Anche
il sottoscritto è nel "comitato storico-scientifico"
che ha curato
l'organizzazione della mostra "80 anni di
tifo della Roma". Non
per mia volontà,
ma per alcuni problemi familiari, non ho potuto
dedicarmi come avrei voluto
all'organizzazione dell'evento, che ha visto le
prime riunioni già
nel mese di Gennaio e si sta concludendo in modo che
il 27 agosto possa
regolarmente iniziare. Per quello che ho potuto
vedere, tutti hanno lavorato
in modo indefesso ed instancabile, sacrificando
pranzi, cene e tempo libero.
Incredibilmente anche una iniziativa come questa ha
dato vita a delle polemiche
ma, avendo visto la cosa dall'interno, sono stato
assai sorpreso quando
mi hanno riferito che si è parlato di speculazioni
politiche o di
evento organizzato con l'appoggio dei partiti
politici! Naturalmente l'instancabile
Fabrizio Grassetti ha dovuto chiedere un aiuto
istituzionale che si è
concretizzato, per il Comune di Roma, nel concedere
i locali di Testaccio
(di propietà comunale), mentre per la Provincia di
Roma e per la
Regione Lazio nel concedere il finanziamento
necessario per le spese dell'evento,
visto che l'A.S. Roma, nonostante le numerose
promesse, si è sostanzialmente
disinteressata della cosa, sulla quale sarebbe stato
più che opportuno
"mettere il cappello", visto che quello che è stato
fatto non è
mai stato realizzato sino ad ora. Il progetto del
Museo della Roma
- di cui la Mostra è una sorta di auspicio - è un
qualcosa
che, se realizzato, non può beneficiare alcuna parte
politica: che
il Sindaco sia di centrosinistra o di centrodestra
(per quanto possa avere
ancora un senso la distinzione), il Museo rimarrebbe
lì, immutabile
nel tempo. Si può forse dire, infatti, che li Museo
delle Cere abbia
uno sponsor politico? O che una mostra di pittura
possa avere un colore
piuttosto che un altro?
Preferisco quindi ricordare che "Della Roma la bandiera nun è rossa, nun è nera... ve po' puro sembrà strano, è giallo-oro e pompeiano". Sabato e Domenica 10.00/24.00 www.utronlus.it |
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Da
quanto sei abbonato?
Dall'età
di 10 anni. Il primo fu nel 1954/55.
Tanto
per far capire, quante trasferte pensi di aver fatto?
Dopo
le 300 ho smesso di contarle ma, senza presunzione, penso
di aver avuto
la fortuna di superare le 500, di cui una ottantina
internazionali. Ne
ho saltata una sola per un colpo della strega.
Tua
moglie ha sopportato tutto questo?
Mia
moglie mi ha conosciuto che ero già così e quindi non è
stata una sorpresa.
Come
ti è venuto in menete di organizzare una mostra come
quella per
gli 80 anni della Roma?
Il
motivo principale è quello di onorare un compleanno
importante,
poi per pungolare la società ad allestire finalmente un
museo della
Roma, per evitare la dispersione inevitabile di
memorabilia romaniste e
così come tutti gli altri amici, per entrare "nella storia
della
Roma".
Hai
avuto difficoltà logistiche?
Da
subito, con tutti gli amici che insieme a me hanno ideato
l'evento. Il
pensiero è stato quello di allestire la mostra nello
storico quartiere
di Testaccio.
La
prima difficoltà, quindi, è stato il collocare la mostra
nel quartiere "storico" della Roma. Il Vicepresidente
dell'UTR, Antonio
Calicchia, è Capogabinetto della Provincia di Roma sicché
ha subito sposato l'idea. Abbiamo poi coinvolto il
tifosissimo Luca Odevaine,
Vicecapo di Gabinetto del Comune di Roma il quale ha
individuato un locale
idoneo nel padiglione C dell'ex Mattatoio, ove erano
archiviate le schede
elettorali. Avendo così coinvolto le due istituzioni, si è
ritenuto opportuno coinvolgere anche la Regione Lazio,
visto che il progetto
aveva dei capitoli di spesa notevoli ai quali non si
sapeva come far fronte
con la semplice passione di tifosi.
Mi
sembra opportuno precisare che si parla di istituzioni e
non di partiti
politici anche perché la filosofia di tutti i promotori è
quella di avere due soli colori: il giallo e il rosso.
Peraltro basta soffermarsi
sui nomi dei componenti del comitato storico scientifico e
del comitato
organizzatore per avere conferma che nessuna
strumentalizzazione
politica vi è stata né vi sarebbe potuta essere.
Tornando
alle spese, puoi farci capire in cosa consistono?
Prevalentemente,
le spese che più incidono sono quelle relative alla
scansionatura
delle immagini e alla loro riproduzione su pannelli. Poi
c'è il
servizio di guardiania, a tutela dei cimeli posti a
disposizione dai collezionisti,
che deve essere garantita sette giorni su sette e 24 ore
su 24.
Non
dovrà accadere che qualche oggetto sparisca, come
purtroppo accaduto
in precedenza.
Altre
spese sono state quelle degli allacci per le utenze (oltre
4.000 €), poi
il piano di comunicazione, consistito nella pannellistica
su 200 vetture
dell'ATAC (12.000 €) grazie a un trattamento di favore,
nei depliant, negli
inviti e via dicendo. Poi c'è l'assicurazione furto,
incendio
e responsabilità civile dei locali.
Ancora
spese le abbiamo avute per le medaglie per gli ospiti, per
i manichini
che indosseranno le maglie della Roma e via dicendo. Tutte
le spese sono
regolarmente fatturate e a disposizione di chiunque
volesse esaminarle
(il
sottoscritto ha verificato personalmente le fatture,
n.d.L.).
Poi abbiamo avuto le cornici, i trasporti, la rilegature
dei libri e, insomma,
sarebbe troppo lungo l'elenco. Ognuno di noi ha lavorato
completamente
gratis pagandosi anche la singola bibita.
Sei
rimasto male per quacosa?
Pur
essendo abbastanza maturo per sapere che chiunque opera si
attira delle
critiche e delle invidie, francamente che qualcuno possa
anche solo lontanamente
pensare a una speculazione di carattere politico od
economico mi amareggia
oltre misura ed è quanto mai ingiusto nei confronti di
tutti
gli
eroici volontari. Chiunque voglia confrontarsi con la
passione romanista
degli artefici dell'iniziativa è benvenuto.
Puoi
farci qualche anticipazione sulla mostra?
Beh,
anzitutto, la stessa è completamente gratuita. Dopo di
ciò,
poiché nel corso della stessa sono previsti degli eventi,
colgo
l'occasione per riaffermare che il palco destinato agli
stessi è
a disposizione di tutti i tifosi della Roma per le
iniziative che più
riterranno consone all'iniziativa, senza distinzione di
appartenenza a
settori dello stadio, ad associazioni o a gruppi.
(Roma,
16 agosto 2007)
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