I GIALLOROSSI IN SALUTE
COLPISCONO UNA TRAVERSA E POI REPLICANO ALLA RETE
DI BATTISTINI
Dopo il gol al Milan, firma il
pari della Roma a San Siro
MILANO . Forse non sara'
magica, come la definiscono enfaticamente i suoi
tifosi, ma la Roma di questo scorcio iniziale del
' 93 si sta togliendo una soddisfazione dopo l'
altra e si va conquistando l' etichetta di bestia
nera del calcio milanese. Imbattuta da dodici
partite, tra campionato e coppe, quella
giallorossa e' diventata la squadra del momento.
Se mercoledi' scorso s' era consegnata alla storia
del pallone per aver inflitto al Milan in Coppa
Italia la prima sconfitta dopo undici mesi di
spietata invincibilita' , ieri a San Siro ha
inferto un mezzo dispiacere all' Inter, alla quale
ha strappato il terzo punto su quattro dopo la
goleada dell' ottobre scorso all' Olimpico. Se
quattro giorni prima Caniggia aveva castigato il
Milan con un gol che rischia di escludere i
rossoneri dalla finale di Coppa Italia, stavolta
l' argentino ha messo paura anche all' Inter.
Dapprima ha scodellato il sapiente cross che Muzzi
ha inzuccato sulla traversa e poi ha realizzato il
pareggio giallorosso, suggellando quella che e'
stata la miglior partita della sua deludente
stagione romana. Tra due squadre in emergenza,
curiosamente ha finito per patire di piu' le
assenze chi ne aveva di meno. L' Inter, cioe' ,
che agli infortuni di Bianchi e Ferri aggiungeva
la squalifica di Manicone, mentre la Roma, che era
priva di Carboni, Piacentini, Aldair e Mihajlovic,
schierava un Giannini recuperato soltanto in
extremis e aveva in panchina un Rizzitelli appena
sfebbrato. La mancanza di Manicone (che non e'
Falcao ma che da quando e' arrivato alla corte
nerazzurra ha fornito ordine al gioco dell' Inter)
aveva costretto Bagnoli a rivoluzionare il
centrocampo (De Agostini davanti alla difesa per
affiancare Shalimov). La conseguenza sarebbe stata
un predominio quasi costante della Roma nella zona
chiave del dissestato prato di San Siro. Senza
sconfitte in campionato dall' inizio dell' anno ma
incapace di vincere da quasi due mesi (sei pareggi
consecutivi nelle ultime partite), l' Inter aveva
mostrato di temere sin troppo la vivacita' di
Haessler, al quale Bagnoli aveva dedicato
addirittura una marcatura doppia: quella di
Orlando quando il piccolo tedesco arretrava e
quella di Paganin allorche' s' affacciava in
avanti. Il primo brivido ai nerazzurri lo
confezionavano pero' Caniggia e Muzzi e il gol
evitato grazie alla traversa scuoteva finalmente
l' Inter, che da quel momento allestiva una specie
di assedio. C' era un dubbio fallo su Schillaci
(dentro o fuori area?). C' era un salvataggio di
Cervone sullo stesso Schillaci, smarcato da un
delizioso assist di Sosa ma sventato nel tiro
(lodevole l' impegno di Toto' sino a quando e'
rimasto in campo, incapace pero' di reggere il
dialogo con un compagno tecnicamente raffinato
come l' uruguaiano). E c' era un' avventurosa
uscita di Cervone. L' Inter attaccava caparbia ma
centralmente e per la difesa della Roma era facile
sbarrare ogni varco per poi far scattare il
contropiede dei suoi velocisti. Inevitabile che il
vantaggio nerazzurro dovesse arrivare quasi
casualmente da un angolo che Sosa batteva,
Benedetti non intercettava e Battistini
schiacciava di testa sull' erba per una
traiettoria imprevedibile che beffava Cervone e
regalava al "libero" il suo quinto gol stagionale.
La Roma avanzava ovviamente il baricentro del
proprio gioco nella ripresa, che Caniggia apriva
con un destro respinto da Zenga. Adesso era l'
Inter ad adottare la tattica esibita dai
giallorossi nel primo tempo (difesa e contropiede)
ma Sosa falliva l' occasione per chiudere
virtualmente la sfida, presentandosi solo davanti
a Cervone per una conclusione che il portiere
deviava. Dal raddoppio sfumato al castigo del
pareggio il passo era breve. Brevissimo, anzi,
appena lo spazio di 120". Salsano lanciava sul
filo del fuorigioco Carnevale, entrato da poco per
sostituire l' acciaccato Giannini e rinforzare gli
assalti giallorossi. Zenga era bravo a respingere
il tiro ravvicinato dell' attaccante di scorta.
Non altrettanto bravi erano i suoi compagni a
tenere d' occhio Caniggia, che sbucava
indisturbato per depositare il pallone in rete.
Era il terzo gol in campionato dell' argentino, il
secondo in quattro giorni al calcio milanese.
Svaniva il ritorno alla vittoria dell' Inter, il
cui assedio finale non produceva nulla di
importante. Unica eccezione un assist del solito
Sosa per Shalimov, che calciava malamente verso la
gradinata, siglando con l' erroraccio un' altra
prestazione anonima e senza squilli. Il vero
Shalimov, evidentemente, dev' essere rimasto a
Foggia. Mario Gherarducci INTER 1 1ROMA MARCATORI:
Battistini al 45' p.t. e Caniggia al 20' s.t.
Zenga 6,5 Bergomi 6 L. De Agostini 5,5 N. Berti 5
A. Paganin 6 Battistini 6,5 An. Orlando 5,5
Tramezzani 5,5 Schillaci 5 Fontolan nel s.t. 5
Shalimov 5,5 Sosa 7 Cervone 6,5 Garzya 5,5
Tempestilli 6 Bonacina 6 S. Benedetti 6 Comi 6
Muzzi 6 Haessler 7,5 Caniggia 6,5 Rizzitelli dal
36' s.t. s.v. Giannini 5,5 Carnevale dal 13' s.t.
6 Salsano 6 ALLENATORE: Bagnoli ALLENATORE: Boskov
ARBITRO: Ceccarini di Livorno 6,5 SPETTATORI:
paganti 11.199, incasso L. 371.036.000; abbonati
27.496, quota L. 816.865.527. NOTE: ammoniti
Cervone, Comi, Bonacina e Tempestilli. Antidoping:
Zenga, Al. Orlando, Tempestilli e Comi. Angoli: 9
1 per l' Inter.
Bagnoli: "Gara brutta e
deludente" Boskov: "Gara bella e spettacolare"
MILANO . Nella giornata delle
occasioni perdute c' e' chi piange, chi critica e
chi ride. Vujadin Boskov fa parte di quest' ultimo
gruppo. La sua Roma, dopo aver battuto il Milan in
Coppa Italia, e' riuscita a strappare un punto in
casa dell' Inter. In meno di una settimana, con
questi due risultati importanti, il tecnico slavo
ha riconquistato l' ambiente e la panchina
giallorossa che sembrava traballante. "La
panchina? Ma sono i cronisti che mi vogliono
cacciare, perche' io sono tranquillo. Il pareggio
di oggi e' il nostro undicesimo risultato utile
consecutivo tra coppe e campionato. Non ci
possiamo lamentare". Sbaglia i calcoli o fa finta.
"Si' , e' vero, e' il dodicesimo. Stavo
dimenticando la vittoria sul Milan, c' e' anche
quella". Da due mesi la Roma e' senza parola,
parlano comunque i fatti, stando ai commenti di
Boskov. "Contro l' Inter abbiamo disputato un'
altra bella partita, molto corretta, veloce. Le
due squadre volevano vincere ed hanno costruito
tante belle occasioni. Sono riuscite a dare
spettacolo". Chi invece sembra un po' perplesso e'
l' avvocato Prisco. Una domenica amara e, da
grande tifoso, il vicepresidente nerazzurro si
traveste da critico. "Una partita cosi' ; un
finale demoralizzante per chi ama il bel gioco,
con l' arbitro che si e' adeguato alla mediocrita'
delle due squadre in campo. Ho visto Fontolan
trascinato a terra e ho notato la posizione
irregolare di Carnevale in occasione del gol
giallorosso. Ma niente scuse, abbiamo giocato
male, solo in una ventina di minuti del primo
tempo l' Inter ha dato la sensazione di voler fare
qualcosa, un po' poco". L' avvocato non e' l'
unico in casa nerazzurra a lamentarsi. Osvaldo
Bagnoli e' sulla stessa lunghezza d' onda e si
meraviglia. "Nessuna osservazione? Strano, mi
aspettavo critiche e invece sento Boskov fare
elogi a questa partita, e tanti altri moderati nei
giudizi. Allora comincio io a parlare: la gara non
mi e' piaciuta, non ho visto una buona Inter, non
c' e' stata una bella Inter in campo e soprattutto
non abbiamo vinto quando dovevamo vincere. La mia
impressione e' che sappiamo fare di meglio". Se si
entra nel campo delle ipotesi sono in molti che,
rivedendo errori e distrazioni, possono mangiarsi
le mani. Da Paolo Tramezzani ("E' vero, ho avuto
una grande occasione. Battistini e' stato bravo,
mi ha dato un bellissimo pallone che ho stoppato
bene ma ho tirato in maniera frettolosa") a Ruben
Sosa: "Non posso nascondere che ho sbagliato due o
tre palle gol limpide. Ma non dimentichiamoci che
anche Cervone, grande come un grattacielo, ha
fatto la sua parte ed e' stato molto impegnato. Un
punto resta importante per allungare la nostra
serie positiva e per finire il campionato al
secondo posto, il nostro obiettivo". In casa
nerazzurra la felicita' ha invece il volto di
Sergio Battistini, al quinto gol stagionale
(equivalente a otto punti per l' Inter), ancora un
gol di testa. Boskov ha detto che e' stata una
rete fortunata, lui seccato ribatte: "Non sono
arrivato sotto porta cosi' tanto per fare una gita
ma consapevole di potere dare un contributo
importante come e' gia' successo altre volte. E'
andata bene ma la fortuna e' una componente del
calcio". Bagnoli non puo' fare a meno di elogiare
la Roma. "Sono stati bravi a metterci in
difficolta' giocando un calcio veloce. E noi
abbiamo sicuramente sofferto alcune modifiche e
correzioni apportate in allenamento durante la
settimana e l' epidemia influenzale che ha colpito
in maniera pesante mezza squadra". Ancora una
volta Toto' Schillaci e' stato costretto a giocare
uno scampolo di partita, per lui altri guai
muscolari: una leggera contrattura alla gamba
destra e per precauzione il medico ha ordinato la
sostituzione. Giancarla Ghisi