8 maggio 1983 Genova - Stadio Marassi Genoa/Roma 1-1
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Ti avevo promesso le foto, e oggi alla vigilia di
quello che sappiamo, ho deciso di mandarti un servizio di
foto inedite su Genoa- Roma dello scudetto (so' matto)
Scrivo due parole di testimonianza su quel giorno: Siamo
arrivati al giorno storico, si parte per Genova, con il
mio amico Piero, abbonato come me da anni alla Sud
(dal 77 in poi) e compagno di trasferte, manca il
mitico avvocato Tucci, è miitare e nun se sà che fine
ha fatto.Si decide di andare in pullman, con il Roma Club
Indipendenti di via Costantino, noi siamo di Monte
Mario, solito rituale come per le altre trasferte, si
prende la Panda di Piero per arrivare alla Garbatella,
si toglie la candela dallo spinterogeno, e vai si parte!!! Un bel pullman, forse il primo di qualità dopo
tanti anni di trasferte, è un segno di quello che
andiamo a prenderci a Genova! Abbiamo la sagoma di
Bimbo Ancellotti esposta dietro il Pullman, c'è
silenzio e tensione, molti di noi o quasi tutti non hanno
vinto nella propria vita uno scudetto. Il viaggio è
lungo, specialmente l'ultimo pezzo di autostrada è un
tormentone... Come al solito si fà amicizia con molti,
si diventa tutti fratelli, magari non ci rivedremo più,
ma oggi si và per il tricolore!Io ho la cassetta con
Grazie Roma! Che avevo registrato da una radio
privata, che aveva l'esclusiva e l'aveva diffusa in
anteprima, ma aspetto per farla mettere, il cielo si
fà cupo verso Genova, si passa per il cimitero, la
strada è bloccata, si teme di non arrivare lasciateci qui, annamo a piedi! Poi come per
miracolo, la strada si libera, c'è uno squarcio di
luce, stamo a arrivà! Da questo momento entro in
trance, e il racconto è nelle foto, il gol di Pruzzo e
poi l'attesa del fischio finale, mi ritrovo in campo
non so come, sto vicino a Nils, Geppo è in adorazione
col Barone, poi mi ritrovo vicino a chi non c'è più e
ha visto la mitica Roma di Testaccio, si è lui
Armandone, mio padre, socio vitalizio che mi portava negli
anni della mia infanzia a vedere i colori del campo,
che da casa con la Tv in bianco e nero ero convito
fossero grigi, si lui che andava in trasferta al
"Vomero" di Napoli, e che con dignità mi portò via in
quel Roma-Inter di Michelotti, con tanta rabbia dentro, ma
senza farla trasparire a me ancora bambino; sì gioisco
con lui per questo primo mio scudetto, e forse quello
che rimarrà il più sofferto dopo 40 anni, ma ora sento
le note di grazie Roma! Stiamo nel Pullman per il
ritorno, Roma è deserta, sono anche le tre di notte e
i festeggiamenti ci saranno al Circo Massimo dopo
Roma-Torino, Piero rimette la candela nello spinterogeno, la Panda
riparte si và! A Piè quando lo rifamo! Andrea Felici