XXXII Giornata
ROMA - ATALANTA 2-2
Roma, Stadio Olimpico
domenica 23 maggio 1993
ore: 16:00

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Tabellino partita:
ROMA: Cervone, Benedetti (9'st Carnevale), Garzya, Mihajlovic, Aldair, Petruzzi, Bonacina, Giannini (19'st Salsano), Piacentini, Muzzi, Rizzitelli.
In Panchina: Fimiani, Comi.
Allenatore: Boskov.

ATALANTA: Pinato, Porrini, Magoni, Valentini, Alemao, Montero, Rambaudi, Bordin, Ganz, Perrone (34'st Pasciullo), De Agostini.

In Panchina: Ambrogio, Bigliardi, Codispoti, Valenciano.
Allenatore: Lippi.

Arbitro: Felicani di Bologna.

RETI: 20'pt Giannini, 35'pt Alemao, 45'pt Perrone, 45'st Rizzitelli.



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Corriere Della Sera

Mezza Roma, ma non perde

I giallorossi in difficolta' con l' Atalanta agguantano il pari al 91°.

Aspettando le decisioni dei nuovi proprietari la squadra di Boskov contiene i danni

ROMA . Mezzaroma in tutti i Sensi. Lo slogan coniato dai piu' scettici e distaccati sostenitori romanisti, mentre scorrevano faticosamente i minuti della prima esibizione della squadra ben poco illuminata dalla nuova gestione, sembra simpaticamente "definire" la Roma di oggi, disastrata ormai piu' nelle strutture tecniche che in quelle amministrative, se le intenzioni dei successori di Ciarrapico saranno quelle sventolate. Ecco perche' una battuta facile, diciamo la verita' , oltretutto sostenuta da una ancor piu' prevedibile seppur benevola ironia, ha fatto da cornice a un pareggio difficile, sudato oltre quanto imponeva la calura. Un pareggio strappato a tempo praticamente scaduto grazie a una prodezza di Rizzitelli, al quale ben riusciva in extremis quel che gli era mal sfuggito in precedenza. Una prodezza ottenuta con una mezza, disperata acrobazia, confortata dal compiacimento della difesa ospite. A quel punto sembrava che la Roma avesse rinunciato a inseguire quel pareggio in effetti legittimo, eppure sfuggitole, a torto o a ragione, lungo il corso d' una ripresa vissuta quasi tutta dalle parti dell' area nerazzurra. Un tiro di Rizzitelli stesso, fors' anche deviato, era rimbalzato sulla traversa; piu' d' una volta Montero e Porrini avevano rimediato alle falle dei compagni di reparto, sofferenti per la pressione giallorossa, potenziata dall' inserimento di Carnevale; il buon Pinato era volato felicemente su una punizione bomba di Mihajlovic. Eppure, sempre nella ripresa, era l' Atalanta a bruciare il colpo vincente, allorche' Alemao sparacchiava malamente su Cervone il pallone del 3 1, che avrebbe chiuso la partita. Una partita che la Roma aveva aperto con felici premesse e sulla quale aveva aperto un' ipoteca con un gol realizzato rabbiosamente da Giannini, all' approssimarsi del ventesimo minuto allorche' il capitano si avventava su di un pallone mal rigettato da Porrini scaraventandolo in rete. E l' ipoteca sembrava avvalorata da un maggior controllo del centrocampo, finche' Giannini ha tenuto il passo giusto, e da talune circostanze, come le incursioni in area di Rizzitelli prima e di Aldair poco dopo, sulle quali i giallorossi invocavano . inopportunamente . il rigore. Una decina di minuti apparentemente promettenti, prologo all' imprevedibile pareggio dell' Atalanta ottenuto dall' inafferrabile Alemao che ribatteva dentro di testa un tiro sbagliato di Ganz. Un gol, anche questo, favorito dalla staticita' della difesa organizzata da Boskov intorno al giovanissimo Petruzzi, bravo, ma troppo lento. Riprendeva la Roma, malgrado le carenze tecniche ormai croniche, soprattutto in fase offensiva. Dove pero' qualcosa succedeva. Pinato, infatti, recuperava un pallone maldestro calciato da Mihajlovic e impediva a Giannini il colpo definitivo, Montero interveniva in un paio di circostanze al momento giusto per evitare il crollo, ma proprio in chiusura l' indecifrabile slavo regavala ad Alemao l' opportunita' di mettere in moto Rambaudi, il quale invitava Perrone, scarsamente contrastato, a battere ancora Cervone. Poi la ripresa della quale s' e' detto, il pareggio agguantato in extremis e l' ultimo brivido smorzato da un provvidenziale intervento di Garzya a salvataggio del medesimo. Quindi l' applauso della curva, che aveva invocato un "presidente indipendente" e che ha gioito per un risultato poco soddisfacente, piu' per dare il benvenuto al nuovo governo che per salutare una mezza... squadra. Gianni Nicolini ROMA . Mezzaroma in tutti i Sensi. Lo slogan, coniato dai piu' scettici e distaccati sostenitori romanisti, sembra simpaticamente "definire" la Roma di oggi, disastrata ormai piu' nelle strutture tecniche che in quelle amministrative, se le intenzioni dei successori di Ciarrapico saranno quelle sventolate. Ecco perche' una battuta facile, diciamo la verita' , oltretutto sostenuta da una ancor piu' prevedibile seppur benevola ironia, ha fatto da cornice a un pareggio difficile, sudato oltre quanto imponeva la calura. Un pareggio strappato a tempo praticamente scaduto grazie a una prodezza di Rizzitelli, al quale ben riusciva in extremis quel che gli era mal sfuggito in precedenza. Una prodezza ottenuta con una mezza, disperata acrobazia, confortata dal compiacimento della difesa ospite, che anche in quella circostanza non negava i suoi buoni uffici agli sforzi dei rivali. sul corpo di Cervone il pallone del 3 1, che avrebbe chiuso la partita. capitano si avventava su di un pallone mal rigettato da Porrini e scaraventandolo in rete, da poca distanza. E l' ipoteca sembrava avvalorata da un maggior controllo del centrocampo, finche' Giannini ha tenuto il passo giusto, e da talune circostanze, come le incursioni in area di Rizzitelli prima e di Aldair poco dopo, sulle quali i giallorossi invocavano, inopportunamente, il rigore. Una decina di minuti apparentemente promettenti, prologo all' imprevedibile pareggio dell' Atalanta ottenuto dall' inafferrabile Alemao, vincitore alla distanza della sfida con Giannini, che ribatteva dentro di testa un tiro sbagliato di Ganz. Un gol, anche questo, favorito dalla staticita' della difesa organizzata da Boskov intorno al giovanissimo Petruzzi, bravo, ma troppo lento e stazionante in zona. governo che per salutare una mezza... squadra. Che Mezzaroma, Sensi o chi per questi devono ricostruire di sana pianta, anche se dovesse vincere la Coppa Italia. ROMA 2 2 ATALANTA MARCATORI: Giannini al 19' , Alemao al 33' , Perrone al 45' p.t.; Rizzitelli al 46' s.t. Cervone 5,5 Garzya 6 Piacentini 5 Bonacina 5 Benedetti 5 Carnevale dal 9' s.t. 5 Aldair 5 Mihajlovic 4,5 Petruzzi 5,5 Muzzi 5 Giannini 5,5 Salsano dal 20' s.t. 5 Rizzitelli 6 Pinato 5,5 Porrini 6 Magoni 5 Valentini 5 Alemao 6,5 Montero 6 Rambaudi 5,5 Bordin 5,5 Ganz 5,5 Perrone 6,5 Pasciullo dal 33' s.t. s.v. S. De Agostini 5,5 Bigliardi dal 21' s.t. 5 ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Lippi ARBITRO: Felicani di Bologna 5 SPETTATORI: paganti 6.394, incasso lire 159.440.000, abbonati 33.659, quota lire 806.853.000. NOTE: ammoniti Montero, De Agostini, Garzya, Perrone, Bonacina. Antidoping: Giannini, Garzya, Bigliardi e Pasciullo

I giocatori parlano, i padroni no E in tribuna compare Mazzone

ROMA . (f.hav.) Sensi non si siede nemmeno in tribuna autorita' , preferisce la piu' anonima poltrona del settore d' "onore", in mezzo a tanti altri abbonati illustri. E se ne va senza dire una parola. Mezzaroma non si fa vedere per niente: la presentazione dei nuovi proprietari della societa' giallorossa e' rimandata. "Un punto d' oro", dira' Vincenzo Malago' , vicepresidente reggente della Roma in attesa che si definisca il cambio della guardia al vertice. Conti alla mano, una sconfitta contro l' Atalanta e una successiva battuta d' arresto con la Sampdoria avrebbero portato la squadra sull' orlo del baratro. Con l' Udinese, nell' ultima partita di campionato all' Olimpico, c' era il rischio di dover lottare fino all' ultimo per non retrocedere. Nulla, dunque, sul fronte della coppia Sensi Mezzaroma. Chiarita la posizione di quest' ultimo nell' ambito dell' indagine della magistratura romana sul cosiddetto scandalo dei "Palazzi d' oro" (il costruttore e' parte lesa nel procedimento e non e' stato mai indagato), c' era da capire fino in fondo quali fossero le loro intenzioni per il futuro. "Ritengo possibile che si presenteranno in settimana", ha annunciato Malago' parlando dei padroni del vapore romanista che continua a stentare, a girare a vuoto. Sugli spalti, a due passi da Sensi, c' era Mazzone. In molti lo vedono gia' alla guida dei giallorossi, la prossima stagione: "Non dipende da me. Se ci fosse un ballottaggio, spero di vincerlo. Tutti sanno come la penso e come lavoro". Ieri si e' concluso anche il silenzio stampa dei giocatori giallorossi, cominciato proprio all' andata con l' Atalanta. E Giannini ha spiegato: "Sono molte le cose che ci hanno convinto a ricominciare a parlare. La Coppa Italia? Con il Torino ci giochiamo tutta la stagione".


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