Coppa
U.E.F.A.
Trentaduesimi
di finale,
andata WACKER INNSBRUCK-ROMA
1-4 Innsbruck, Tivoli-Neu Stadion mercoledì 16 settembre 1992
ore: 20.30 invia una e-mail per i resoconti
DAL NOSTRO INVIATO INNSBRUCK .
Roma felix, si direbbe da queste parti. Ed in
pieno diritto, senza accorgersi d' aver lasciato a
casa un paio di pezzi grossi dei quali si pensava
non potesse fare a meno, come Haessler e
Mihajlovic, ritrovando la via del gol che pareva
aver smarrito all' approccio con il campionato,
ritrovando un Giannini di quelli smarriti dalla
memoria, un entusiasmo trascinante nelle seconde
schiere, insomma un po' tutto. Quattro gol in
trasferta, anche in Austria, sono davvero un
bottino importante. Ci hanno messo un quarto d'
ora i giallorossi per capire l' Innsbruck, per
rendersi conto che a giocare troppo "spezzati",
troppo rispettosi non avrebbero fatto altro che il
gioco degli austriaci, quello di una contesa
fisica (peraltro molto ben sopportata dall'
arbitro Diaz Vega), mirata a far guerra di
posizione. Certo, i tirolesi sono tutti gente di
gran fisico, immagine assai poco rappresentativa
del presidente Swarowski, che fattura ogni anno la
bellezza di 1.100 miliardi in pezzi di
cristalleria ma che per la sua squadra di calcio
preferisce evidentemente fare acquisti in
ferramenta. Provano a pungere al 4' i giallorossi
con un guizzo da saponetta bagnata di Caniggia, ma
Streiter (che si alterna con Schneider su di lui e
Rizzitelli) gli fa subito assaggiare i tacchetti.
E l' Innsbruck in questa fase si proietta in
avanti con azioni sostenute da Baur e Kirchler, ma
quasi mai finalizzate dai reputatissimi
bombardieri Danek e Westerthaler sui quali
Benedetti e Garzya non mollano mai la presa, con
"Pluto" Aldair tranquillo e misurato negli appoggi
in chiusura, Piacentini, Salsano e Bonacina
operosi e continui in fase di tamponamento e
proposta, Giannini appostato una decina di metri
piu' indietro del solito a far sfoggio di una
lucidita' dimenticata. Ed e' proprio da Giannini,
al 16' , che nasce il vantaggio romanista. E'
Caniggia a promuovere, Bonacina a crossare da
sinistra, Rizzitelli (che fin qui s' e' distinto
solo per un plateale e pericoloso "naso.naso" con
un guardalinee che lo ha pescato in "offside") a
far torre di testa tra un paio di marcantoni e il
"capitano ritrovato" a scegliere il tempo giusto
per l' entrata in agilita' a far secco il portiere
Oraze. Ed ecco che il Wacker Innsbruck non ci
capisce piu' niente. S' affanna e si scopre.
Addenta e non morde. Si smaglia nella sua corazza
difensiva e tra le maglie, imbeccato da Bonacina,
s' infila, quand' e' il 20' , Caniggia. Trova
subito due metri di vantaggio e su Oraze in uscita
lavora di destro come con una stecca di biliardo e
trova l' angolo basso con una traiettoria a
rientrare. Molto bello. Qualificazione
praticamente fatta. Livello d' attenzione che
scade un po' , anche se Giannini pendolando e
smistando con tranquilla sicurezza, cerca di tener
arzilli i compagni. Ed invece capita, al 34' , che
l' Innsbruck riesca a dimezzare il conto pescando
una "matta" con una girata da posizione angolata
di Baur, che si giova della disattenzione di un
Carboni che e' nettamente il piu' sbiadito tra i
romanisti. Con altri avversari ci sarebbe stato
forse da soffrire in una situazione del genere ma
questi tirolesi appaiono solo dei "grossi.brutti"
e nello spazio di sette minuti, quindi al 41' , si
fanno definitivamente da parte, inceneriti da un
Giannini addirittura "fulmicotonico". C' e'
Caniggia che fa il diavolo a quattro sulla
sinistra rimbambendo un po' tutti a suon di finte
e sprizzi, sul suo cross la difesa ribatte, ma sul
pallone s' avventa Giannini che, in piena
coordinazione, con un sinistro.bolide infila sotto
la traversa. Cosi' nella ripresa si puo' anche
tirare il fiato, si possono tirare le gambe un
palmo indietro, si puo' dare spazio anche alla
panchina e soprattutto a Muzzi, che ne ha davvero
diritto e lo dimostra al 26' con il gol che chiude
il conto. Un gol molto bello, tutto velocita' ,
forza e precisione, che lo proietta ad aggrapparsi
alla rete tra le braccia dei suoi tifosi,
chiedendosi magari il perche' dell' entusiasmo con
il quale viene corrisposto. E glielo spieghiamo
noi. Fuori dello stadio c' erano regolari
picchetti di scommesse ed in molti avevano puntato
su di lui un bel po' di scellini indicandolo tra i
marcatori. Un bel coraggio, visto che non era
nella formazione annunciata, ma invitante la quota
di 45 che gli veniva riconosciuta. Ed in tanti
avevano dato la Roma vincente, qualcuno
addirittura con tre gol di scarto, molti avevano
dato fiducia anche a Caniggia e Giannini. Ne
risentira' stamattina la borsa? Certo le
quotazioni giallorosse, almeno sul mercato estero,
hanno fatto un bel salto in avanti. Massimo
Fabbricini WACKER 1.4ROMA MARCATORI: Giannini 16'
, Caniggia 20' , Baur 34' , Giannini 41' p.t.;
Muzzi al 26' s.t. Oraze 6 Lorens 5 Streiter 5
Wazinger 5 Lesiak 6 Schneider 5,5 Linzmaier 5,5
Hortnagl al 10' s.t. 5 Baur 6 Danek 5 Kirchler 6
Westerthaler 5 Cervone 6 Garzya 6,5 Comi dal 32'
s.t. s.v. Carboni 6 Bonacina 7 Benedetti 7 Aldair
7 Caniggia 7 Salsano 6,5 Rizzitelli 6 Muzzi dal
20' s.t. 6,5 Giannini 7 Piacentini 7 ALLENATORE:
Elsner ALLENATORE: Boskov ARBITRO: Diaz Vega
(Spagna) 6 SPETTATORI: 11.000 circa. NOTE:
ammoniti Streiter e Carboni. Angoli 9.1 per il
Wacker.