Coppa
U.E.F.A.
Semifinale, andata BRØNDBY
- ROMA 0-0 Brøndbyvester,
Brøndby stadion mercoledì 10 aprile 1991
ore:
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COPENAGHEN I rischi sanno
troppo di alibi per esser presi veramente sul
serio. Questo per far capire che Bianchi recita
una parte fin troppo scontata: non ammetterebbe
mai, come Voeller, che fermarsi davanti al
Broendby, dopo aver fatto tanto, sarebbe
quantomeno imbarazzante, per non dire assurdo. Ci
mancherebbe altro, Broendby è una piccola
cittadina di trentottomila abitanti a otto
chilometri a sud di Copenaghen, tant' è che la
Roma ha sistemato il suo quartier generale in un
hotel di lusso della capitale danese. Fa freddo,
ma è piacevole: serve a tenere in piedi un fisico
che a fine stagione non ne può più. Broendby il
suo miracolo lo ha già fatto arrivando fino alle
semifinali: venisse eliminata stasera non farebbe
i drammi di una Roma che sotto sotto la Coppa Uefa
spera di vincerla, eccome. Non sarebbe male al
termine di una stagione cominciata all' insegna di
uno scandalo doping e culminata con il siluramento
dei Viola da parte di Matarrese e Ciarrapico.
Contro l' Inter o lo Sporting Lisbona sarebbe
stato peggio, ma diamo pure la possibità a Bianchi
di farcela più difficile del dovuto. Comunicandoci
sconfortato ad esempio che Tempestilli e
Pellegrini non sono recuperabili. In campionato
vanno male Il Broendby è una squadra di valore in
tutti i sensi. E' un gruppo solido, di buon tono
atletico. Se poi hai l' organico limitato.... Per
lui poco importa che in campionato recentemente la
squadra del vecchio Morten Olsen abbia preso delle
bastonate mortificanti. Ma probabilmente qui
Bianchi ha ragione da vendere. Li ho visti una
sola volta, ma sono convinto che il valore di una
squadra del genere non lo si possa misurare così,
attraverso le partite di campionato o di Coppa. E'
la formazione migliore della Danimarca, è normale
un po' di deconcentrazione. E' un dato di fatto
che in Uefa hanno fatto risultati impressionanti.
Già, il Broendby ha eliminato il Bayern
Leverkusen, l' Ein tracht Francoforte, il
Ferencvaros e la Torpedo Mosca. Ma a parte far
notare che la Roma ha addirittura eliminato
quattro formazioni di valore forse superiore
(Benfica, Valencia, Bordeaux e Anderlecht) basterà
non farsi cogliere in contropiede dal fattore
sorpresa. Insomma nessuno sottovaluta il Broendby,
e questo già toglie ai danesi molte delle loro
chances. Resta nelle loro mani però l' innegabile
vantaggio del fattore campo, un piccolissimo
stadio che incombe sul prato di gioco. Ma gente
come Nela, Voeller, o Cervone può esserne
addirittura annichilita? Farsi prendere dalla
stanchezza adesso sarebbe veramente un peccato.
Quella di oggi per la Roma è la quarantacinquesima
partita della stagione: nell' ultima settimana il
Milan, la Lazio e oggi il Broendby. Coppa Italia,
campionato e Uefa: la competizione su tutti i
fronti rischia di decimare le ultime energie?
Bisogna far di necessità virtù: tra l' altro
giocando ogni tre giorni gli allenamenti indicano
ormai molto poco. Spero che l' aver anticipato la
partita di campionato ci sia servito a qualcosa.
Tutto sommato me la sento bene questa partita,
anche se speravo di recuperare qualche giocatore
in più. L' importante è non farsi condizionare
dall' avversario, saper imporre la propria
mentalità e il proprio gioco. Bianchi ammette sì
la stanchezza fisica, ma non quella nervosa. Quasi
a smentire che possano ripetersi gli episodi
isterici di sabato. Quell' uomo così burbero e
imperscrutabile che ha tenuto insieme una Roma che
senza di lui sarebbe andata presto in pezzi, dice
di non temere i pugni e i calci degli avversari,
che pure vantano fisici superiori a quelli dei
romanisti. Certo in difesa è gente che non va per
il sottile, vedi il nigeriano Ukechukwu che
stasera marcherà Voeller. Non dobbiamo
accontentarci Si tratta di stringere i denti e
tirare avanti ancora un paio di mesi. E' chiaro,
siamo arrivati alla partita più importante della
stagione dice Voeller vale più di tre derby messi
insieme: non possiamo accontentarci della
semifinale, dobbiamo cercare di vincere la Coppa
Uefa. La stanchezza? Si c' è, ma si supera. Anche
se non ho mai giocato tanto come in questa
stagione, ormai, compresa anche la nazionale, sono
vicino alle cinquanta partite. Il fatto è che in
una partita come quella con il Broendby non conta
solo la determinazione o il fiato, ma anche l'
intelligenza. Nel derby non c' è stata; contro il
Broendby, avuta la lezione, la ritroveremo. L'
unico problema potrebbe essere la mancanza di
concentrazione, ma non credo che questo sia
proprio il caso. Anche Nela e Cervone, grandi
protagonisti, di questo buon finale di stagione ne
danno garanzia. Non ho mai sentito parlare di
stress, quando si vince. E poi parliamoci chiaro,
tecnicamente non ci dovrebbe essere partita, i
rischi caso mai sono altri dice il portiere.
Studiati, visti in cassetta? Per carità, ricordo
ancora che con il Liverpool ci fecero studiare
trentacinque filmati... Nela ha proprio la faccia
di chi l' occasione non vuol lasciarsela scappare.
Sa che non sarà una Roma come quella vista sabato
contro la Lazio: Gli stimoli sono diversi, qui non
puoi essere stanco. Rispetto al derby la Roma
giocherà con Giannini al posto di Salsano.
Probabilmente l' ostacolo tecnico maggiore sarà
dato innanzitutto dal portiere della nazionale
Schmeichel, in procinto di andarsene a giocare in
Inghilterra. Aldair marcherà l' attaccante
Christensen, stella locale. Tre miliardi per
ingaggiarlo e tanta voglia di venire in Italia.
Ovviamente