XXVI Giornata
ROMA - FIORENTINA 1-1
Roma, Stadio Olimpico
domenica 4 aprile 1993
ore: 16:00
 

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Tabellino partita:
ROMA: Cervone, Garzya, Mihajlovic, Benedetti, Comi (1'st Tempestilli), Aldair (34'st Rossi), Bonacina, Hassler, Giannini, Piacentini, Rizzitelli.
In Panchina: Zinetti, Salsano, Totti.

Allenatore: Boskov.


FIORENTINA: Mareggini, Carnasciali, Carobbi (29'st Faccenda), Di Mauro, Luppi, Pioli, Dell'Oglio, Laudrup, Batistuta, Effenberg, Baiano (38'st D'anna).

In Panchina: Mannini, Vascotto, Bartolelli.

Allenatore: Agroppi.


Arbitro: Bazzoli di Merano.

RETI: 6' Rizzitelli, 12'
Laudrup

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Corriere Della Sera

La Roma fa il punto sui suoi guai


LA FIORENTINA RACCOGLIE I PRIMI DUE RISULTATI UTILI CONSECUTIVI DELLA GESTIONE AGROPPI

A Rizzitelli risponde Laudrup, alla fine il palo ferma Giannini

ROMA . La disfida e' durata dodici minuti. Facciamo anche un quarto d' ora, non di piu' . Il resto, che poi e' la gran parte d' una partita in fin dei conti accettabile, e' servito per completare l' esaurimento della pratica calcistica d' una tiepida domenica romana. In dodici minuti, infatti, Roma e Fiorentina hanno detto tutto. Tutto cio' che le loro risorse erano in grado di fornire. Superando, sotto codesto aspetto, le piu' ottimistiche previsioni. Non erano trascorsi neanche cinque minuti, allorche' Giannini, proseguendo un discorso iniziato da Haessler e Piacentini, ha deposto sul piede di Rizzitelli un pallone invitante, ma non troppo facile da addomesticare. Un pallone che la solitaria punta giallorossa si faceva abilmente scivolare sul collo, e profittando del tardivo intervento di Pioli, toccava, altrettando brillantemente, con l' esterno del piede destro beffando l' incolpevole Mareggini, tratto in evidente inganno dall' incertezza del suo difensore. Bel gol, comunque. Un gol che concedeva alla Roma un vantaggio anche psicologico e alla Fiorentina un pericoloso handicap. Ma i giallorossi, come se colpiti da rimorsi di incredulita' , o fors' anche di mortificazione per il mal fatto ancor prima di cominciare, hanno dato stura ad una serie di favori, diciamo anche di facilitazioni, ai diligenti avversari, sgomenti piu' che per lo svantaggio incassato quasi a freddo, per la docilita' della reazione, dell' atteggiamento dei rivali reduci dall' aver posto il bavaglio al Milan in coppa Italia. Cosicche' per le palesi difficolta' di controllo dichiarate da Aldair e Garzya nei confronti di Laudrup e Baiano, la Fiorentina s' e' trovata una strada ben aperta verso Cervone: il quale s' e' salvato al 7' deviando sotto la traversa una gran botta dell' ala sinistra, e un minuto dopo uscendo coraggiosamente sul medesimo Baiano, messo in posizione favorevole da un lancio dello sfasato brasiliano romanista, destinato altrove. Riusciva, invece, il terzo tentativo di castrazione collettiva: esattamente quando su di una punizione di Batistuta, profittando dell' irritante staticita' della difesa giallorossa, Laudrup, pur inzuccando piu' violentemente la testa del controllore Garzya che il pallone, ristabiliva una giusta parita' . E a questo punto la partita poteva anche chiudersi, pur esprimendo per il prosieguo la Roma tutta la sua voglia di vincere l' incontro e la Fiorentina un gioco sorprendentemente spumeggiante. Ma nulla cambiava, anche perche' sia sul campo che dalle panchine si pensava a escogitare rimedi e sofisticazioni tattiche prima ancora d' una efficace produttivita' indispensabile per schiodare la persistente parita' dell' incontro. Cosi' , mentre la Roma incespicava sulla sua fragilita' offensiva nonostante Giannini si ostinasse a dare una mano e qualche consiglio a Rizzitelli, la Fiorentina prendeva il comando delle operazioni a centrocampo grazie alla maggiore sapienza tattica di Effemberg, a qualche lampo del danese Laudrup, e ad una piu' consistente collaborazione da parte del plotone dei gregari viola. Anzi, forse la Roma pagava la mancanza del solito apporto del suo capitano nella zona a questi congeniale, e se poteva contare su Mjhalovic in crescita e su Piacentini abile soltanto uomo tattico, pativa profonde sofferenze in difesa, per demeriti, evidenti quanto insoliti, di Aldair che al 40' mandava a spegnere un bel colpo di testa sulle caviglie di Rizzitelli, appostato per ragioni inverse dalle parti del portiere Mareggini. Intraprendenza, immediatamente compensata da due grosse sbadataggini difensive che costringevano ancora Cervone a lanciarsi disperatamente sui piedi dei due fantasisiti vichinghi in maglia viola. Opportuni i rimedi adottati da Boskov nella ripresa, perche' Tempestilli teneva a freno l' inventiva di Laudrup e Aldair libero produceva meno danni. Non solo: Rizzitelli poteva avvalersi di ulteriori conforti, mentre Mjhailovic e lo stesso Giannini, tentavano di colpire il bersaglio da lontano. Ma la Fiorentina controllava la situazione con insolita sicurezza, Mareggini si produceva in alcuni interventi provvidenziali, e Giannini colpiva un palo quasi in chiusura. Nulla cambiava. Pareggio doveva essere e pareggio e' bene che sia stato. Gianni Nicolini ROMA 1 1FIORENTINA MARCATORI: Rizzitelli al 5' , Laudrup al 12' p.t. Cervone 7 Garzya 6 Aldair 6 Rosi dal 35' s.t. s.v. Bonacina 5 Benedetti 5 Comi 6 Tempestilli nel s.t. 6 Mihajlovic 6 Haessler 6 Piacentini 6 Giannini 6 Rizzitelli 6 Mareggini 7 Carnasciali 6 Carobbi 6 Faccenda dal 30' s.t. s.v. Di Mauro 6 Luppi 6 Pioli 6 Dell' Oglio 5 Laudrup 6 Batistuta 6 Effenberg 6 Baiano 5 D' Anna al 38' s.t. s.v. ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Agroppi ARBITRO: Bazzoli di Merano 5 SPETTATORI: paganti 77.382, incasso L. 543.080.000, abbonati 33.659 quota L. 806.853.000. NOTE: espulso Benedetti al 43' s.t.; ammoniti: Bornacina, Di Mauro, Tempestilli, Benedetti, Dell' Oglio. Antidoping: Faccenda, Baiano, Comi, Totti.

Cecchi Gori processa il portiere Mareggini

ROMA . (f.h.) "Il gol e' stata una "bischerata". Cecchi Gori non si smentisce mai. E anche se non fa il nome di Mareggini, e' chiaro che l' allusione in puro dialetto toscano e' rivolta proprio a lui. Il portierone, autore invece di una parata decisiva nella ripresa sul solito Rizzitelli, si difende: "Ho cercato di chiuderlo. E stato bravo lui, non me lo sarei mai aspettato". Errori a parte, a tenere banco e' Di Mauro. Che rivela di essere una sorta di allenatore in campo e spiega di aver tirato le orecchie ai compagni del reparto arretrato "perche' non ce la facevo piu' a fare lo stopper su Giannini e c' era bisogno di qualcuno che arginasse la Roma a centrocampo". E Agroppi? Contento di aver infilato per la prima volta due risultati utili consecutivi, il tecnico dice: "Abbiamo giocato molto bene nel primo tempo, nella ripresa ci siamo limitati a contrastare fisicamente gli avversari. Si' , abbiamo sofferto un po' troppo. Ma avevamo tanti infortunati". Soddisfatto anche per il risultato che allontana la Fiorentina dalla zona pericolosa, l' allenatore annuncia: "Domenica abbiamo uno scontro diretto con il Brescia, sara' importantissimo vincerlo".

Boskov si assume la responsabilita' di lasciar fuori Caniggia: "Lo avevo gia' deciso martedi'"

Ciarrapico in videocomizio dal carcere: applausi

ROMA . La Roma non finisce mai di stupire. Gia' prima dell' inizio e' apparso sui tabelloni dell' Olimpico un telegramma firmato da Ciarrapico che da Regina Coeli invitava i tifosi a sostenere la squadra che lui non ha intenzione di abbandonare. Un' iniziativa che ha provocato timidi applausi e fondate perplessita' . Alla fine, con un bel sorriso sulle labbra, Boskov ammette di aver voluto tenere tutti con il fiato sospeso per il giallo formazione legato a Caniggia. Ma in realta' dice che aveva deciso tutto da martedi' scorso, al termine della partita di San Siro. "Da qualche partita a questa parte, ruotiamo gli stranieri. Contro la Fiorentina toccava all' argentino". Niente problema cocaina, nessun atteggiamento di "protezione" verso un giocatore che aspetta tra qualche ora il verdetto decisivo per il futuro della sua carriera. L' esclusione dell' attaccante . a sentire il tecnico . e' stata dettata solo ed esclusivamente dall' esigenza di rispettare il turn over tra gli stranieri. E a chi gli chiede come ha reagito Caniggia, l' allenatore risponde gelidamente: "Certo, non ha brindato a champagne". Inutile instistere su questo punto. Boskov glissa anche la domanda sugli eventuali suggerimenti che lui ha dato all' attaccante vista la delicata situazione in cui si trova. Risponde indirettamente: "In questi casi penso che meno si parla e meglio e' ". E allora si discute di calcio giocato, del brutto primo tempo della sua squadra e della brillante seconda frazione. Dei pali colpiti a ripetizione dall' inizio del torneo: "E stata una bella partita, molto tesa. I miei giocatori hanno dato tutto. Il nostro nemico numero uno, quest' anno, sono i legni", sottolinea alludendo al pallone calciato da Giannini e stampatosi sul palo. Il chiaro segno del nervosismo in casa giallorossa? Tra il primo e il secondo tempo, uno dei difensori di Ciarrapico, il professor Carlo Taormina, stava dicendo davanti alle telecamere di RaiTre che era esclusa la responsabilita' penale di Caniggia nel caso in cui i test medici dimostrino che ha usato cocaina. E aveva anche ribadito che Ciarrapico non ha alcuna intenzione di vendere la societa' . E intervenuto uno dei vicepresidenti, Malago' , che ha costretto il giornalista a interrompere l' intervista. Che poi e' stata mandata in onda, ieri sera, solo per la prima parte. Come se non bastasse, Boskov ha problemi anche per mandare in campo una formazione decente in vista della delicata trasferta di sabato prossimo ad Ancona. Ci sono in palio due punti importantissimi per continuare a sperare in un posto Uefa: saranno squalificati Benedetti, Bonacina e Tempestilli e Muzzi (con Carnevale ancora fermo per decisione del giudice) potrebbe anche non farcela a recuperare. Peggio di cosi' ... Flavio Haver


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