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Corriere
Della Sera
La Roma fa il punto sui suoi guai
LA FIORENTINA RACCOGLIE I PRIMI DUE RISULTATI
UTILI CONSECUTIVI DELLA GESTIONE AGROPPI
A Rizzitelli risponde Laudrup,
alla fine il palo ferma Giannini
ROMA . La disfida e' durata
dodici minuti. Facciamo anche un quarto d' ora,
non di piu' . Il resto, che poi e' la gran parte
d' una partita in fin dei conti accettabile, e'
servito per completare l' esaurimento della
pratica calcistica d' una tiepida domenica romana.
In dodici minuti, infatti, Roma e Fiorentina hanno
detto tutto. Tutto cio' che le loro risorse erano
in grado di fornire. Superando, sotto codesto
aspetto, le piu' ottimistiche previsioni. Non
erano trascorsi neanche cinque minuti, allorche'
Giannini, proseguendo un discorso iniziato da
Haessler e Piacentini, ha deposto sul piede di
Rizzitelli un pallone invitante, ma non troppo
facile da addomesticare. Un pallone che la
solitaria punta giallorossa si faceva abilmente
scivolare sul collo, e profittando del tardivo
intervento di Pioli, toccava, altrettando
brillantemente, con l' esterno del piede destro
beffando l' incolpevole Mareggini, tratto in
evidente inganno dall' incertezza del suo
difensore. Bel gol, comunque. Un gol che concedeva
alla Roma un vantaggio anche psicologico e alla
Fiorentina un pericoloso handicap. Ma i
giallorossi, come se colpiti da rimorsi di
incredulita' , o fors' anche di mortificazione per
il mal fatto ancor prima di cominciare, hanno dato
stura ad una serie di favori, diciamo anche di
facilitazioni, ai diligenti avversari, sgomenti
piu' che per lo svantaggio incassato quasi a
freddo, per la docilita' della reazione, dell'
atteggiamento dei rivali reduci dall' aver posto
il bavaglio al Milan in coppa Italia. Cosicche'
per le palesi difficolta' di controllo dichiarate
da Aldair e Garzya nei confronti di Laudrup e
Baiano, la Fiorentina s' e' trovata una strada ben
aperta verso Cervone: il quale s' e' salvato al 7'
deviando sotto la traversa una gran botta dell'
ala sinistra, e un minuto dopo uscendo
coraggiosamente sul medesimo Baiano, messo in
posizione favorevole da un lancio dello sfasato
brasiliano romanista, destinato altrove. Riusciva,
invece, il terzo tentativo di castrazione
collettiva: esattamente quando su di una punizione
di Batistuta, profittando dell' irritante
staticita' della difesa giallorossa, Laudrup, pur
inzuccando piu' violentemente la testa del
controllore Garzya che il pallone, ristabiliva una
giusta parita' . E a questo punto la partita
poteva anche chiudersi, pur esprimendo per il
prosieguo la Roma tutta la sua voglia di vincere
l' incontro e la Fiorentina un gioco
sorprendentemente spumeggiante. Ma nulla cambiava,
anche perche' sia sul campo che dalle panchine si
pensava a escogitare rimedi e sofisticazioni
tattiche prima ancora d' una efficace
produttivita' indispensabile per schiodare la
persistente parita' dell' incontro. Cosi' , mentre
la Roma incespicava sulla sua fragilita' offensiva
nonostante Giannini si ostinasse a dare una mano e
qualche consiglio a Rizzitelli, la Fiorentina
prendeva il comando delle operazioni a centrocampo
grazie alla maggiore sapienza tattica di
Effemberg, a qualche lampo del danese Laudrup, e
ad una piu' consistente collaborazione da parte
del plotone dei gregari viola. Anzi, forse la Roma
pagava la mancanza del solito apporto del suo
capitano nella zona a questi congeniale, e se
poteva contare su Mjhalovic in crescita e su
Piacentini abile soltanto uomo tattico, pativa
profonde sofferenze in difesa, per demeriti,
evidenti quanto insoliti, di Aldair che al 40'
mandava a spegnere un bel colpo di testa sulle
caviglie di Rizzitelli, appostato per ragioni
inverse dalle parti del portiere Mareggini.
Intraprendenza, immediatamente compensata da due
grosse sbadataggini difensive che costringevano
ancora Cervone a lanciarsi disperatamente sui
piedi dei due fantasisiti vichinghi in maglia
viola. Opportuni i rimedi adottati da Boskov nella
ripresa, perche' Tempestilli teneva a freno l'
inventiva di Laudrup e Aldair libero produceva
meno danni. Non solo: Rizzitelli poteva avvalersi
di ulteriori conforti, mentre Mjhailovic e lo
stesso Giannini, tentavano di colpire il bersaglio
da lontano. Ma la Fiorentina controllava la
situazione con insolita sicurezza, Mareggini si
produceva in alcuni interventi provvidenziali, e
Giannini colpiva un palo quasi in chiusura. Nulla
cambiava. Pareggio doveva essere e pareggio e'
bene che sia stato. Gianni Nicolini ROMA 1
1FIORENTINA MARCATORI: Rizzitelli al 5' , Laudrup
al 12' p.t. Cervone 7 Garzya 6 Aldair 6 Rosi dal
35' s.t. s.v. Bonacina 5 Benedetti 5 Comi 6
Tempestilli nel s.t. 6 Mihajlovic 6 Haessler 6
Piacentini 6 Giannini 6 Rizzitelli 6 Mareggini 7
Carnasciali 6 Carobbi 6 Faccenda dal 30' s.t. s.v.
Di Mauro 6 Luppi 6 Pioli 6 Dell' Oglio 5 Laudrup 6
Batistuta 6 Effenberg 6 Baiano 5 D' Anna al 38'
s.t. s.v. ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Agroppi
ARBITRO: Bazzoli di Merano 5 SPETTATORI: paganti
77.382, incasso L. 543.080.000, abbonati 33.659
quota L. 806.853.000. NOTE: espulso Benedetti al
43' s.t.; ammoniti: Bornacina, Di Mauro,
Tempestilli, Benedetti, Dell' Oglio. Antidoping:
Faccenda, Baiano, Comi, Totti.
Cecchi Gori processa il
portiere Mareggini
ROMA . (f.h.) "Il gol e' stata
una "bischerata". Cecchi Gori non si smentisce
mai. E anche se non fa il nome di Mareggini, e'
chiaro che l' allusione in puro dialetto toscano
e' rivolta proprio a lui. Il portierone, autore
invece di una parata decisiva nella ripresa sul
solito Rizzitelli, si difende: "Ho cercato di
chiuderlo. E stato bravo lui, non me lo sarei mai
aspettato". Errori a parte, a tenere banco e' Di
Mauro. Che rivela di essere una sorta di
allenatore in campo e spiega di aver tirato le
orecchie ai compagni del reparto arretrato
"perche' non ce la facevo piu' a fare lo stopper
su Giannini e c' era bisogno di qualcuno che
arginasse la Roma a centrocampo". E Agroppi?
Contento di aver infilato per la prima volta due
risultati utili consecutivi, il tecnico dice:
"Abbiamo giocato molto bene nel primo tempo, nella
ripresa ci siamo limitati a contrastare
fisicamente gli avversari. Si' , abbiamo sofferto
un po' troppo. Ma avevamo tanti infortunati".
Soddisfatto anche per il risultato che allontana
la Fiorentina dalla zona pericolosa, l' allenatore
annuncia: "Domenica abbiamo uno scontro diretto
con il Brescia, sara' importantissimo vincerlo".
Boskov si assume la
responsabilita' di lasciar fuori Caniggia: "Lo
avevo gia' deciso martedi'"
Ciarrapico in videocomizio dal
carcere: applausi
ROMA . La Roma non finisce mai
di stupire. Gia' prima dell' inizio e' apparso sui
tabelloni dell' Olimpico un telegramma firmato da
Ciarrapico che da Regina Coeli invitava i tifosi a
sostenere la squadra che lui non ha intenzione di
abbandonare. Un' iniziativa che ha provocato
timidi applausi e fondate perplessita' . Alla
fine, con un bel sorriso sulle labbra, Boskov
ammette di aver voluto tenere tutti con il fiato
sospeso per il giallo formazione legato a
Caniggia. Ma in realta' dice che aveva deciso
tutto da martedi' scorso, al termine della partita
di San Siro. "Da qualche partita a questa parte,
ruotiamo gli stranieri. Contro la Fiorentina
toccava all' argentino". Niente problema cocaina,
nessun atteggiamento di "protezione" verso un
giocatore che aspetta tra qualche ora il verdetto
decisivo per il futuro della sua carriera. L'
esclusione dell' attaccante . a sentire il tecnico
. e' stata dettata solo ed esclusivamente dall'
esigenza di rispettare il turn over tra gli
stranieri. E a chi gli chiede come ha reagito
Caniggia, l' allenatore risponde gelidamente:
"Certo, non ha brindato a champagne". Inutile
instistere su questo punto. Boskov glissa anche la
domanda sugli eventuali suggerimenti che lui ha
dato all' attaccante vista la delicata situazione
in cui si trova. Risponde indirettamente: "In
questi casi penso che meno si parla e meglio e' ".
E allora si discute di calcio giocato, del brutto
primo tempo della sua squadra e della brillante
seconda frazione. Dei pali colpiti a ripetizione
dall' inizio del torneo: "E stata una bella
partita, molto tesa. I miei giocatori hanno dato
tutto. Il nostro nemico numero uno, quest' anno,
sono i legni", sottolinea alludendo al pallone
calciato da Giannini e stampatosi sul palo. Il
chiaro segno del nervosismo in casa giallorossa?
Tra il primo e il secondo tempo, uno dei difensori
di Ciarrapico, il professor Carlo Taormina, stava
dicendo davanti alle telecamere di RaiTre che era
esclusa la responsabilita' penale di Caniggia nel
caso in cui i test medici dimostrino che ha usato
cocaina. E aveva anche ribadito che Ciarrapico non
ha alcuna intenzione di vendere la societa' . E
intervenuto uno dei vicepresidenti, Malago' , che
ha costretto il giornalista a interrompere l'
intervista. Che poi e' stata mandata in onda, ieri
sera, solo per la prima parte. Come se non
bastasse, Boskov ha problemi anche per mandare in
campo una formazione decente in vista della
delicata trasferta di sabato prossimo ad Ancona.
Ci sono in palio due punti importantissimi per
continuare a sperare in un posto Uefa: saranno
squalificati Benedetti, Bonacina e Tempestilli e
Muzzi (con Carnevale ancora fermo per decisione
del giudice) potrebbe anche non farcela a
recuperare. Peggio di cosi' ... Flavio Haver
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