Casillo accusa Ciarrapico: usa soldi miei

DAL NOSTRO INVIATO FOGGIA . Lemme lemme la Roma entra nel 2000. Tante . giurano gli statistici . sono da ieri le partite che la squadra giallorossa ha giocato in serie A, ma di questa di Foggia . e lo giuriamo noi con altri sedicimila testimoni . non restera' traccia negli annali, se non quella di uno zero a zero che fotografa quantita' e qualita' , e, per il bene di tutti, neanche nella memoria. Zero a zero e la classifica cresce, in una giornata in cui alle spalle dei romanisti sono accadute tante cose capaci di dar loro una corroborante sferzata di tranquillita' . Ed il sospetto che ai "boskoviani" manchi soprattutto la forza dei nervi distesi e' la benevola ipotesi che non si puo' non avere dopo averli visti tanto affannati contro questo Foggia. Questo Foggia non e' stato certo il miglior Foggia della stagione, anzi uno dei piu' sgualciti a dar retta a chi ha grata memoria di tutte le sue esibizioni. Il flipper di Zeman ieri ha sofferto un evidente calo di tensione, aveva qualche molla che non funzionava a dovere, ha ciccato combinazioni che e' solito portare avanti ad occhi chiusi, eppure la Roma l' ha sofferto terribilmente. E buon per lei che Cervone, uscendo da un lungo letargo di sopori, si sia fatto trovare pronto nel primo tempo ad almeno tre battute micidiali degli stoccatori rossoneri e che Garzya, detto il sergente ma degno oramai di ben altri gradi, abbia saputo contrare con gladiatoria efficacia tutte le punte sulle quali di volta in volta e' stato chiamato a montare la guardia. Il guaio della Roma e' stato il non saper amministrare il gioco, il soffrire un mezzo pressing neanche fosse stato un doppio pressing, il perdere un mare di palloni, il non avere mai sufficiente lucidita' per non maltrattare quelli comodi che le passavano tra i piedi. Colpa del centrocampo, quindi. Su questo non ci sono dubbi. Con i Bonacina e i Piacentini aggregati di complemento a puntellare la difesa, Giannini s' e' presto smarrito, intimorito anche dall' energia con la quale Di Biagio gli si fiondava addosso (complice l' arbitro Beschin, capace di inorridire per le bazzecole e di perdonare cose sulle quali sarebbe stata necessaria ben altra severita' ), e Mihajlovic, destinato al controllo di Seno, ha boccheggiato dall' inizio alla fine, maltrattando un numero infinito di palloni, non trovando mai una posizione logica ed arrivando alla decenza, ma non di piu' , solo nelle battute da fermo. Indovinello slavo: Jugovic e' stato subito bravo, Boban e Savicevic ci hanno messo un po' , appartiene il belloccio Sinisa alla stessa categoria di Pancev? Tre cose importanti nel primo tempo, con il Foggia che spinge a singhiozzo e la Roma che s' accartoccia anche quando non viene compressa. Al 13' , con i giallorossi rattrappiti in area ad aspettare il cross di una punizione da sinistra, De Vincenzo raccoglie comodamente qualche passo al di la' dei sedici metri e bastona con violenza sotto la traversa dove Cervone arriva con un gran balzo. Al 26' , in un ampio corridoio frontale lasciato libero da Giannini, si fionda Di Biagio senza aver bisogno di slalomeggiare. Sulla "schicchera" di destro, Cervone s' arrangia smanacciando, poi recupera a evitare Kolyvanov (gran brutto cliente quando ha la palla al piede) e Garzya, rischiando l' incolumita' , mette l' ultima pezza su Bresciani. Al 46' , tanto casualmente, l' occasione piu' importante per i padroni di casa: Biagioni calpesta freneticamente il pallone e ne tira fuori di inconsapevole tacco un assist involontario per Kolyvanov, lesto nell' alzare una parabola tesa che scavalca il portiere romanista e centra la traversa. Il meglio del Foggia e il peggio della Roma e' tutto qui. La ripresa e' brutta e basta. Senza far niente i "boskoviani" hanno addirittura rischiato d' andare in gol. Al 16' , con Carnevale, che uscendo dalla stretta dei solo robusti Bianchini e Grassadonia ha girato in acrobazia a filo della base del montante lontano, e nel finale con una punizione insidiosa di Mihajlovic e una raffica di angoli tirati piu' a cercare una qualsiasi deviazione che un compagno. Cosi' si sente solo la voce di Ciarrapico che nega, ci mancherebbe altro, un passaggio di testimone a don Pasquale Casillo, giura che a fine febbraio scadranno forse dei medicinali ma non le garanzie con le quali tiene in piedi i conti societari. Casillo da Napoli replica seccato: "Battute di cattivo gusto del presidente pro tempore della Roma, uno che ha continui contatti con i miei funzionari per le sue scadenze mensili". Una bordata davvero inattesa. Ultima novita' : oggi finisce il silenzio stampa della Roma. Massimo Fabbricini FOGGIA 0 0ROMA Mancini 6 Petrescu 6 Caini 6 Di Biagio 6 Grassadonia 5,5 Bianchini 5 Bresciani 5 Seno 6 Biagioni 5 Roy dal 24' s.t. s.v. De Vincenzo 6 Kolyvanov 6,5 Cervone 7 Garzya 7 Bonacina 6 Piacentini 6 Aldair 6 Comi 5,5 Muzzi 6 Haessler 6 Carnevale 6 Giannini 5 Tempestilli dal 34' s.t. s.v. Mihajlovic 4,5 ALLENATORE: Zeman ALLENATORE: Boskov ARBITRO: Beschin di Legnago 5,5 SPETTATORI: paganti 16.407 per un incasso di L. 525.757.000, non ci sono abbonati. NOTE: ammoniti Caini, Seno, Kolivanov, Muzzi, Cervone, Mihajlovic, Giannini. Angoli 9 7 per il Foggia. Antidoping per Biagioni, De Vincenzo, Zinetti, Muzzi. Fabbricini Massimo