"Mi ricordo
che mi venne a prendere il presidente Massimino in
persona per fare il contratto, con Majorana, il suo
braccio destro, perché mi volle lui personalmente a
Messina e lo devo solo ringraziare, perché era una
persona stupenda. Finito il ritiro, dovevamo fare la
prima partita in casa. Mi ricordo che quella sera, io
stavo in piedi sul pullman che ci portava al Celeste, e
vidi un fiume di tifosi che ci applaudiva e ci incitava,
ci caricavano. Da lì mi accorsi del calore dei tifosi,
sembrava un tifo da serie A sinceramente. Io venivo da
Benevento e non avevo mai visto una cosa del genere.
Durante la partita il tifo fu infernale, assordante,
c’era gente dietro le porte, sui piloni della luce e sui
balconi, una cosa fantastica. Io da romano entrai molto
carico, perché la Roma pur avendomi opzionato, poi mi
mandò lontano, quindi avevo una carica maggiore. Poi
andò tutto bene, perché mi accorsi subito del valore
della squadra, e fare il gol della vittoria è stata una
grande gioia, da brividi. Ancora la sera, dopo la
partita, non mi rendevo conto di quello che avevo fatto,
avere fatto gol ad una squadra cosi blasonata e vincere
è stato fantastico, noi abbiamo veramente goduto quella
sera…”.
Il ricordo dell'autore del gol
Vittorio Orati.
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