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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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Corriere
Della Sera
Subito svanita la Juve di Sacchi
Haessler firma il sorpasso
romanista dopo l' acuto di Baggio
ALL' OLIMPICO NUOVA RESA
BIANCONERA: COINVOLTI NELLA MEDIOCRITA' PURE I
REDUCI AZZURRI
ROMA . Riassimilato in un gioco
senza vene, Roberto Baggio trova il lampo per
ritardare la resa bianconera di mezz' ora. E quel
calcio piazzato a palombella, concesso quattro
metri fuori area, grazie all' unico spunto Vialli
oltre Benedetti, potrebbe diventare lo spartiacque
della partita fin li' riempita da iniziative
romaniste, se nostra Signora sapesse almeno
cavalcare venti favorevoli. Difatti i boskoviti,
prima incalzanti dietro ogni proposta Haessler, e
stoppati chissa' come sotto rete quando Carrera
salva sulla manovra Rizzitelli Carnevale,
scivolano verso l' intervallo senza saper cosa
fare, quasi svuotati dall' artistico scippo. Si' ,
sembra castigo immeritato; ne' vale piu' di tanto
comporre mentalmente sequenze appena dissolte: la
fiondata di Kohler, il Vialli apripista, l'
infrazione susseguente, la leccornia balistica
piantata nell' angolo alto, l' immobilita' forse
colpevole di Cervone. Ecco: una Juventus da
combattimento dovrebbe capitalizzare l'
imprevisto. Senonche' assisteremo tra poco a
inenarrabili cedimenti, alle sarabande di
oppositori "stradaroli", cui basta avanzare lungo
corsie esterne per riprendere quota. E ci provano
soprattutto Piacentini o Bonacina, non due
fenomeni, mentre Di Canio evapora, mentre Platt
chiude nulla, rilancia nulla, salvo girare a vuoto
la' in mezzo tipo pipistrello condannato al sole.
Dove stanno poi i simboli del trapattonismo
datato? Roby codino, causa Garzya, esaurisce se
stesso nell' incanto succitato; l' altro Baggio,
pur riciclato laddove latita Giannini, appare
affetto da improvvisa sindrome Sacchi; Conte si
annulla con Mihajlovic; Vialli e' corpo estraneo.
Ma al di la' dei centrocampisti incapsulati,
meraviglia la vulnerabilita' del reparto
arretrato, gia' graziato da precedenti errori
giallorossi di mira. Certo, nel mezzo, a nostra
Signora viene negato di rassodare addirittura il
vantaggio, di valorizzare un disimpegno esatto che
prevede Di Canio. Il quale punta l' area, salta
Aldair, e inascoltato reclama calcio di rigore.
No, l' arbitro Cesari, sballato il metraggio,
concede giusto la punizione dal limite. Cosi' ,
sullo scampato pericolo, questa Roma di poca
qualita' (Giannini dove sei?), tutta quantita' ,
inalbera orgogliose girandole offensive,
contemplando perfino Benedetti quale occasionale
vertice dei propri assalti. Ma c' e' Peruzzi e
occorre pazienza. Occorre che Haessler tratteggi
il corner successivo: mischia, battimuro, Giannini
sbatte dentro. Qua, proprio qua, comincia lo show
dell' imprendibile tedesco che Torricelli vede
amplificarsi al punto da risultare decisivo. Chi
raccoglie i suoi numeri? Beh, Piacentini ad
esempio stanga addosso ai guanti protesi di
Peruzzi e sullo slancio lo stesso Mihajlovic butta
li' una dignitosa rifinitura sopra la quale si
catapultano tardi tanto Rizzitelli quanto
Carnevale. La Roma adesso pesa interamente addosso
a Kohler e al rientrante Julio, torri evitabili
coi fraseggi veloci rasoterra, come intende
spiegare Haessler. E Boskov? Boskov decide d'
infilare Muzzi, sfidando l' ira esplicita di
Giannini. Identico peccato di lesa maesta' sembra
commettere poi Trapattoni, anche perche'
Ravanelli, invitato a rilevare Vialli, non ne
azzecca una. Resta lui, l' ex bianconero Tommasino
Haessler, al proscenio: s' avvale d' un rigurgito
centrocampistico e piazza in liberta' assoluta l'
allungo. Che culmina nel missile terra aria,
venticinque metri tra base e obiettivo,
imparabile. Esplode l' Olimpico. Quel gesto
tecnico atletico pare riesumare un po' di "belle
e' poque" anni Ottanta, quando Roma Juve decideva
questioni scudetto e srotolava comunque
invidiabile spettacolo. Adesso, invece, ci si
contenta di mortificarli questi juventini senza
nessuna traccia disponibile di copione. Segue
dunque il finale dei tentativi privati, dell'
orgoglio juventino senza alcun contesto logico di
risalita. Dove Roberto Baggio, attivato dopo lunga
pausa, segnala di venir scorrettamente espropriato
in area dai compari Garzya Aldair. Dove,
proseguendo un confuso sfondamento di Ravanelli,
tocca a Platt, abbandonato il ruolo che non
gradisce, determinare l' ultimo brivido. Ma vola
Cervone ad anticipare Roberto Baggio e sempre
Garzya perfeziona l' operazione di salvataggio.
Roma in trincea, afflitta dalla paura della paura.
Roma alleviata da Muzzi, contropiedista d'
improvviso, messo in condizione di triplicare.
Pero' spara a salve. Pero' va bene cosi' : due
punti e piu' di due miliardi introitati
preannunciano proprio quel marzo che Ciarrapico
vagheggiava. Con impliciti ringraziamenti a questa
povera Juve opulenta. Franco Melli ROMA 2 1JUVE
MARCATORI: R. Baggio al 28' p.t.; Giannini al 13'
, Haessler al 29' s.t. Cervone 6 Garzya 7
Piacentini 6 Bonacina 6 S. Benedetti 6 Aldair 6
Mihajlovic 5 Haesler 7,5 Carnevale 6 Giannini 6
Muzzi dal 23' s.t. s.v. Rizzitelli 6 Tempestilli
dal 44' s.t.s.v. Peruzzi 6 Carrera 5,5 Torricelli
4,5 D. Baggio 6 Galia dal 37' s.t. s.v. Kohler 6
Julio Cesar 6 Conte 5 Platt 5 Vialli 5 Ravanelli
dal 23' s.t. s.v. R. Baggio 6 Di Canio 5,5
ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Trapattoni ARBITRO:
Cesari di Genova 5,5 SPETTATORI: paganti: 28.611,
incasso 1.264.230.000 lire; abbonati 33.659, quota
806.853.000 lire. NOTE: ammoniti D. Baggio,
Piacentini, Tempestilli. Sorteggio antidoping per
Carnevale, Tempestilli, Vialli e Kohler.
Giannini sostituito la prende
male Per Trapattoni "batosta salutare"
ROMA . Trapattoni si lamenta,
boccia i suoi ma parla anche di un rigore non
concesso alla Signora. Ciarrapico, sull' onda del
successo, rilancia se stesso e i giallorossi. Che
pero' non rinunciano al silenzio stampa e passano
direttamente dagli spogliatoi dell' Olimpico al
ritiro di Trigoria, in attesa del match di Coppa.
Incontro dal sapore antico, dalle rivalita' mai
sopite, questo Roma Juventus. Tanto che l'
inossidabile Boniperti se ne va subito dopo la
rete di Baggio: "Soffro molto queste partite" dice
applaudendo la giocata d' alta classe del numero
dieci bianconero. Sala stampa con tanti
giornalisti e pochissimi attori del mondo
pallonaro. La microsfilata inizia con un raggiante
Ciarrapico. Il suo e' un monologo, parla di getto
e non accenna a zittirsi: "Abbiamo creduto e
crediamo in questa squadra. E alla fine gli uomini
di buona volota' vengono sempre premiati, malgrado
ci sia stato qualcuno in malafede che ha tentato
di danneggiarci", incalza il presidente lanciando
messaggi trasversali ai suoi nemici dichiarati.
Ancora: "Accada quel che deve accadere, la Roma ha
dimostrato di essere "magica": non e' una Roma
miliardaria ma siamo una societa' che crede in
quello che fa. In un mondo dove sta cambiando
tutto . ha proseguito l' ex Re delle acque
minerali . speriamo che finisca presto anche il
calcio miliardario e trionfi quello sportivo". In
tribuna, mandato a seguire gli azzurri da Sacchi,
c' era anche Ancelotti. E l' ex romanista ha avuto
parole d' elogio per la squadra in cui ha militato
per tanti anni: "I giallorossi hanno giocato
meglio e c' era da aspettarsi il successo. Bene
Baggio, bravo Peruzzi, si e' trattato di una
partita divertente". Era sembrato di capire,
quando Giannini e' stato sostituito da Boskov, che
se la fosse presa con il tecnico perche' lo aveva
mandato prima del previsto sotto la doccia. Invece
no, nessuna polemica in vista delle prossime,
importantissime gare. Il capitano era affaticato
ed e' stato deciso di non rischiare. Ecco la
confessione di Trapattoni. Della Juve non si e'
presentato nessuno e allora non resta altro da
fare che accontentarsi delle sue tesi. "E stata
una gara con due facce. Abbiamo disputato un primo
tempo abbastanza impeccabile", esordisce con una
battuta degna della Gialappa' s. Quindi, continua:
"Nella seconda frazione e' affiorato il solito
difetto. Ci siamo ritirati troppo e abbiamo subi'
to le iniziative della Roma. Senza dimenticare l'
episodio dell' atterramento di Di Canio che voglio
vedere in Tv prima di esprimere in giudizio.
Avrebbe potuto cambiare l' incontro". Inutile
chiedere se e' maggiormente insoddisfatto del
risultato o della partita della squadra.
Trapattoni evita con classe di dare una risposta
diretta: "Haessler ha fatto una splendida rete. E
un grande giocatore e si puo' anche mettere in
preventivo di subirne una cosi' . Ma quello che
non accetto e' il primo gol: e' la quarta quinta
volta che li subiamo cosi' . Ne parleremo tra noi,
ne abbiamo gia' discusso: i ragazzi si sono
chiesti quali posizioni sul terreno abbiano
sbagliato. Ma il punto e' un altro: dobbiamo
sempre fare i conti con queste prestazioni
altalenanti. E non venite a dirmi che ci sono
stati ordini precisi, che qualcuno ha detto di
arretrare il raggio dell' azione di dieci metri".
Si va avanti, continua il Trap show. "La Roma ha
giocato molto bene nel secondo tempo. E entrata in
campo con maggiore determinazione e non ha rubato
nulla. Ma noi abbiamo bisogno che questo filo
elettrico rimanga acceso per tutta la partita". Ci
si sofferma sull' assenza di Casiraghi: "Baggio e
Vialli hanno fatto vedere ottime cose e in attacco
e' andato tutto bene". Per la Signora c' e' dietro
l' angolo la trasferta di Lisbona. E il tecnico
sottolinea: "Questa sconfitta e' un ceffone molto
pesante. Ma puo' diventare un toccasana". Flavio
Haver
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