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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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Corriere
Della Sera
la Roma riesce solo a non farsi
male
la Samp remissiva, Giannini
spreca tre occasioni, Boskov trema. Roma vs
Sampdoria 0 a 0 arbitro Amendolia. Ciarrapico non
parla.
ALLA FINE GLI ULTRA' CHIAMANO I
GIOCATORI SOTTO LA CURVA LANCIANDO OGGETTI E
INSULTI
ROMA . La notizia e' che l'
Olimpico giallorosso non diventa la valle di
Giosafat, come si temeva (o si sperava), forse
sopravvalutando l' organizzazione doriana. Cosi' ,
appeso ad uno 0 0, dileggiato dalle frange tifose
meno pazienti, Boskov resta, con il conforto d'
una dirigenza egualmente avversata, ma decisa a
sopportare i tempi cupi senza ulteriori
indebitamenti. E allora, scelto lo stillicidio,
scavalcati altri novanta minuti piuttosto
sfortunati, questa Roma viene inevitabilmente
bersagliata insultata nell' incauta passerella
conclusiva sotto l' ira dei curvaroli, incapaci di
rintracciare motivi consolanti dentro la penultima
rappresentazione del girone ascendente. Che
prevede, in parecchi suoi snodi, il solito coro
"Ciarrapico boia": quando minaccioso, quando
innalzato tipo cantilena d' accompagnamento,
mentre evaporano almeno quattro occasioni per
determinare l' inversione di tendenza. Colpa di
Giannini, pessimo tiratore. Colpa d' un morale
quasi azzerato, al cospetto d' una classifica da
retrocessione. Sul piano della condizione
atletica, nessun lavoratore di Trigoria risulta
bollito, che vengono anzi intrecciate corse pazze,
come se bastassero pure dimostrazioni di potenza
anaerobica negli sforzi prolungati, per catturare
l' intera posta. Ma verso dove sprintano Garzya e
Bonacina? A cosa serve Caniggia, sempre corpo
estraneo, sempre tagliato fuori dalle parti di
Mannini, sempre "murato" fino al dispetto? La
Samp, smarrite le abituali proiezioni di Lombardo,
poco alleggerita da Jugovic perdente contro
Mihajlovic, trascorre parecchi minuti senza
prevedere sbocchi esterni, sul tamburo del
contenimento cui sovrintendono Corini, Chiesa,
Serena. E incapsulata l' unica punta Mancini tra
Benedetti Comi, sembrano fiorire i presupposti d'
una prestazione giallorossa di possesso, quindi di
conquista. Invece no. Invece gestire palla durante
l' intera prima frazione serve a nulla. Difatti
catapultati dietro un' idea Mihajlovic, Rizzitelli
e Caniggia s' intralciano subito sotto gli occhi
di Pagliuca, aprendo la sagra romanesca dello
sproposito. Spropositi variegati: Haessler salta
una tantum l' ottimo Walker e Giannini, raccolto
il rimando di Lanna, spreca il ben di Dio;
Haessler ci riprova e ancora lo scempio
principesco si ripete. Vogliamo insistere? Certo,
l' abnegazione del piccolo fantasista tedesco
scintilla di li' a poco, ma nell' area flipper l'
intervento di Vierchowod produce giusto una
palombella traversa, da amico del giaguaro. Beh,
superato l' impaccio, Pietro il russo avvia l'
unica sortita contropiedistica, prima dell'
intervallo, sviluppata da Serena e recepita da
Mancini secondo vampata d' estro. Boskov
paventando la stilettata sobbalza quando Chiesa e'
anticipato chissa' come da Cervone. Il quale
Cervone, a dispetto dei fischi, ritorna
determinante nel prosieguo. La Roma, fragile in
difesa, non puo' rifiatare senza spaventi: lo si
capisce valutando gli sconquassi che Mancini
determina in un saltuario arretramento, infilzati
in dribbling un paio di oppositori, e vai
Lombardo. Lombardo e Garzya allo sprint. Garzya s'
incarta, interferisce malamente, aggiusta
addirittura quella palla avvelenata sul pie'
destro del presunto giustiziere. Pero' lo stinco
di Cervone esiste, frantuma la botta esalata,
mantiene a galla Boskov. E le ambizioni doriane
svaniscono nella solita tattica prudente: squadra
corta, Corini a sorvegliare le equidistanze,
nessun altro affondo. Pertanto resta in scena l'
orgoglio giallorosso, zampillante soprattutto nel
finale "strappacore" concesso al panchinaro
Carnevale, certamente piu' attrezzato dell'
esangue Caniggia. Il suo peso si sente. Il suo
peso infastidisce durante l' ultima carica
frontale le sentinelle di Eriksson, spalancando
varchi inaspetati. In pochi attimi Carnevale
costringe Pagliuca a superarsi e su sventagliata
Haessler va su di testa a liberare Giannini. Che,
invitato tutto solo a scavalcare il portiere,
sbaglia l' alzo. E esplode il malcontento
popolare. Franco Melli ROMA 0 0SAMPDORIA Cervone 6
Garzya 6 Piacentini 6 Bonacina 6 Benedetti 6 Comi
6 Petruzzi dal 31' s.t.s.v. Mihajlovic 5,5
Haessler 6 Caniggia 4,5 Carnevale dal 40' s.t.
s.v. Giannini 5 Rizzitelli 6 Pagliuca 7 Mannini 6
Lanna 6 Walker 6,5 Vierchowod 6 Corini 6 Lombardo
5 Jugovic 6 M. Serena 5,5 Invernizzi dal 30'
s.t.s.v. Mancini 6 Chiesa 6 Bertarelli dal 45'
s.t.s.v. ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Eriksson
ARBITRO: Amendolia di Messina 7,5 SPETTATORI:
paganti 13302, incasso L. 402.130.000; abbonati
33.659; quote L. 806.853.000 NOTE: ammoniti:
Mihajlovic, Vierchowod, Chiesa, Piacentini.
Antidoping: Lanna, Corini, Giannini, Salsano.
Ciarrapico non parla e Trigoria
restera' zona vietata Eriksson: "Con Carnevale ci
hanno fatto soffrire"
ROMA . Ostinatamente, senza
cedere di un millimetro, la Roma continua nel
silenzio stampa. Gli insulti ai giocatori e a
Ciarrapico, i fischi per Cervone, addirittura lo
striscione con la richiesta di "protezione" al
defunto presidente Viola ("Dino, guida dall' alto
la tua Roma"), l' incomprensibile sostituzione, a
un quarto d' ora dalla fine, di Comi con Petruzzi:
niente da fare, l' ex "Re delle acque minerali"
scappa alla fine della partita e spegne perfino il
telefonino cellulare. Del tecnico nessuna traccia
e allora non rimane altro da fare che affidarsi al
tandem dei vicepresidenti Pasquali Malago' , un'
apparizione quasi comica: "Si continua cosi' , non
e' un fatto occasionale, prosegue la condizione
che ci ha indotto a prendere la decisione.
Trigoria rimane chiusa. I giornalisti potranno
riprendere il loro lavoro". Stop. Ma quale lavoro,
visto che nessuno parla? Dicono qualcosa, invece,
quelli della Samp. Inizia l' ex Eriksson: "La Roma
ha giocato abbastanza bene, poteva vincere contro
il Milan e l' Atalanta e anche con noi: non merita
la classifica attuale. Il risultato? Penso sia
giusto, noi abbiamo avuto meno occasioni da rete
ma tanta grinta e carattere. Ho avuto paura solo
negli ultimi minuti". Quando e' entrato Carnevale?
"Si' , con la sua mole ci ha messo in difficolta'
", ammette lo svedese. Un mini siluro per Boskov
che ha preferito schierare Caniggia. Ecco l' ex
Santarini, ora "vice" di Eriksson. "I giallorossi
hanno giocato bene ma in questi momenti e'
difficile fare punti. Una scossa? Fa sempre bene".
Poi si accorge che il riferimento e' a Boskov e fa
un passo indietro: "Queste decisioni spettano alle
societa' ". Intanto, pero' , un' altra "frecciata"
era gia' partita.
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