minuti precedenti?
"Intanto, oggi i ragazzi meritano tanti applausi,
perché è chiaro che non era assolutamente facile
andare a riprendere la partita a Torino, contro il
Torino, contro una squadra estremamente fisica,
esperta, in doppia inferiorità numerica. Quindi, di
questo va dato atto alla squadra: ci crede fino alla
fine e lo fa sempre credendo nelle idee di gioco,
perché anche in inferiorità numerica siamo riusciti a
uscire sempre palla al piede, andandoci a costruire
quell'occasione su calcio d'angolo. Quindi, di questo
sono molto contento.
Per il resto, ci sono stati degli errori, specialmente
nella prima mezz'ora dove sapevamo, anche avendo visto
le precedenti partite del Torino, che si trattava di
una squadra che ha un approccio molto 'violento' alla
partita: specialmente nella prima mezz'ora, effettua
questa pressione uomo su uomo che chiaramente ti
costringe a giocare molto bene tecnicamente per uscire
dalla loro pressione, e abbiamo commesso un'ingenuità
su una palla in uscita. Ma sono cose che in un
percorso di settore giovanile ci stanno, perché
dobbiamo migliorare.
È chiaro che su una palla che esce non puoi fare un
colpo di tacco. Queste sono ingenuità che però -
ripeto - essendo un settore giovanile ci possono
stare. Detto questo, dobbiamo assolutamente
metabolizzare l'errore e capire dove abbiamo sbagliato
e cercare di non commetterli più. Per il resto, nel
secondo tempo penso che la squadra abbia schiacciato
il Torino nella propria trequarti di campo, abbiamo
dominato il campo.
Abbiamo avuto anche tante occasioni, siamo arrivati
addirittura a mettere palla dietro quasi dall'area
piccola. Insomma, abbiamo creato tante situazioni per
poter finalizzare. Siamo stati bravi poi a riuscirsi
al 95' su un calcio piazzato. Però, devo dire che
avevamo davanti una squadra che reciterà il ruolo di
protagonista in questo campionato e siamo soddisfatti.
Per quello che è visto sul campo, penso che il
risultato sia giusto"
Dalla panchina abbiamo sentito
le sue indicazioni di giocare 'facile'. Forse ci
siamo persi in qualche leziosismo?
"Più che leziosismo, è quello che abbiamo analizzato
anche durante la settimana: cioè, noi ci adattiamo, ci
adagiamo sulla pressione degli avversari invece di
cercare un ritmo di gioco più 'violento', ma che serve
a loro per migliorare costantemente e per poter ambire
al calcio dei grandi, al calcio che conta. Perché
avere un ritmo di gioco più alto significa toccare più
volte la palla. E toccare più volte la palla vuol dire
migliorare, e soprattutto costringere la squadra
avversaria a fare una fase difensiva più veloce. E non
sempre è facile.
Ogni tanto, noi facciamo tre, quattro, cinque tocchi
anche se abbiamo i compagni smarcati, e questo -
ripeto - in un settore giovanile è normale. Ma
dobbiamo essere bravi a migliorare, perché attraverso
questo miglioramento, secondo me, facciamo un salto di
qualità evidente, come squadra e come singolo".