Ciao. Trasferta amara ieri a Firenze.

Primo per il prezzo della Maratona, raddoppiato rispetto allo scorso anno che comunque, con un amico residente come me a Firenze anche se Romani, abbiamo deciso di sostenere.

Secondo per la situazione surreale della partita :

Tifosi Viola ad un passo dal settore ospiti. Tifosi ospiti presenti anche nella Maratona e quindi quasi a contatto con quelli Viola. Stadio piccolo e fatiscente e sotto lavori di ristrutturazione e neanche troppo pieno.

L’assenza dei gruppi ha reso il tutto drammaticamente più silenzioso anche se il “Roma Roma” dell’inizio (cantato dai 200/300 presenti) e in un momento di silenzio della tifoseria avversaria ha riscaldato i nostri cuori e risuonato al Franchi più che dignitosamente.

Una situazione così surreale che ha anche impedito ai Romanisti presenti in Maratona di rispondere a tono alle imbeccate dei Viola. Se vogliamo anche per una buona dose di buona creanza.

Quello che più di tutti mi è saltato agli occhi è stata la solitudine dell’allenatore all’interno della panchina. L’evidente incapacità o non volontà della squadra di tirare in porta.

La mancanza di coraggio nel provare qualche giocata e la sensazione che non giocassero per scelta. Non si tratta di essere più o meno dotati tecnicamente. 

E’ proprio una questione generale legata alle scelte dirigenziali e allo scollamento della squadra con tutto il resto. 

Un’umiliazione non tanto per il risultato ma (secondo me) per l’assenza momentanea di una via d’uscita.

Direi anche.... un basta con questa pantomima di chiedere scusa, umiliandosi, sotto la curva. E’ una cosa che per me non serve.