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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
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Corriere
Della Sera
Roma garantisce gli straordinari
all' Udinese
segna Haessler su rigore,
risponde l' ex Desideri: la curva giallorossa esulta
contro Cecchi Gori.
Un patto di non belligeranza
rotto dall' arbitro Collina: Carnevale sbaglia il
raddoppio e anche il portiere Fimiani alla fine si
deve arrendere al pari che condanna la Fiorentina
ROMA . Pollice verso ieri all'
Olimpico come una volta al Colosseo, ma per
gladiatori che nell' arena non c' erano.
Condannata in contumacia alla retrocessione, a
furor di popolo, e' stata la Fiorentina; a
beneficiare della spietata determinazione degli
spettatori giallorossi un' Udinese, che s' e'
vista garantire su un piatto d' argento almeno la
possibilita' di non perdere il suo posto (in serie
A) attraverso novanta minuti di straordinari.
Perche' ? Vecchie ruggini tra supporters romanisti
e toscani non mancheranno di certo, ma a star
dietro ai cori scanditi a gran voce dalla Sud (la
curva che fa tendenza ed opinione), tutti
inneggianti a Gigi Radice e insolenti nei
confronti di Cecchi Gori (scommetteremmo Vittorio
e non solo perche' il vaffa e' singolare, ndr),
non devono esser state queste ad avvelenare l'
atteggiamento e a far sottolineare da incredibili
applausi la rete con la quale, a 10' dalla fine,
"Cicciobello" Desideri ha pareggiato il rigore
messo a segno in avvio di secondo tempo da
Haessler e Di Sarno. Scandalosamente pari? La
gente propone e la squadra dispone? Un bell'
alibi, ma la tanto sbandierata professionalita'
dove la mettiamo? Il fatto e' che i giocatori,
fino alla smaccata non belligeranza a equilibrio
ritrovato, avevano saputo interpretare con una
qualche decenza il proprio ruolo. Piu' di tutti
Patrizio Fimiani, il ventenne portierino di
Bagnaia, nelle cui mani la Roma pone molte delle
sue speranze di arrivare alla conquista della
Coppa Italia, che con tutta una serie di
interventi coraggiosi (grande quello in uscita, al
25' , sui piedi di Branca) aveva negato ai
friulani, fattisi coraggiosi solo dopo essersi
trovati in svantaggio, il pari. Nulla ha potuto
sulla bordata a massima angolazione di Desideri,
troppo solo per non calibrare al meglio la sua
potenza. Nulla avrebbe potuto, al 12' della
ripresa, sul diagonale di Orlando, schioccante
sulla base del palo. "Perche' affannarsi piu' di
tanto a sei giorni dalla prima delle due partite
che valgono una stagione? Perche' correre il
rischio di farsi male?": ci sembrava gia' in
tribuna di sentire le voci dei romanisti, che
avrebbero potuto fingere anche rammarico per aver
fallito il traguardo di prendere almeno ad un'
avversaria quest' anno quattro punti su quattro.
L' Udinese aveva randellato mica male nei primi
minuti e tre cartellini gialli di Collina lo
confermano. Lasciamo invece da parte le espulsioni
di Bonacina e Marronaro a cose fatte: cose loro,
ripicche inutili, niente a che vedere col resto.
Ed e' stato a lungo tutto un battersi senza farsi
male, con capitan Rizzitelli a svettare nella
selezione di scelte sbagliate (botte velleitare a
specchio coperto, ricerca di inutili assist con il
bersaglio disponibile). E poi gli episodi
solforosi. Rigore per la Roma al 3' della ripresa.
Un affondo centrale di Muzzi, lanciato da...
Desideri, costringe Calori ad un atterramento che
non consente proteste. Batte Haessler, stordito
forse dalle parole che tanti hanno sussurrato
nelle sue orecchie. Di Sarno ci arriva con la mano
sinistra, ma fa carambolare il pallone sul suo
corpo e lo rispedisce verso la porta. Il
tedeschino controlla, senza ribadire. "Vostro
Onore, l' avessi fatto sarebbe stato un penalty
sbagliato...": potrebbe difendersi. Ed al 30' il
subentrato Carnevale si nega il raddoppio, valido
per la condanna friulana e lo spareggio Fiorentina
Brescia, accostando nella porta vuota con tale
morbidezza da consentire il recupero a spazzare di
Calori. "Vostro Onore, se non avessi voluto
segnare non sarei filato via, non avrei scartato
il portiere, non avrei centrato lo specchio, non
crede?": potrebbe ribattere. A Casarin, infine,
suggeriremmo di non prendersela con il bravo
Collina che nella ripresa ha recuperato un solo
minuto invece dei tre o quattro necessari in base
alle sue disposizioni: a quel punto si perdeva
tempo spudoratamente ed il calar del sipario in
certi casi e' il meglio che ci possa essere.
Massimo Fabbricini ROMA 1 1UDINESE MARCATORI:
Haessler al 3' (rigore); Desideri al 36' s.t.
Fimiani 7 Garzya s.v. Petruzzi s.v. Bonacina s.v.
Benedetti s.v. Aldair s.v. Comi dal 22' s.t. s.v.
Mihajlovic s.v. Haessler s.v. Muzzi s.v. Carnevale
dal 24' s.t.s.v. Salsano s.v. Rizzitelli s.v. Di
Sarno s.v. Pellegrini s.v. Orlando s.v. Marronaro
dal 33' s.t. s.v. Sensini s.v. Calori s.v.
Desideri s.v. Kozminski s.v. Rossitto s.v. Balbo
s.v. Dell' Anno s.v. Mattei dal 48' p.t. s.v.
Branca s.v. ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Bigon
ARBITRO: Collina di Viareggio 7 SPETTATORI:
paganti: 7.026, incasso 178.080.000; abbonati:
33.659; quota: 806.853.000. NOTE: espulsi:
Bonacina e Marronaro al 43' ; ammoniti: Rossitto,
Al. Orlando, Calori, Haessler; controllo
antidoping: Petruzzi, Piacentini, Sensini e Balbo.
Il "padrone" Pozzo si arrabbia
con i propri giocatori, i romanisti vedono meglio
i lombardi
Bigon lancia un allarme: "Siamo
appesantiti"
ROMA . Dall' Inferno al
Purgatorio passando per lo spareggio. L' Udinese
ha vissuto per poco piu' di mezz' ora sull' orlo
del baratro e adesso puo' sperare di non
precipitarci dentro vincendo contro il Brescia.
"Ma dovremo giocare in tutt' altra maniera",
avverte Mattei. Archiviare l' incontro con i
giallorossi non e' facile. Sul prato dell'
Olimpico i friulani hanno acciuffato il pari
quando mancava una manciata di minuti alla fine,
condannando la Fiorentina alla retrocessione.
"Certo, era strano sentire che la curva Sud ci
incitava. Tutto cio' mi invitava a spronare ancor
di piu' la squadra a reagire", spiega l'
allenatore Albertino Bigon, non proprio entusiasta
della prova dei suoi. Anzi, sono volate parole
grosse, alla fine dell' incontro, nello
spogliatoio dei bianconeri. Il presidente Pozzo e
il tecnico forse si aspettavano di piu' ,
probabilmente credevano che si potesse anche
strappare quel successo capace di regalare la
salvezza senza ulteriori patemi. Ed e' Bigon a
rivelare i motivi della tirata d' orecchie ai
giocatori: "E stata una partita molto sofferta e i
ragazzi sono stati bravi a mettercela tutta. Ma li
ho visti "appesantiti", la tensione era
tantissima. Vista la loro situazione psicologica,
era difficile pensare di poter vincere la gara. E
alla fine li ho invitati a togliersi di dosso i
soliti timori che si portano dietro dall' inizio
del campionato per le partite fuori casa:
purtroppo, lo spareggio non lo giocheremo a Udine
e ho pensato che fosse importante ricordarglielo
subito". Tutti, sulle due sponde, parlano di
partita "vera", di pareggio certamente non
"accomodato". Ricordano le espulsioni, l'
infortunio a Dell' Anno che rischia di saltare lo
spareggio, le tante occasioni da rete gettate al
vento dalla Roma. "Polemiche per il risultato?
Lasciamo stare, altrimenti cominciamo adesso e non
la smettiamo piu' ", dice Bigon. Che poi ammette:
"Se me lo chiedessero puntandomi addosso la
pistola, devo confessare che preferisco affrontare
il Brescia piuttosto della Fiorentina". Sulla
stessa lunghezza d' onda anche Calori, l' autore
del fallo che ha indotto Collina a concedere il
penalty ai giallorossi: "Abbiamo le stesse
possibilita' , ma ritengo che sia meglio
incontrare il Brescia. Il tifo dei romanisti?
Credo che piu' di incitare noi, volessero vedere
la Fiorentina in serie B". Calori e' anche il
giocatore che ha tolto dalla sua porta il pallone
calciato lentamente da Carnevale: "Correvo,
correvo. Ma non ci arrivavo mai. E intanti
pensavo: se entra siamo definitivamente in B,
siamo in B...". In casa giallorossa quasi tutti i
giocatori accreditano maggiori possibilita' di
salvezza al Brescia. "Difficile prevedere cosa
accadra' . L' Udinese ha pero' due attaccanti come
Balbo e Branca che possono fare la differenza",
dice Boskov. Che poi si sofferma sulla gara appena
conclusa e sottolinea: "Mi aspettavo una Udinese
molto piu' "carica", non l' ho vista
sufficientemente "cattiva". E poi, sulle
opportunita' fallite dai suoi: "Il primo tempo
abbiamo dato spettacolo, giocando un grande
calcio. Ma sono almeno sei le partite che
pareggiamo in questo modo. Carnevale? Se fossi
stato io al suo posto, avrei fatto altri quattro
cinque metri e poi avrei tirato". Flavio Haver
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